Papa Francesco
(Ansa)
Politica

Per Papa Francesco l'ideologia gender è un pericolo. E nessuno a sinistra osa criticare

Il Pontefice con una posizione molto lontana dal «politically correct» ma da sinistra solo silenzio. L'avesse detto il Generale Vannacci sai le polemiche...

"il pericolo più brutto è l'ideologia del gender, che annulla le differenze. Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l'umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda "tensione". Lo ammetto, quando mi sono trovato davanti a queste parole rilanciate dalle agenzie con poca attenzione ho pensato si trattasse dell’ennesimo stralcio del nuovo libro del generale Vannacci, vicino all’uscita secondo alcuni organi di stampa, anche se il diretto interessato smentisce. D’altronde sono giorni che giornali e siti regalano frasi, concetti, anticipazioni di quello che dovrebbe essere «La Forza ed il coraggio».

E subito mi sono immaginato le polemiche; già mi immaginavo la Schlein inorridita gridare al regime oscurantista; già mi immaginavo Zan, il parlamentare Pd famoso solo per la famosa proposta della legge sull’omotransfobia, lanciare anatemi in tv, parlando di razzismo, violenza sociale, omofobia…; già mi imaginavo magari un’altra inchiesta di un’altra procura contro il militare nell’occhio del ciclone, dopo quella per razzismo, quella per omofobia…

È stato però l’occhio ad aprirmi alla verità, è stato l’occhio a portare l’attenzione della mente alla frase seguente la dichiarazione: «Lo dice Papa Francesco ricevendo i partecipanti al Convegno sull'Antropologia delle Vocazioni». Papa Francesco…

Per il Pontefice il pericolo più brutto è l’ideologia del gender… avete capito bene.

Il succo non è tanto sapere se si condivide l’opinione o se la si pensa in maniera opposta. Siccome in Italia non c’è alcun tipo di regime (cosa che oggi ci ricordano le immagini provenienti da Mosca dei funerali di Navalny, funerali seguiti con molta attenzione dalla polizia che ha sicuramente preso nota di ciascuna persona presente…) ognuno è libero di pensarla alla propria maniera, anche se in verità se la pensi non proprio come prevede il modello politically correct ti danno quanto meno del Fuori dal Mondo….

Quello che però va sottolineato sono le reazioni politiche, le critiche fino a questo momento pari allo zero.

Eppure quando Papa Francesco parla ad esempio di migranti, ricordando il dovere cristiano all’accoglienza, la fila di chi lo applaude è chilometrica. C’è tutta la sinistra schierata pronta ad utilizzare il Pontefice come detrattore del governo (Meloni, di destra…). Prendete quanto ho scritto ieri sull’utilizzo delle parole di Mattarella. Il Quirinale critica i manganelli di Pisa ed il Viminale? Tutti pazzi per Mattarella e la sua nota diventa in un amen virale sui social. Con tanto di titoli di giornale, il giorno dopo, della serie: Mattarella attacca la Meloni, Mattarella siluro a Piantedosi etc etc etc.

Il senso è sempre quello: quando il Papa o il Presidente della Repubblica dicono qualcosa che si possa usare contro l’esecutivo partono applausi e megafoni. Quando dice qualcosa di contrario al pensiero (di sinistra) cala il silenzio assoluto.

Un silenzio non nuovo, come vedete, ma che fa tristezza e dice tutto sull’ipocrisia e la debolezza di una certa parte politica ed di una buona fetta della società. Che oggi critica Vannacci per aver osato dire che Marco Mengoni sul palco di Sanremo con la gonna «era ridicolo». Ma sta muta davanti all’autorità del Vaticano che ricorda una cosa ben più forte di un giudizio estetico sull’abbigliamento di un cantante: il pericolo più brutto è l’ideologia del gender. Amen.

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Andrea Soglio