Olanda
(Ansa)
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L'Olanda nella morsa degli islamisti violenti

La "polizia salafita" prende di mira i musulmani europei occidentalizzati. Lo sceicco olandese Rachid Abu Kuzaymah mentre mette in guardia contro i musulmani che abbracciano "comportamento spudorato e valori modernisti"

Alcuni la chiamano «Sharia Police» (la polizia salafita) altri provano ad allontanare il pericolo dicendo che «sono solo degli estremisti ordinari» tuttavia, queste vere e proprie pattuglie composte da uomini barbuti stanno terrorizzando altri musulmani nei Paesi Bassi, radicalizzando i giovani musulmani e lavorando per minare il sistema democratico laico, non solo in Olanda, ma in Belgio , Francia, Germania, Svezia e altrove in Europa.

Tra coloro che sono preoccupati per la diffusione dell’islam nella sua forma più estrema c’è l’agenzia di intelligence olandese AIVD, secondo la quale il jihadismo resta la più grande minaccia alla sicurezza per l’Europa. Si tratta second l’Investigative Project on Terrorism (JPT) di una minaccia multiforme che passa anche attraverso la propaganda online, le scuole gestite dai salafiti, i gruppi di predicazione, le pesanti intimidazioni sui social media e nelle moschee gestite da imam estremisti dove i musulmani «con convinzioni sbagliate vengono messi alla berlina».

Oltre a questo, viene fatto ogni genere di sforzo per polarizzare la società europea (una specialità della Fratellanza musulmana), mentre i gruppi salafiti e gli attivisti più carismatici esortano ogni giorno i compagni musulmani a rifiutare la democrazia occidentale e i suoi costumi. Secondo una recente inchiesta del quotidiano olandese De Telegraaf gli estremisti salafiti, molti dei quali sono giovani e giovanissimi, di seconda e terza generazione nati e cresciuti nei Paesi Bassi, condannano a gran voce tutto ciò che considerano «troppo occidentale» ad esempio ascoltare musica e guardare le partite di calcio, augurare «Buon Natale» oltre a non permettere a mogli e figlie di apparire in pubblico senza velo o hijab. Come scrive De Telegraaf «chiunque oltrepassa il loro limite si ritroverà presto denunciato e condannato online», ma c’è chi offre ricompense in denaro per ottenere gli indirizzi dei «trasgressori». Tale influenza non si limita ai social media e alle moschee, o anche alle comunità locali. Per anni, l’AIVD e la sua organizzazione gemella, il Coordinatore nazionale per il terrorismo e la violenza (NCTV), hanno avvertito restando inascoltati che «il numero crescente di scuole salafite sta plasmando le menti e le ideologie di centinaia, se non migliaia, di bambini musulmani olandesi e spesso i genitori non riescono a combatterlo».

La prima generazione di musulmani nei Paesi Bassi scriveva nel 2021 l’agenzia di intelligence olandese «ha seguito un’interpretazione più moderata della propria fede mentre i genitori della seconda e terza generazione sono più permeabili a una forma rigida di Islam. Se un seguace ha abbastanza conoscenze teologiche e carisma, i genitori a volte non sono sicuri di come contrastarli».

Tra le personalità più influenti della scena salafita olandese c’è Rachid Abu Kuzaymah (alias Rachid Bouabid), un predicatore- editore-influencer che vive a Utrecht. Su Facebook dove ha più di 14.000 follower, Kuzaymah tiene lungi discorsi contro «la perversità dell’Occidente e dei musulmani moderati e occidentalizzati» di cui deplora le opinioni sui diritti umani, l’uguaglianza e la giustizia. Inoltre nei post su Facebook, Twitter e Telegram, accusa il governo olandese - e tutti coloro che rispettano le sue leggi piuttosto che la sharia, «di tentare di minare l’Islam».

Tra i post più incendiari del predicatore c’è uno che mostra tutta la sua pericolosità «il comportamento spudorato dei valori modernisti si stanno facendo strada nella comunità musulmana mentre, in un’epoca in cui la cultura occidentale è nota per avere la morale più bassa per quanto riguarda uomini e donne, onore, gelosia, virilità, ecc., un convertito occidentale dovrebbe essere il più cauto per quanto riguarda a questi argomenti e ci rendiamo conto della necessità di essere un umile studente in questo campo. Eppure vediamo l’esatto contrario. Il complesso di superiorità occidentale è un problema, anche tra alcuni musulmani, ed è uno dei maggiori pericoli per la vera mascolinità islamica». Kuzaymah vuole che l’Olanda adotti la sharia e lo dice e lo scrive senza mezzi termini: «Quando domani arriverà un movimento che si sforza veramente di attuare praticamente la soluzione che Allah ci ha indicato nel Corano saranno in prima linea nel liquidarlo come terrorismo, per la soddisfazione dei miscredenti».

Secondo De Telegraaf i sermoni avvelenati stanno provocando molti problemi ad esempio «sempre più membri della comunità salafita si rifiutano di partecipare alle elezioni o di interagire con i non musulmani» e per l'AIVD «per il momento non è chiaro quali conseguenze tutto questo avrà e non sappiamo quanto sia forte la minaccia di minare l’ordine democratico che evoca l'ideologia salafita»; ma quello che è certo è che sono migliaia gli studenti che oggi frequentano le scuole salafite o vengono istruiti nelle case salafite, e non c’è certo da meravigliarsi che le agenzie di intelligence olandesi siano preoccupate. Ora dopo anni di torpore dove è stato consentito di tutto qualcosa si muove e a seguito dell’inchiesta de De Telegraaf i membri della «Shari’a Police» sono stati interrogati ma le forze dell’ordine possono fare molto poco al riguardo e lo ha ammesso candidamente il ministro della Giustizia Yesilgoz-Zegerius: «Non vi è alcun monitoraggio dei salafiti radicali e le leggi limitan la condivisione di informazioni sui sospettati con altri Paesi. Sebbene il Police Data Act obblighi a rendere disponibili i dati della polizia con altri paesi dell’UE/SEE, non consente la trasmissione ad altri Paesi di segnali deboli su persone che potrebbero essere coinvolte nella pianificazione o nella commissione di crimini terroristici». Poi ha aggiunto che «queste persone non sono (ancora) sospette. Lo scambio di informazioni con Europol ha le stesse limitazioni. È vero, alcuni di questi problemi potrebbero essere risolti da leggi recentemente proposte in Parlamento, ma l’approvazione di tali leggi potrebbe richiedere anni». Il ministro a proposito della «polizia salafita» ha detto di «non avere alcuna indicazione che un’organizzazione così formale esista effettivamente» e si tratta di una risposta a dir poco coraggiosa.

Come detto i paesi vicini all’Olanda stanno vivendo problemi simili. I reclutatori prendono di mira i giovani musulmani su Telegram e persino nelle chat dei giochi online come racconta il quotidiano belga Het Laatste Nieuws (HLN), mentre in Germania le agenzie di sicurezza hanno recentemente avvertito che la minaccirapa presentata dall’stremismo islamista rimane ad alto livello: «Dobbiamo aspettarci che un attacco estremista islamista in Germania possa avvenire in qualsiasi momento». Per anni, la speranza in Europa era stata che ogni generazione di immigrati musulmani e dei loro figli si avvicinasse ad abbracciare i valori occidentali, gli ideali dell’Illuminismo. Una speranza rimasta vana.

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Stefano Piazza