Commissariamento per Inps e Inail. L’era Tridico è arrivata al capolinea
Pasquale Tridico (Ansa)
Politica

Commissariamento per Inps e Inail. L’era Tridico è arrivata al capolinea

Il governo avvia la riforma degli enti previdenziali e nel frattempo cambia i vertici. Il presidente grillino, ideatore del Reddito e fautore di decine di nomine, alla porta. Slitta la scelta del vertice della Gdf

È finita l’era del presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Un po’ a sorpresa il Consiglio dei ministri anziché la nomina del comandante della Gdf e della Polizia, di cui si parlava insistentemente del pomeriggio, con un coup de théâtre hanno commissariato l’Inps e l’Inail. La decisione ha colto di sorpresa tutti i cronisti che seguono la politica per mestiere. Ma Giorgia Meloni ha sviato tutti e alla fine è arrivata la decisione che nessuno si aspettava. È infatti arrivato il riordino dell’istituto, insieme a quello dell’Inail, presieduto da Franco Bettoni, anche lui in uscita. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che prevede la revisione della governance dell’ente di via Ciro il Grande. Vediamo nel dettaglio le modifiche.

È stata abolita la figura del vicepresidente e prevista una modifica dei poteri del presidente, che proporrà la nomina del direttore generale (prima appannaggio del consiglio di amministrazione). Il dg rimarrà in carica 4 anni (allineandosi con tutti gli altri organi) anziché 5 e sarà scelto con procedura comparativa di interpello, come per i dirigenti della pubblica amministrazione, anziché tra i dirigenti interni o tra gli esperti della materia. Entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge sarà nominato un commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione.

E questo significa la fine dell’era Tridico, l’attuatore del Reddito di cittadinanza, abolito nella forma da lui ideata dall’attuale governo.


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Giacomo Amadori

(Genova, 1970). Ex inviato di Panorama e di Libero. Cerca di studiare i potenti da vicino, senza essere riconosciuto, perciò non ama apparire, neppure in questa foto. Coordina la sezione investigativa dellaVerità. Nel team, i cronisti Fabio Amendolara, Antonio Amorosi e Alessia Pedrielli, l'esperto informaticoGianluca Preite, il fotoreporter Niccolò Celesti. Ha vinto i premi giornalistici Città di Milano, Saint Vincent,Guido Vergani cronista dell'anno e Livatino-Saetta.

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François De Tonquédec