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(Ansa)
Politica

La manovra passa l'esame della Ue ma ci saranno migliorie

Bruxelles dà il suo via libera, non scontato, segnalando alcune anomalie su contante, pos e pensioni. Ed il Governo si prepara ad intervenire ove possibile

Non è mai facile in politica essere oggettivi; attenzione, non si dice «onesti», vocabolo molto, troppo pesante, ma almeno essere oggettivi nel valutare le cose dovrebbe essere il minimo. Altrimenti diventa scorrettezza.

Stamane l’Europa ha dato il suo atteso giudizio sulla manovra Economica del Governo Meloni. Inutile girarci troppo intorno; scrivere nero su bianco che «Nel complesso, la Commissione ritiene comunque che il progetto di bilancio dell'Italia sia in linea con gli orientamenti contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022» è l’inequivocabile prova di una promozione. Nessuna bocciatura quindi, come auspicavano diversi «gufi» dell’opposizione. Anzi. La promozione ottenuta dal nostro paese non è certo scontata; sono numerosi i pesi per cui la Commissione ha dato parere negativo.

«Questo risultato è una grande soddisfazione. - è il commento del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti - Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione". Ed ancora: "Ci sono 10 Paesi che sono in linea, siamo in Champions e gli altri sono in Europa League».

«Siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio - ha affermato invece Giorgia Meloni - Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare nell'interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese».

Certo. Ci sono delle osservazioni che però va ricordato, a parte la parentesi del Governo Draghi, non sono mai mancate con i governi precedenti. Su tutte quelle sulle questioni che da settimane sono al centro del dibattito politico-economico: il tetto all’uso del contante e il limite per l’obbligo del pos per negozianti ed attività commerciali. Anche la riforma delle pensioni è finita sotto la lente dell’Europa.

Da questo punto di vista potrebbero arrivare dal Parlamento delle novità. Si fa infatti strada l’ipotesi che nel maxi emendamento presentato dal Governo con modifiche per le pensioni minime (si cerca la copertura per portarle fin da subito a 600 euro), ad Opzione donna, al famoso Bonus 18 enni possa anche rientrare l’abbassamento del limite di spesa per il pos da 60 a 40 euro

Ma si parla anche di catasto. La riforma fiscale a cui pensava il Governo Draghi e che in qualche maniera prevedeva cambiamenti e soprattutto aumenti di tasse sulla casa è stata definitivamente bloccata, malgrado le richieste in tal senso, pressanti, di Bruxelles. «La Commissione Ue è dispiaciuta perché la riforma fiscale del Governo Draghi, che accoglieva il suo suggerimento di aumentare le tasse sulla casa attraverso il catasto, non è stata approvata. Noi, invece, siamo orgogliosi di aver contribuito a quell'esito". ha commentato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa,

La manovra adesso è attesa in commissione per l’analisi delle centinaia di emendamenti prima dell’approvazione in parlamento prevista entro il 23 dicembre

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Andrea Soglio