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(Ansa)
Politica

Per i numeri dell'economia siamo i migliori d'Europa; non per il duo Schlein-Conte

Spread, Borsa, Pil, occupazione; i macro parametri parlano chiaro eppure l'opposizione lancia allarmi parlando di un paese che non esiste

Per circa 4 decenni la situazione economico-politica dell’Europa è stata questa: la Germania era la locomotiva che, quindi, comandava più o meno su tutto, con l’appoggio della Francia, altra nazione dai risultati economici in costante positivo. Noi? Una macchietta, di poco conto a Bruxelles.

Oggi quel mondo non esiste più; quell’Europa non esiste più.

Berlino sta facendo i conti forse con il periodo più nero della sua storia e la parola «recessione» è ormai uso comune non solo tra gli esperti di mercato e finanza da un paio di trimestri. La locomotiva non spinge più, anzi, per muoversi in avanti ha bisogno di una spinta, come una qualsiasi macchina vecchia con la batteria scarica.

Della Francia meglio non parlare. La riforma delle pensioni, approvata con una manovra forzata da Emmanuelle Macron e le violentissime proteste di piazza degli ultimi giorni dopo la morte di un 17 enne, ucciso da un agente di polizia, hanno messo in ginocchio la tenuta della nazione stessa tra mancata integrazione, diseguaglianza sociale, paure di vario tipo.

Oggi c’è un’altra locomotiva; oggi c’è un altro paese dai conti positivi, oltre le previsioni. Un paese che ha il Pil migliore di tutti i grandi d’Europa; che vede i dati (cosa di due giorni fa) sull’occupazione ai massimi da oltre un decennio e che, anche questo è un dato di venerdì, ha chiuso il primo semestre della sua Borsa con un +19%, davanti a tutte le altre piazza europee.

Questo paese è l’Italia.

Ci sarebbe da festeggiare, o quantomeno da esserne fieri ed uniti. Bene fa il premier ha ribadirlo ai 4 venti, come fatto oggi ad Assolombarda. E non pre reclamare un successo personale quanto per raccontare a tutti come stanno davvero le cose dopo che, per decenni, di noi hanno persino riso nel corso dei vertici europei che non abbiamo dimenticato.

«Siamo i più affidabili dell’eurozona» ha detto oggi Giorgia Meloni ed è anche grazie a questi dati (inconfutabili) che il peso delle parole e del nostro paese nei recenti vertici europei ha tutt’altro peso rispetto al passato. Tutto questo con buona pace di chi, ma lo abbiamo già detto tempo fa, per tutta l’estate scorsa, quella della campagna elettorale, raccontava di un paese distrutto dell’eventuale nascita del governo di centrodestra.

Ma c’è una cosa che va oltre e, davvero fatichiamo a capire.

L’opposizione, o meglio, il Pd ed il M5S, vanno raccontando un altra storia: un paese, in difficoltà, senza lavoro, con il numero di poveri in aumento etc etc etc. Insomma, per il duo Schelin-Conte le cose da noi vanno malissimo.

Nessuno si aspetta i complimenti al premier ed all’esecutivo, ma raccontare il contrario di quello che succede è pura malafede. certo, non è tutto oro, ci sono dei problemi e la situazione resta difficile. Ma oggi, oggi, l’Italia è al vertice, l’Italia corre, mentre altri camminano, l’Italia sta dando lavoro e ricchezza (dando lavoro, non regalando un reddito di cittadinanza che è un costo per ciascuno di noi, dobbiamo sempre ricordarlo).

Dovremmo esserne fieri tutti, al di là di chi si siede a Palazzo Chigi. Schlein e Conte forse stanno solo rosicando

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Andrea Soglio