Camorra e Pd, tante sorprese nell'inchiesta
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Camorra e Pd, tante sorprese nell'inchiesta

Molte anomalie nei seggi di Secondigliano sui voti per Andrea Cozzolino e Umberto Ranieri alle primarie.

Paghi uno, prendi due. A Secondigliano, nel 2011, il clan Lo Russo aveva messo i saldi: per 50 euro, vendeva voti per l’abbinata primarie-amministrative. Pacchetto "deluxe", tutto compreso. L’inchiesta della Dda sulle consultazioni di partito per la scelta del candidato sindaco pd sta per essere chiusa: dalle 30 utenze sotto controllo è venuto fuori di tutto. "Prepariamoci ché a Napoli succederà il casino" si lascia scappare un faccendiere al cellulare intercettato mentre discute di incarichi e poltrone. Le anomalie nei seggi ad alto rischio riguardano due partecipanti in particolare: Andrea Cozzolino e Umberto Ranieri. Il primo è un europarlamentare, il secondo invece è stato sottosegretario agli Esteri ed è l’uomo politico campano più vicino al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non sono indagati né accusati di alcunché, i due. Ma i carabinieri hanno lavorato soprattutto sui loro risultati elettorali e sui loro "portatori d’acqua".

Intanto, da poche settimane anche la Procura antimafia di Salerno ha aperto un fascicolo sulle consultazioni "democrat". C’è da scoprire perché, nell’appartamento di un imprenditore edile sospettato di amicizie coi boss dell’agro nocerino-sarnese, siano state trovate durante una perquisizione decine e decine di tessere in bianco, firmate dal segretario Pier Luigi Bersani per la campagna 2012, ma non appartenenti al "pacchetto" numerato che la direzione nazionale aveva consegnato alla federazione provinciale. Da mesi, accuse e dossier avvelenano l’aria nel Pd: il voto per le preselezioni del novembre scorso (97 per cento a Salerno città per Matteo Renzi) è stato annullato dalla commissione di garanzia, e pure la tornata elettorale di due domeniche fa per la segreteria regionale che ha visto trionfare la renziana Assunta Tartaglione (fermatasi all’89 per cento nel capoluogo) finirà entro breve in direzione nazionale. Il deputato lettiano Guglielmo Vaccaro, tra i primi a denunciare brogli e movimenti sospetti attorno alle urne, è già stato convocato dal pm Vincenzo Montemurro. E siamo solo all’inizio.

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