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(Ansa)
Dal Mondo

«Una guerra mondiale al momento non è da escludere»

Nicoletta Pirozzi, esperta di esteri e membro dell'Istituto Affari Istituzionali, analizza lo stato dell'invasione russa in Ucraina, che potrebbe avere anche conseguenze drammatiche per tutto il mondo

In Ucraina è guerra. Le truppe russe in queste ultime ore continuano ad avanzare ed hanno preso il controllo dell'aeroporto internazionale Antonov di Hostomel, a un quarantina di chilometri da Kiev. La popolazione è stata invitata a recarsi nei rifugi antiaerei.L'Ucraina ha reso noto che la Russia ha effettuato 203 attacchi dall'inizio della giornata in quasi l'intero territorio nazionale. Il bilancio delle vittime è di almeno 40 soldati ucraini morti e decine di feriti.

Un continuo crescere della tensione che fa ipotizzare anche ad uno socntro militare che possa uscire dall'Ucraina coinvolgendo la Nato.

C’è il rischio che la guerra in Ucraina possa diventare mondiale?

«È chiaro che quello che ha fatto Putin oltre ad essere gravissimo è una minaccia diretta non soltanto all’Ucraina ma anche al sistema di sicurezza sia europeo che transatlantico e in questo scenario con la situazione attuale non si può escludere niente» ci spiega Nicoletta Pirozzi Responsabile delle relazioni istituzionali e del programma "Ue, politica e istituzioni” dell’Istituto Affari Internazionali

Dove pensa che possa spingersi Putin?

«Dire cosa Putin ha in mente è difficile si spera che lui stia mirando in alto per poi negoziare al ribasso chiedendo magari soltanto il Donbass ed il corridoio con la Crimea, però non è escluso che miri a fare un cambio di governo in Ucraina, un colpo di stato con un nuovo regime filorusso».

Quali sarebbero le ripercussioni?

«Ovviamente un colpo di Stato della Russia in Ucraina sarebbe inaccettabile e richiederebbe la reazione immediata della Nato. Comunque stasera l’Unione Europea si pronuncerà sulle sanzioni durissime annunciate in risposta alla Russia».

Si è già attivata la Nato?

«La risposta occidentale della Nato è stata di attivare il suo sistema di difesa degli alleati baltici e della Polonia. Anche l’Italia ha delle truppe schierate in Romania e Lettonia. C’è stata una mobilitazione sia multilaterale che bilaterale ma bisogna fare presto perché domani mattina Putin potrebbe essere arrivato a Kiev. Inoltre con i bombardamenti a Kharkiv e in altre città al confine il pericolo per i civili comincia ad essere alto».

Qual è stato il ruolo dell’Europa in questa ultima fase delle trattative?

«In questa ultima fase c’è stata la volontà Europea di farsi protagonista della crisi ma con qualche ingenuità visto come è andata perché mentre noi cercavamo il canale diplomatico, Putin aveva già deciso di attaccare. Mentre per quanto riguarda l’Italia, passata la tempesta del Quirinale è stata attiva insieme a Washington e ai partner europei e sarà al tavolo tra oggi e domani di tutte le riunioni di coordinamento per il G7 ed il vertice Nato di domani mattina»

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Linda Di Benedetto