Compagnia dei Caraibi: rotta verso la sostenibilità
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Compagnia dei Caraibi: rotta verso la sostenibilità

«Mercanti di merci e di idee». Così si definisce Compagnia dei Caraibi, la realtà italiana leader nell’importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia premium e ultra premium.

Nell’ultimo anno, l’azienda - fondata a Vidracco nel 2008 - ha vissuto alcune importanti trasformazioni che l’hanno portata alla quotazione sul mercato Euronext Growth Milano e alla trasformazione in B Corp, di cui Panorama.it ha discusso con Fabio Torretta, general manager & marketing director di Compagnia dei Caraibi.

Fabio Torretta

Come nasce la decisione di trasformare l’azienda in una B Corp?

Il nostro approccio al mercato è sempre stato molto etico, quindi possiamo definire il passaggio a B Corp uno step quasi naturale nel progresso di Compagnia dei Caraibi. Sicuramente la decisione di quotarci in borsa, presa lo scorso marzo, ha contribuito in maniera significati a questa scelta. Abbiamo sentito il bisogno di tutelarci e per questo motivo abbiamo intrapreso due percorsi importanti come quelli appena citati. E abbiamo deciso di farlo in un momento di crescita molto importante per l’azienda (il gruppo ha chiuso il 2021 in forte crescita, con ricavi per oltre 42 milioni di euro e più di 1.4 milioni di litri di prodotto venduti, ndr).

Qual è, secondo lei, il segreto del successo di Compagnia dei Caraibi?

Il nostro segreto è riuscire a interpretare molto bene i bisogni del mercato. Lo abbiamo fatto con il nostro rum Diplomatico, celebre per la sua grande ricchezza e morbidezza aromatica, così come con Gin Mare, un prodotto davvero unico che ha trovato un ottimo mercato in Italia, e con l’amaro Jefferson. Noi di Compagnia dei Caraibi siamo poi noti per essere un’azienda dinamica, non stiamo mai fermi e continuiamo a guardare a realtà nuova come la Spagna, la Germania e gli Stati Uniti.

Solo qualche mese fa avete deciso di pubblicare il vostro primo Report di Sostenibilità. Quando è importante questo elemento per la vostra azienda?

Sono fermamente convinto che nei prossimi due anni assisteremo a una profonda trasformazione del mercato per quanto riguarda il tema della sostenibilità. Le aziende che non l’hanno messa al centro del loro business si troveranno inevitabilmente escluse dal mercato. Credo che vedremo sparire molte aziende che hanno deciso di non intraprendere la via della sostenibilità.

Cosa significa invece sostenibilità per Compagnia dei Caraibi?

Riallacciandomi brevemente al discorso di prima, credo che molte aziende sbaglino a ritenere la sostenibilità un valore aggiunto. Per me la sostenibilità è invece un elemento indispensabile. Per questo motivo aiutiamo anche le aziende con cui collaboriamo, accompagnandole in un percorso di nuova sostenibilità. Non credo nel chiudere semplicemente la porta a chi è diverso, chi non ha i requisiti può essere aiutato a cambiare.

Quali sono alcune delle iniziative che avete intrapreso negli ultimi anni?

La tutela dell’ambiente è sicuramente il frangente su cui siamo attivi da più tempo. Già alcuni anni fa abbiamo installato dei pannelli fotovoltaici nella nostra sede e abbiamo investito su un parco auto composto da veicoli ibridi. Il nostro obiettivo è quello di ridurre le emissioni di Co2 del 5% ogni annoCompagnia dei Caraibi è anche protagonista di alcuni eventi a sostegno del tema e stiamo rafforzando il nostro impegno verso le persone attraverso diverse iniziative come quella dell’azionariato diffuso e dando vita a una «call for innovation» dove chiunque può proporre idee.

Quest’anno Compagnia dei Caraibi è anche sbarcata nel Metaverso. Com’è stata questa esperienza virtuale?

È stato un esperimento affascinante. Volevamo creare una “piazza” dove poter condividere contenuti di valore. Non penso che il digitale, o in questo caso specifico il Metaverso, sia qualcosa di negativo. Ognuno degli strumenti a nostra disposizione non è di per sé buono o cattivo, è l'uso che ne facciamo che lo caratterizza. La nostra scelta come Compagnia dei Caraibi è stata di dargli una connotazione positiva.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Come ho accennato, sicuramente uno dei nostri obiettivi futuri è il rafforzamento dei nuovi mercati, come Spagna e Germania, e lo sbarco negli Stati Uniti. Stiamo anche guardando all’acquisizione della proprietà di alcuni brand. Più in generale, Compagnia dei Caraibi è ora concentrata al 100% nel B2B e vogliamo guardare nella direzione del consumatore in un modello integrato online e offline.

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Mariella Baroli