Stragi e veleni, Grasso al Csm
Il presidente del Senato ed ex procuratore antimafia potrebbe essere ascoltato sul pm Donadio, che lui aveva incaricato su Capaci e via D’Amelio e che oggi è sotto inchiesta
Il presidente del Senato ed ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, potrebbe essere sentito a breve dal Csm. Per la precisione dalla prima commissione, che ha aperto un fascicolo sul pm della Procura nazionale antimafia Giovanni Donadio. Quest’ultimo, incaricato a suo tempo da Grasso di approfondire le vicende legate alle stragi di Capaci e via D’Amelio, è finito sotto inchiesta della Procura di Roma dopo che su alcuni giornali di settembre e ottobre sono apparsi i resoconti delle sue relazioni di fronte ai colleghi dell’antimafia. Relazioni in cui Donadio dava conto del lavoro svolto e ipotizzava un ruolo dei servizi segreti e di apparati deviati dello Stato negli attentati stragisti e in altri omicidi di mafia.
Al suo arrivo al vertice della Procura nazionale, nel luglio scorso, Franco Roberti aveva subito revocato a Donadio la delega sulle stragi e dopo la fuga di notizie aveva fatto partire la denuncia ai pm romani. Il Csm, oltre che lo stesso Roberti, ha sentito in questi giorni altri procuratori distrettuali e non è escluso che per chiudere il tassello di questa storia in cui si parla di indagini parallele e di verità molto diverse da quelle scritte fino a oggi nelle pagine processuali, possa essere utile sentire proprio l’attuale presidente del Senato.
La prima commissione del Csm non è chiamata a entrare nel merito della questione, ma solo a valutare ipotesi di incompatibilità ambientale del magistrato. Grasso, in virtù del suo nuovo ruolo, potrebbe anche rifiutarsi di essere sentito. In caso contrario la sua audizione sarebbe naturalmente segretata.