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(Ansa)
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Ecco le regole per la sicurezza sul lavoro. E cosa rischia chi non le rispetta

Con un avvocato, esperta di diritto del lavoro abbiamo cercato di capire le norme che dovrebbero impedire le morti sul lavoro

La recente tragedia che ha colpito Casteldaccia, nella quale cinque persone sono rimaste uccise e una sesta è stata ricoverata in gravi condizioni a causa dell’esalazione di un gas tossico sprigionato dai liquami di una fognatura, ha riaperto il dibattito pubblico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.Epifanio Alsazia, 71 anni; Ignazio Giordano, 57 anni; Giuseppe Miraglia, 47 anni; Roberto Raneri e Giuseppe La Barbera, 28 anni sono morti e secondo le prime indagini sembra che non indossassero le maschere di protezione necessarie per operare in un ambiente potenzialmente pericoloso come quello delle reti fognarie. Un fatto gravissimo che abbiamo analizzato con l’Avv. Cristina Mazzamauro, dello studio TONUCCI&PARTNER esperta di lavoro.

«Ci sono delle figure obbligatorie per legge che devono controllare che nei luoghi di lavoro vengano rispettate tutte le norme sulla sicurezza»

Cosa rischia il datore di lavoro che non rispetta le norme sulla sicurezza?

«Il datore di lavoro è tenuto a rispettare la normativa sulla sicurezza sul lavoro, altrimenti rischia delle sanzioni. Nel caso specifico in assenza di attrezzature conformi e mancato utilizzo di idonei DPI rischia una sanzione da 200 a 600 euro. In caso di incidenti, il datore di lavoro come nel caso specifico va incontro anche ad azioni penali e si potrebbe procedere con la sospensione dell’attività.I lavoratori, d'altro canto, potrebbero essere soggetti a procedimenti disciplinari avviati dal datore di lavoro in caso di mancato rispetto delle norme di sicurezza, mentre gli enti ispettivi in caso di mancati controlli non rischiano nulla».

Quali sono le figure che si occupano della sicurezza dei luoghi di lavoro?

«Ogni attività o mansione richiede una valutazione di rischi che tenga conto dei pericoli generali e specifici propri della mansione e dell’attività svolta. Questa valutazione compete al datore di lavoro con l’ausilio delle figure obbligatorie per la legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, prima fra tutte il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). Figura chiave nella sicurezza sui luoghi di lavoro che deve supportare sotto il profilo tecnico il datore di lavoro nella redazione e periodico aggiornamento dell’obbligatorio Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Nello stesso Documento devono essere indicate anche le procedure di emergenza e valutate tutte le possibili variabili connesse ad attività rischiose (rischio incendio, rischio esalazioni, rischio cadute …). Operata questa valutazione di anali di analisi, una adeguato assetto del sistema di sicurezza sui luoghi di lavoro, comporta la necessaria Formazione ed Informazione del personale in ordine ai Rischi Specifici ed in ordine alle procedure di esecuzione in sicurezza ed eventualmente di evacuazione»

Gli operai avrebbero dovuto indossare le maschere di protezione?

«Senza entrare nel merito della vicenda, certamente la terza fase di un adeguato assetto del sistema di sicurezza è quella di dotare i dipendenti di tutti i Dispositivi di Protezione Individuale adeguati alla specificità del rischio riscontrato. Anche queste dotazioni vengono individuate dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e devono essere obbligatoriamente fornite dal Datore di Lavoro (caschi protettivi, scarpe antiscivolo o antiinfortunistiche, guanti, maschere, tute adeguati alla tossicità dell’ambiente, ecc). Sempre nell’ambito di un adeguato assetto SSL (Salute Sicurezza sui luoghi di lavoro), spetta al Datore di lavoro, anche per il tramite di figure all’uopo formate, come ad esempio un Preposto (altra figura prevista dalla normativa in materia SSL), controllare che le attività vengano svolto secondo la formazione ricevuta e utilizzando i dispositivi di protezione individuale. Lo scopo di queste figure e della ripartizione delle responsabilità anche di controllo, ha proprio lo scopo di evitare che i lavoratori, anche per inosservanze alle disposizioni, adottino comportamenti pericolosi per sé stessi e per gli altri. Quindi non è sufficiente adottare un Sistema di Sicurezza adeguato è anche necessario che vengano effettuati i controlli per verificare che venga implementato e rispettato».

Come vengono garantite le ispezioni regolari per assicurare il rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro?

«Il Sistema di Sicurezza sui Luoghi di lavoro è frutto di un controllo costante che parte dalla revisione periodica del DVR per valutare se i sistemi di lavorazione richiedano aggiornamenti delle misure di sicurezza. Passa poi per il controllo giornaliero ad opera delle figure preposte munite di adeguata formazione che operano nella quotidianità insieme ai lavoratori (Preposto, Direttore Tecnico, Responsabile dei Lavori …), ognuno dotato di formazione, deleghe e poteri adeguati al compito di controllo e capacità di intervento. Maggiore è la responsabilità delegata e maggiori devono essere i poteri di intervento, inclusa la capacità di spesa (ad esempio per fornire adeguati Dispositivi di Protezione Individuale anche a tratto di urgenza, senza attendere lunghi iter autorizzatori che possono essere pericolosi nel sistema sicurezza) e il potere organizzativo dei lavoratori sul campo, sempre per garantire interventi adeguati ed evitare condotte abnormi e pericolose. Un efficace sistema di sicurezza poggia su un efficace sistema di deleghe di poteri e di responsabilità, associate ad un adeguato e coerente impegno di spesa per sostenere i costi della sicurezza ed un costante controllo datoriale sull’intera filiera lavorativa e sulle procedure in materia sicurezza. Ovviamente anche i controlli ispettivi possono e devono fare molto ai fini del rispetto delle normative in materia sicurezza ma il sistema può garantire solo controlli a campione».

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Linda Di Benedetto