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Ansa
Politica

Mondragone, tutti i fallimenti del governo

L'esercito per riportare l'ordine dopo lo scoppio di un focolaio Coronavirus e il modello di integrazione che non funziona

Cento uomini, armati di tutto punto. Quelli che nell'antica legione romana formavano la leggendaria "centuria", l'unità militare che si impose col fragore delle armi sull'intero bacino mediterraneo e oltre.

Ecco, oggi si fa fatica a credere che occorrano cento soldati dell'esercito italiano per riportare l'ordine in cinque condomìni. Una manciata di palazzoni in cui vige la legge della giungla, virus o non virus. Roba da contrada sudamericana. Un insulto, per gli italiani perbene, e per gli uomini in divisa che risponderanno comunque obbedisco.

Eppure, a questo siamo arrivati. Cento soldati chiesti in ginocchio dal governatore De Luca per sedare la rivolta nel focolaio di Mondragone. La guerriglia dei bulgari contro la zona rossa, la rappresaglia degli italiani, le sedie che volano dai balconi. Non vi piace il modello lombardo? Ecco a voi il modello campano.

Abbiamo crocifisso per settimane le amministrazioni del Nord, accusandole di aver gestito malamente la più grave epidemia del secolo. E per carità: mancanze ce ne sono state, ma nulla in confronto al caos metropolitano di queste ore. Il covid-19 ha fatto esplodere in un sol giorno la polveriera del degrado: sul litorale domizio continuano ad esserci pezzi di territorio dove lo Stato non può o non vuole entrare. Enclave del crimine altamente infiammabili. Dominano le mafie in lotta tra loro, sulle macerie dell'illegalità in un territorio completamente abbandonato dalle istituzioni.

E il governo? Resta a guardare, impotente. Si riempie la bocca di integrazione, ma rimane immobile di fronte al fallimento di un sistema di convivenza, e preferisce sacrificare la legalità sull'altare del politicamente corretto. Lussi elettorali, che in tempo di coronavirus non possiamo più permetterci. Come si potrà mai procedere con tamponi, quarantene, test sierologici, controlli sanitari, in una situazione di disordine pubblico permanente? Quante Mondragone, nel Mezzogiorno d'Italia, sono pronte a deflagrare? Se questo inferno non si allargherà a macchia d'olio, consentendo al virus di banchettarci sopra, sarà solo per grazia ricevuta.

Dunque, ancora una volta, due pesi e due misure: da un lato si sbatte la Lombardia in prima pagina, scaraventando sul banco degli imputati l'intera sanità privata, quella che invece ha consentito di evitare catastrofi peggiori. Dall'altro, di fronte allo stato d'assedio campano, praticamente non ci si stupisce più: come se l'invio di una guarnigione militare nel casertano fosse ordinaria amministrazione. Quasi un episodio folkloristico. Mentre il governatore sceriffo, sempre pronto a puntare il dito contro gli untori settentrionali, sembra avere improvvisamente il lanciafiamme scarico.

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Federico Novella