"Lampadina" e "Giaguara": ecco chi sono i fedelissimi di Renzi
Luigi Mistrulli/Ansa, Ettore Ferrari/Ansa
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"Lampadina" e "Giaguara": ecco chi sono i fedelissimi di Renzi

Ritratto di Luca Lotti e Maria Elena Boschi, braccia destro e sinistro del neo segretario del Pd

Una squadra giovane, età media 35 anni, formata da più donne che uomini, una, Marianna Madia, madre di un bambino piccolo e incinta di quattro mesi. Un civatiano (Filippo Taddei), un paio di bersaniani pentiti (Stefano Bonaccini e la stessa Madia), una della corrente Ecodem (Chiara Brada), una franceschiniana (Pina Picierno).

Detto da chi lo conosce bene, Matteo Renziha sempre avuto le idee chiare” e non ha bluffato offrendo almeno tre posti ai cuperliani Matteo Orfini, Valentina Paris e Danilo Leva. Ma quando sono arrivate le telefonate, più di uno dei neo componenti del parlamentino di Largo del Nazareno è rimasto spiazzato.

Più di uno, ma non tutti. Soprattutto non i fedelissimi Luca Lotti e Maria Elena Boschi, l'uomo e la donna ombra del nuovo segretario, il braccio destro e quello sinistro, il “Lampadina” e la “Giaguara”, i più sicuri di finire dove sono finiti.

Luca Lotti, empolese, deputato, detto “Lampadina” per la sua capigliatura (un soprannome che deve a tre suoi compagni di scuola), nominato capo dell'organizzazione, con i suoi 31 anni, è l'uomo più potente del cerchio magico renziano, il simbolo stesso della leopoldizzazione del Pd, il più re...nziano del re.

Da sempre al fianco del neo segretario fin dai tempi della presidenza della provincia, è l'uomo di cui il sindaco di Firenze si è sempre fidato di più al punto da guadagnarsi il soprannome, il secondo, di “Gianni Lotti”. Militanza nell'Azione cattolica, nella Margherita, infine nel Pd; è stato – ed è ancora - consigliere comunale a Montelupo, allenatore di una squadra di calcio di bambini, giocatore lui stesso – veste la maglia della nazionale parlamentari - tifosissimo del Milan. Per entrare nello staff di Renzi ha rinunciato, appena laureato, a un posto sicuro in banca.

Dopo la sconfitta alle primarie dello scorso anno, è a Lotti che Renzi affida il compito, spinosissimo, di trattare per conto suo con il resto del partito per compilare le liste in vista delle elezioni di febbraio.

Quando entra in Parlamento diventa il capo della compagine renziana sia alla Camera che al Senato. Unico interprete autorizzato del Verbo, portavoce del Capo, quando Guglielmo Epifani diventa segretario-traghettatore Lotti fa il suo ingresso al Nazareno.

Si dice che parlare con Lotti sia come parlare direttamente con Renzi e che nessun “vice-segretario” avesse mai goduto prima di tanto potere e tanto prestigio.

Come capo dell'organizzazione ricoprirà il ruolo che fu di Davide Zoggia prima di lui e in passato, tra gli altri, dello stesso Massimo D'Alema, Piero Fassino e Giorgio Amendola.

Lavoratore infaticabile, nel suo entourage lo chiamano anche “ruspa”.

Maria Elena Boschi, 32 anni, di Montevarchi, deputata, si occuperà di riforme.

Cresciuta a Laterina, figlia di Stefania Agresti, preside e futuro vicesindaco del paese, e di Pierluigi Boschi, dirigente della Coldiretti, direttore del consorzio del vino di San Giovanni e consigliere d'amministrazione di BancaEtruria, ha frequentato le scuole dell'obbligo in Valdarno, poi si è laureata a Firenze in Legge in tempi record.

Avvocato in uno studio di civilisti fiorentini fino a quando Mattei Renzi non la chiama a Palazzo Vecchio per occuparsi della contestata privatizzazione di Ataf, l'azienda del trasporto pubblico del capoluogo toscano. Nel 2012 il salto come coordinatrice organizzativa della campagna per le prime primarie del 2012 contro Pier Luigi Bersani.

Entrata alla Camera, nel giro di pochi giorni diventa Miss Parlamento, ma è quando le foto delle sue decolletè leopardate indossate all'ultima Leopolda iniziano a fare il giro del web che Maria Elena Boschi diventa la Giaguara, l'anti-pitonessa Santanché.

"Non chiamatemi giaguara né amazzone – si lamenta con il settimanale Chi - sono appellativi sessisti".

L'Espresso la definisce il "volto femminile del renzismo", sbalzata dal "branco opaco dei cinquanta peones del sindaco di Firenze a Montecitorio a bandiera da talk show".

Ha dichiarato di essere single e che si fidanzerebbe anche con uno di destra. Il suo ex fiorentino pare essersi messo il cuore in pace già da un po' di tempo. 

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Claudia Daconto