Covid: indagati Conte, Speranza, Fontana e Gallera
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Covid: indagati Conte, Speranza, Fontana e Gallera

La Procura di Bergamo ipotizza il reato di epidemia colposa per la gestione dell'emergenza nella sua prima fase

La Procura di Bergamo ha chiuso l'inchiesta sui mesi dell'epidemia: nel mirino le scelte politiche e tecniche di 17 indagati (ce ne sono altri la cui posizione per ora è però stralciata) che nel febbraio e marzo 2020 gestirono la prima fase dell'emergenza. Nelle carte dei magistrati le accuse all'allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana e il suo assessore alla Sanità Giulio Gallera. Ma ci sono anche i nomi del numero uno dell'ISS, Sivlio Brusaferro e di alcuni dei tecnici che affiancarono il Governo nella gestione della pandemia.

Per tutti l'ipotesi di reato è pesante: epidemia colposa. La ricostruzione della Procura di Bergamo è che si potesse agire meglio per evitare migliaia di morti in un 2020 che nella Bergamasca lasciò in eredità oltre 6mila decessi in più rispetto alle medie tradizionali.

L'inchiesta era stata avviata dalla Procura nell'aprile 2020 per fare luce sulla gestione dei pazienti all'ospedale di Alzano Lombardo, dopo la scoperta dei primi casi positivi al Coronavirus. Si era poi allargata alla verifica degli atti di quei giorni in cui si doveva decidere se istituire o no una zona rossa per cercare di contenere la diffusione del contagio.

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Giovanni Capuano