Decaro bari mafia
(Ansa)
Politica

La Bari dem in odore di mafia e i compagni perdono la testa

Sempre pronti a distribuire patenti di moralità e ad accusare altri di sottovalutare le infiltrazioni della criminalità e l’influenza dei corruttori della vita pubblica, quando però le inchieste riguardano qualcuno di loro, a sinistra strillano e pure piangono

Le lacrime questa volta hanno rigato il volto di Antonio Decaro, sindaco di Bari, uno dei campioni del Partito democratico nel Mezzogiorno, che prima di Elly Schlein fu perfino immaginato come possibile segretario nazionale. La storia è la seguente: la Procura del capoluogo pugliese ha avviato un’indagine che a fine febbraio ha portato all’arresto di 130 persone. In manette sono finiti politici e professionisti, tutti accusati di essere in qualche modo legati ai clan e di aver infiltrato la malavita nel Comune di Bari. Tra i colpiti dal provvedimento della magistratura, esponenti politici del partito che in consiglio comunale sostiene Decaro e in Regione il governatore Michele Emiliano.



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Maurizio Belpietro