Alitalia rinnova il sito mobile
Economia

Alitalia rinnova il sito mobile

Realizzato in collaborazione con Poste Italiane è adattabile a ogni risoluzione, prevede un accesso semplice ai servizi di base, la ricezione di offerte geolocalizzate e una sezione dedicata ai soci Millemiglia

Gli ultimi dati Audiweb hanno rilevato come 17,2 milioni di
 utenti nel mese accedano a internet da smartphone e tablet, con un tempo medio di 1 ora e
 28 minuti al giorno. È sulla base di questi numeri che Alitalia ha rivisto il proprio sito mobile e lo ha reso "responsive" ovvero adattabile a qualsiasi tipo di device e risoluzione.

È stato realizzato in collaborazione con Poste Italiane (l’information technology e lo 
sviluppo digitale rientrano infatti tra i punti di sinergia industriale sui quali stanno lavorando le
 due aziende) ed è compatibile con tutti i sistemi operativi mobili (iOS Apple, Android,
Windows Phone e BlackBerry). 
Acquisto di biglietti, check-in on line, consultazione del saldo del conto MilleMiglia sono tra
 le principali funzioni del nuovo sito a cui, entro la fine dell'anno, si affiancherà anche una app dedicata.

Consente poi di ricevere offerte
 geolocalizzate con partenza dalla città dalla quale ci si sta collegando con ampia trasparenza sui prezzi di giorno in giorno oltre che di accedere a una nuova sezione dedicata ai soci del programma MilleMiglia. I
 frequent flyers potranno accedere ad una "personal area" con messaggistica
 dedicata, informazioni sul saldo miglia e sul conteggio di quelle utili per
 raggiungere i Club esclusivi di Alitalia: Freccia Alata Plus, Freccia Alata, Ulisse.

In realtà la realizzazione del nuovo 
sito per smartphone rientra in una più ampia strategia digitale denominata customer
intimacy "che punta ad essere presente, con informazioni utili e rilevanti, in tutti i momenti 
dell’esperienza di viaggio" come spiega Nicola Arnese, responsabile dell'ebusiness di Alitalia. Un partner di viaggio "dal momento in cui nasce l’idea del volo alla condivisione con gli
 amici, al ritorno attraverso i social media. Anche attraverso la collaborazione con altre 
aziende”.

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Redazione