D’alema carte inchiesta
A destra, Alessandro Profumo. Massimo D’Alema (Ansa)
Politica

Gli affari di D’Alema svelati dalla Polizia

La Digos ricostruisce il ruolo dell’ex premier nella compravendita di armi in Colombia e la capacità di operare per conto dello studio legale di Miami. Baffino si è scelto i «suoi uomini» in Fincantieri e ha avuto da Leonardo documenti classificati girati alla controparte.

La Polizia ha ricostruito in un’informativa del 29 settembre 2022, per la prima volta in un atto giudiziario, il ruolo di Massimo D’Alema nella trattativa per l’acquisto di armi da parte del governo colombiano. In particolare nel documento è riportato il riassunto degli audit interni sulla vicenda realizzati (e segretati) da due aziende strategiche come Leonardo e Fincantieri. Nelle 13 pagine risulta chiaro lo stretto collegamento tra l’ex premier e lo studio legale di Miami Robert Allen law che avrebbe dovuto fare da promoter per le due società italiane in Colombia in particolare attraverso il commercialista di fiducia di Baffino, Gherardo Gardo.


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Giacomo Amadori

(Genova, 1970). Ex inviato di Panorama e di Libero. Cerca di studiare i potenti da vicino, senza essere riconosciuto, perciò non ama apparire, neppure in questa foto. Coordina la sezione investigativa dellaVerità. Nel team, i cronisti Fabio Amendolara, Antonio Amorosi e Alessia Pedrielli, l'esperto informaticoGianluca Preite, il fotoreporter Niccolò Celesti. Ha vinto i premi giornalistici Città di Milano, Saint Vincent,Guido Vergani cronista dell'anno e Livatino-Saetta.

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François De Tonquédec