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I veri numeri dell'immigrazione in Italia

Gli sbarchi in Italia aggiornati al 2018, con i dati forniti dall'Istituto Cattaneo, il Ministero dell'Interno, Frontex, Iom

Nel dibattito politico il tema dell’immigrazione irregolare resta sempre uno dei nodi centrali, oggi più che mai anche alla luce dell’ultimo caso riguardante la nave Diciotti. E la percezione del numero, da parte degli italiani, degli immigrati che sbarcano e restano nel nostro Paese si ingigantisce insieme all’aumento dell’ostilità nei confronti di questi “disperati del mare”. A sottolineare l’abissale differenza tra percezione e realtà riguardo a questo tema è stata affrontata da una ricerca dell’Istituto Cattaneo.

I dati dell’Istituto Cattaneo

Lo studio, dal titolo esplicativo “Immigrazione in Italia: tra realtà e percezione”, rileva che gli immigrati in Italia sono il 7%, ma la percezione del 70% degli italiani arriva fino al 25 %.

Sempre per l’Istituto Cattaneo, “gli italiani sono quelli che mostrano un maggior distacco tra la percentuale di immigrati non Ue realmente presenti nel Paese e quella percepita”. La responsabilità di questa discrepanza, fra i numeri reali e quindi fra ciò che accade e quello che invece valutano le persone riguardo alla presenza degli stranieri, deriva dai “pregiudizi radicati negli elettori” che crescono con l’aumentare dell’ostilità verso gli immigrati, spiega il report che vede tra i Paesi europei caduti in questo errore anche Portogallo, Spagna e Regno Unito.

Rispetto a una media europea del 57%, infatti il 74% gli intervistati italiani dall’Istituto Cattaneo è convinto che "gli immigrati peggiorino la situazione della criminalità". Secondo il report, esiste una differenza di ordine politico: tra percezione e realtà di chi si definisce di destra e coloro che dicono di votare a sinistra. Lo scarto è maggiore tra il centrodestra o la destra, mentre scende al di sotto della media nazionale tra il centrosinistra o la sinistra. Riguardo a questi ultimi sono in tanti quelli che ritengono che gli immigrati in Italia siano più del doppio di quelli che realmente sono.

Un altro elemento che è stato considerato per la valutazione dell’errore dal centro di ricerca riguarda le zone geografiche di appartenenzadegli intervistati dove c’è “una differenza piuttosto netta tra i residenti al nord e quelli al centro-sud”. Gli intervistati del nord Italia, dice il report, “percepiscono un livello di immigrazione di circa il 20%, mentre nelle altre zone la percentuale di immigrati è indicata, in media, attorno al 26%”.

Un altro dato riguarda il grado di istruzione. “Per chi non è andato oltre la scuola dell’obbligo l’immigrazione in Italia supera il 28%, mentre tra i laureati la stima si riduce di oltre 10 punti, attestandosi al 17,9”. I dati variano anche in base all’area geografica di appartenenza. Nel Nord Italia il livello di immigrazione è stimato dagli intervistati al 20% circa, mentre al Sud arriva a superare il 27.

Percezione a parte, in ultima analisi sono i numeri a parlare e a contare. Ecco dunque quelli relativi al 2018 e al 2017 forniti anche dal Ministero degli Interni, Frontex e Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

Dati 2018

Ministero degli Interni

  • Dal 1 gennaio 2018 a giugno i migranti sbarcati in Italia per il Viminale sono stati 15.610, oltre 4 volte in meno rispetto allo stesso periodo del 2017 quando erano arrivati sulle nostre coste 68.272 stranieri.
  • migranti provenienti dalla Libia e sbarcati in Italia dall'inizio del 2018 fino a giugno sono stati 10.765 con un calo dell’84% rispetto al 2017 e dell’81,37% rispetto al 2016.
  • Le nazionalità dei 15.610 migranti sbarcati in Italia fino a oggi si dividono in 2.945 tunisini2.507 eritrei, 1.373 provenienti dal Sudan, 1.127 nigeriani e 1.001 arrivati dalla Costa d’Avorio.
  • I minori stranieri non accompagnati sbarcati nello stesso periodo sono stati 2.171 a fronte dei 15.779 dello stesso periodo del 2017 e dei 25.846 del 2016.

Frontex

  • Dal 2016 al 5 febbraio 2018 i migranti giunti in Italia sono stati 305.528, di questi 4.723 sono state le persone sbarcate sulle nostre coste, di cui 3.539 arrivavano dalla Libia.

IOM

  • Dal 1 gennaio al 29 maggio 2018 sono arrivati in Europa 35.137 migranti, di cui 30.300 sono sbarcati in svariati porti. Di queste persone, il 40% (12.120) è giunto in Italia, i restanti 35% in Grecia e il 25% in Spagna.

Dati 2017

Ministero degli Interni

  • Dal 1 gennaio al 31 maggio 2017 erano sbarcati complessivamente 13.430 migranti, di cui 9.214 provenienti dalla Libia. In un anno si parla dunque di una diminuzione di quasi il 78% rispetto ai dati dello stesso periodo del 2017, che equivale a 60.228.
  • Tra i migranti le nazionalità più presenti sono state quella tunisina, eritrea, nigeriana, ivoriana e sudanese.

Frontex

  • Secondo il quinto report annuale riguardante le attività svolte nel corso del 2017 dal Forum Consultivo sui Diritti Fondamentali la situazione migratoria è stata caratterizzata  da un numero totale di entrate irregolari nei Paesi dell’UE diminuito del 60%, segnando la cifra più bassa dal 2014, pari a 204.700. Questa calo è stato dovuto soprattutto alle misure attuate nel Mediterraneo orientale e nella rotta balcanica con l’adozione dell’accordo tra UE e Turchia sull’immigrazione.

IOM

  • Nel corso del 2017, la Guardia Costiera libica ha intercettato 19.775 migranti in 142 operazioni nel Mediterraneo centrale.
  • Nonostante la diminuzione nel numero degli arrivi, il report del Forum Consultivo riferisce che il numero di migranti morti in mare è arrivato a circa 3.119 persone.


Per saperne di più

(Questo post è stato scritto il 18 giugno 2018 e aggiornato il 27 agosto 2018)

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Chiara Degl'Innocenti