I numeri da record del voto indiano
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I numeri da record del voto indiano

La più grande democrazia del mondo va alle urne

La più grande democrazia del mondo va alle urne. A partire dal 7 aprile, un numero di persone che supera l'intera popolazione europea parteciperà alle elezioni più costose nella storia del subcontinente.

814 milioni sono i cittadini indiani che voteranno per il rinnovo della Camera bassa. Si tratta di circa 100 milioni di votanti in più rispetto alle ultime elezioni (quelle del 2009). 543 i seggi in palio, 272 quelli necessari per formare il governo.

30 saranno i giorni in cui i seggi resteranno aperti a rotazione. Una scelta che intende dare più spazio ai partiti regionali. Le elezioni si terranno dal 7 aprile al 12 maggio, in 9 fasi. I risultati finali verranno annunciati il 16 maggio: 930 mila i seggi allestiti, 100 mila in più rispetto all'ultima edizione.

Nei giorni delle votazioni verranno monitorati i prelievi in contanti dalle banche, per limitare la compravendita dei voti. Lo stesso vale per la produzione e vendita di medicinali e alcolici, altra merce di scambio molto comune.

Negli stati più grandi i candidati potranno spendere fino a 7.000.000 di rupie (più di 80 mila euro) per la campagna elettorale. Nel 2011 erano 47.300 euro, nel 2009 30.000.

Una squadra speciale di poliziotti verrà incaricatadi fare una ricognizione porta a porta, per controllare che i cittadini non vadano a votare due volte.

Si voterà con macchinette elettroniche controllate dai militari 24 ore su 24, sette giorni su sette.

Per la prima volta nella storia indiana, agli elettori verrà permesso di votare scheda bianca.

1.000 partiti parteciperanno alle elezioni. Fra i loro simboli: scope, banane, scale, leoni, elefanti, pettini, frecce, galli, lampadine, tamburi, stelle e corone.

Degli 814 milioni di votanti, 28.314 sono trans che sulla carta d'identità si definiscono "altri". Oltre 23 milioni di elettori hanno tra i 18 e i 19 anni.

Secondo un sondaggio d'opinione condotto dall'autorevole Pew research center, l'Indian national congress di Rahul Gandhi otterrebbe il 19 per cento dei voti. Sempre secondo la stessa indagine, il Bharatiya Janata party di Narendra Modi avrebbe il 63 per cento dei consensi.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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