Chiara ferragni
(Ansa)
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Un’altra azienda in fuga dalla Ferragni. E spunta una legge sulla beneficenza

Il marchio Monnalisa sta valutando lo stop alla collaborazione. Giorgia Meloni vuole una norma che separi gli affari dalla solidarietà

Dopo Safilo e Coca Cola anche Monnalisa, azienda aretina che produce abiti per bambini, potrebbe dare un palo a Chiara Ferragni. La creative director del brand, Barbara Bertocci, ha ammesso con i giornali che la sua azienda sta valutando la possibilità di rescindere il contratto che scade nel 2025. Il tutto mentre l’inchiesta meneghina entra nel vivo (la Procura attende per la prossima settimana il deposito di una prima informativa della Guardia di finanza sul caso del pandoro Pink Christmas Balocco), estendendosi alle uova di Pasqua della Dolci preziosi e, come svelato ieri dalla Verità, alla bambola Trudi, una limited edition creata dopo il matrimonio con Fedez e venduta tramite il suo canale e-commerce. E visto come è andata con il pandoro e con l’uovo, agli investigatori è venuta voglia di controllare anche la redistribuzione degli incassi per la bambolina. Compreso il propagandato sostegno all’associazione Stomp out bullying, impegnata nella lotta al cyberbullismo.



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Fabio Amendolara