kuzminov pilota aereo
(Ansa)
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La mafia russa, mano armata di Putin, dietro l'omicidio del pilota russo disertore

Maksim Kuzminov è stato trovato morto in Spagna dopo essere passato al nemico. Una colpa che il Cremlino non ha dimenticato avvalendosi non solo dei propri servizi segreti

Un'altra morte sospetta, un altro segnali di Putin ai suoi nemici ed al mondo. Secondo quanto riportato dalla principale agenzia di intelligence militare di Kiev, Maksim Kuzminov, il pilota di elicotteri russo che aveva disertato l'anno scorso in un'operazione segreta in Ucraina è stato trovato morto in Spagna. Kuzminov è stato rinvenuto senza vita martedì scorso sulla rampa del parcheggio sotto il condominio dove viveva dopo che si era trasferito con una nuova identità nella città di Villajoyosa (Alicante), sulla costa mediterranea, una zona molto popolare tra i turisti. Le fonti indicano che Kuzminov è stato assassinato da uomini armati che gli hanno scaricato addosso 12 colpi. Una vettura bruciata è stata ritrovata nei pressi della città di El Campello, sulla Costa Blanca. La polizia spagnola inizialmente aveva ipotizzato che il conflitto fosse legato a una banda criminale, prima di scoprire l’identità della vittima e il suo coinvolgimento nella guerra e nell'invasione russa.

Kuzminov era diventato noto dopo aver attraversato la linea del fronte lo scorso agosto durante un volo tra due basi aeree russe, con l'intento di trasportare parti destinate agli aerei da combattimento SU-27 e Su-30. Invece di seguire la rotta stabilita ha fatto atterrare il suo elicottero bimotore Mi-8 AMTSh sul territorio ucraino, mentre i suoi due compagni piloti sono stati uccisi. Kyrylo Budanov, capo dell'agenzia di intelligence ucraina GUR, ha dichiarato che i suoi agenti hanno convinto Kuzminov a disertare nell'ambito di un'elaborata operazione durata sei mesi. Budanov ha aggiunto che prima della diserzione, la famiglia del pilota era stata evacuata dalla Russia.

La Polizia nazionale spagnola non ha rilasciato dichiarazioni. Alcuni commentatori russi legati al ministero della Difesa hanno sostenuto che le notizie riguardanti l'uccisione di Kuzminov sono state inventate dai servizi segreti ucraini per simulare la sua morte. «Non bisogna lasciarsi prendere troppo dal panico», ha scritto su Telegram Vladimir Rogov, un funzionario russo nella regione meridionale dell’Ucraina. «Vogliono creare una nuova biografia, cancellare il passato e dare al traditore un nuovo nome», ha aggiunto. Ma le circostanze restano tutte da chiarire.

Che la firma dell'omicidio sia quella dell’intelligence russa non è certo un segreto e nel caso ci fossero dubbi basta leggere quanto ha dichiarato alla Tass il capo dell'intelligence esterna russa, Serghei Naryshkin strettissimo collaboratore di Vladimir Putin: « Kuzminov era un traditore e criminale che è diventato un cadavere morale già al momento in cui pianificava il suo delitto sporco e terribile». La morte di Maksim Kuzminov non è che l’ultima esecuzione all’estero condotta dai killer russi che evidentemente godono di complicità nei Paesi europei dove commettono impunemente delitti. Nel 2006, due agenti dell'FSB, il servizio di sicurezza federale russo, avvelenarono il dissidente russo Alexander Litvinenko con una tisana dove era stata sciolta una sostanza radioattiva. Un'inchiesta pubblica ha successivamente concluso che «Putin ha probabilmente ordinato personalmente l'omicidio».

Nel 2018, due ufficiali dell'intelligence militare russa GUR hanno tentato di uccidere il doppio agente russo Sergei Skripal. Kuzminov era apparso lo scorso settembre in una conferenza stampa a Kiev, accompagnato da due membri del personale militare ucraino in uniforme. Aveva dichiarato di aver cercato di tranquillizzare i suoi due colleghi piloti assicurando loro che sarebbero stati trattati bene in Ucraina. «Tuttavia, sono stati presi dal panico, hanno iniziato a comportarsi in modo aggressivo e alla fine sono fuggiti dall'elicottero», aveva affermato. Ha raccontato di essere decollato alle 16:30 ora locale del 23 agosto 2023 dall'aeroporto di Kursk, in Russia, e di aver volato a bassa quota e senza comunicazioni radio vicino all'Ucraina. I soldati russi hanno aperto il fuoco mentre attraversava il confine. «Non posso dire con certezza chi abbia iniziato, ma presumo sia stata la parte russa. Mi hanno sparato alla gamba con armi leggere. Poi ho volato per circa 20 km e sono atterrato nel luogo designato senza mai aver bombardato l'Ucraina.», aveva raccontato Kuzminov. Secondo alcune indiscrezioni nel settembre scorso stava valutando la possibilità di unirsi all’aviazione ucraina, poi il silenzio. Nessuno pero’ sa è perché abbia improvvisamente cambiato idea e soprattutto il motivo che lo ha spinto a lasciare la relativa sicurezza dell'Ucraina per andare in Spagna ed in particolare la zona di Alicante dove è fortissima la presenza della mafia russa che è legata come noto al Cremlino. A questo proposito non si contano più le operazioni di polizia contro in padrini russi come Alexei Sirokov arrestato vicino ad Alicante il 14 dicembre 2020 nell’ambito dell’«Operazione Testudo», nella quale sono state arrestate altre 25 persone e tra loro c’erano anche alcuni funzionari pubblici che hanno agevolato Sirokov nelle sue massicce attività immobiliari. L'Operazione Testudo che ha richiesto sette anni di indagini, è considerata la più importante operazione contro le mafie dell'Europa dell'Est e della Russia degli ultimi 10 anni.

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Stefano Piazza