Attrezzati per fare miracoli anche in fondo al mare
Micoperi, azienda specializzata in soluzioni sottomarine, passa dal recupero della Concordia alla ricerca sulle microalghe
Ha 71 anni, "e già programmi per i prossimi 70". Alla sua azienda è riuscita l'impresa delicatissima di raddrizzare la Costa Concordia, ora sta ultimando le operazioni di pulitura dei fondali dell'isola del Giglio dov'è avvenuto il naufragio: "Abbiamo portato via 100 mila metri cubi di materiali, separandoli e smaltendoli con cura". Entro fine anno, gli ultimi residui di quel tragico episodio saranno scomparsi dalle acque toscane: "Le cose semplici le fanno tutti, in pochi pensano imprese difficili, ancora meno sono quelli che riescono a realizzarle".
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Silvio Bartolotti, numero uno di Micoperi, colosso specializzato in soluzioni sottomarine, ricorda più il giovane fondatore di una spericolata start-up che un capitano navigato. Anziché adagiarsi sugli ultimi successi, a cominciare da una commessa in Messico da 220 milioni di dollari, racconta la scommessa avviata con il futuro: "Un centro di ricerca di 2 mila metri quadrati con talenti che lavorano all'allevamento selettivo di microalghe per creare molecole naturali da utilizzare nel settore alimentare, nella medicina, nell'agricoltura". L'obiettivo? "Creare innovazione e occupazione". Il nesso con la Micoperi di oggi? "Da 43 anni, differenziare è al centro della mia idea di imprenditoria".