Schlein
(Ansa)
Politica

Sondaggi: la Schlein si riprende la sinistra, a scapito del M5S, non il paese che resta di centrodestra

L'arrivo della nuova segretaria riporta il Pd ad essere il secondo partito, risuperando i grillini. Ma nella crescita non ci sono voti di centro e della destra. Sono solo travasi interni alla sinistra

C’era attesa al Nazareno e non solo, per i primi sondaggi sull’andamento del Pd dopo la vittoria alle primarie di Elly Schlein. E quanto reso pubblico da chi ha realizzato la prima rilevazione (SWG per il Tg La7) mostra alcuni dati certi. Il primo, inequivocabile, è la forte ripresa del Partito Democratico; una crescita conteggiata in un +2.6%, un balzo notevole. Il secondo è che grazie «all’effetto Schlein» il Pd ha superato il Movimento 5 Stelle come forza guida della sinistra e secondo partito del paese. Insomma, quello che è il dichiarato primo obiettivo della neo-segretaria e del suo programma politico sembra essere stato già raggiunto. Resta da capire ora quale sarà l’atteggiamento di Conte che a sua volta punta ad essere la guida dell’opposizione, cosa che effettivamente era accaduta negli ultimi 5 mesi, ma che ora si vede in seconda fila. Continuerà l’avvocato del popolo ad abbracciare e a farsi foto e selfie con la Schlein come accaduto a Firenze sabato scorso o cominceranno gli smarrimenti su questo o quel tema?

Le buone notizie però per il Pd, la Schlein ed i suoi elettori finiscono qui.

I numeri infatti dimostrano in maniera che alla fine della fiera la sinistra non cresce complessivamente come voti, anzi. La crescita del Pd infatti deriva per lo più dal bacino dei % Stelle (-1,6%), da quello dei Verdi (-0,8%) e da quello di Sinistra Italiana (-0,8%). Si tratta quindi di travasi interni, di ex elettori del Pd ultimamente insoddisfatti del Nazareno e che erano accasati momentaneamente in altri lidi, e che oggi tornano possiamo dire a casa. Di voti conquistati all’esterno della coalizione non se ne parla e nel complesso la sinistra (Pd+M5s+Verdi+Si) cala di qualche decimo, attestandosi al 39,8%.

Al centro infatti Azione e Italia Viva crescono, segno che la sterzata a sinistra del Pd della Schlein (ultima in ordine di tempo la sua, si dice, contrarietà al famoso inceneritore di Roma) piace poco ai centristi e ad esempio a molti catto-comunisti che non sanno più che pesci pigliare.

Ancora meno influente l’arrivo del nuovo segretario sull’elettorato di centrodestra. La sterzata profonda a sinistra non provoca perdite di consensi, anzi. la coalizione (FdI+Lega+FI+Popolari) cresce di qualche decimale al 47,8%, 8 punti sopra la sinistra e 4 punti sopra il risultato delle politiche dello scorso settembre.

C’è inoltre un altro dato che merita attenzione: gli indecisi (o astenuti) infatti sono rimasti invariati al 37%. Un dato che deve far riflettere visto che la Schlein ha tra i suoi obiettivi quello di riportare elettori alle urne, soprattutto tra i giovani. Un obiettivo che in questa prima, forte, fase emozionale non è stato raggiunto.

Questo quello che dicono i numeri ed i sondaggi, per quello che valgono. Ma che confermano le sensazioni della prima ora: il primo obiettivo del Nazareno è riprendersi l’opposizione. per la guida del Paese se ne riparla tra un po’.

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Andrea Soglio