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(Ansa)
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Caldo Record ma non raccontateci bugie sui blackout e sui malori

Altro che afa killer, allarmi blackout, catastrofi imminenti, la rete elettrica italiana funziona e non ci lascerà senza condizionatore

Frenate l’allarmismo, amplifica il disagio. Nel mese di giugno ha piovuto a sufficienza, il gas per produrre energia elettrica non manca, fa caldo ma gli italiani hanno imparato ad andare in vacanza anche in luglio. Altro che afa killer, allarmi blackout, catastrofi imminenti, la rete elettrica italiana funziona bene e stando ai numeri pubblicati sul sito web di Terna, seppure ci sia un incremento non dovrebbero verificarsi crisi energetiche. Qui trovate l’andamento giornaliero: Preventivo Consuntivo.

Magari qualche interruzione locale e temporanea notturna nei quartieri cittadini più popolati, ma nulla che metta in crisi il cibo conservato nei congelatori. Perché ormai se una testata spara il suo titolone le altre fanno il coro, spesso senza neppure chiedersi se sia vero oppure no e soprattutto quanto. Così il caldo diventa infodemia e tutto appare più critico di come in realtà sia. Termometri a parte, che registrano temperature alte confermate dai meteorologi – con tanto di inizio e fine del periodo - ormai le battute spiritose sui social la fanno da padrone. Il meme più cliccato: «non è davvero estate finché la tv non ha trasmesso il servizio sugli effetti del caldo sugli anziani».

Prendiamola con filosofia, di vero c’è che più condizionatori d’aria sono accesi in minor spazio, più caldo farà all’esterno per via del calore che emettono per raffrescare i locali. Qualche attempato ricorderà come nelle metropoli italiane, non appena scattava l’esodo di agosto, ricompariva la brezza e la temperatura tornava a valori estivi ma non certo critici, con l’asfalto che non si scioglieva più, salvando i motociclisti dall’affondamento dei cavalletti.

Di vero c’è anche che localmente si potrebbero verificare dei record di temperatura, ma a fare di un’estate una stagione rovente (come quella del 2003), sono anche la continuità dell’esposizione e l’umidità relativa, così come per la percezione contano stile di vita (in zona torrida ha sempre imperato la siesta nelle ore più calde), l’alimentazione (serve acqua, quindi frutta, niente bibite gasate, il gas con il calore si espande e neppure ghiacciate, la reazione ci porterà a sudare immediatamente), e si possono ancora usare rimedi di una volta, come tenere i piedi a bagno in modo che il sangue circolando ci raffreddi, oppure quello di usare grandi tende da sole esterne che non permettano ai vetri delle finestre di diventare piastre radianti che riscaldano gli ambienti.

Insomma, più del caldo, spesso a renderlo insopportabile è quanto della calura si parla, riparla, discute, ribadisce. E poi quanti errori facciamo nel vestirci – mai troppo attillato, pensate agli arabi – o nel lavarci – niente docce fredde da sudati. Fateci caso, le creature viventi che meglio sopportano alte temperature sono molto lente, rallentano metabolismo e movimenti. Perché gli effetti del caldo eccessivo esistono eccome e se riconosciuti in tempo possono aiutarci ad affrontare la situazione ovunque ci troviamo. Il caldo estremo se non mitigato porta a un aumento della disidratazione ma anche della perdita di concentrazione (pensiamo alla conduzione di mezzi di trasporto), riduce la memoria a breve termine (aumentano i lapsus e le dimenticanze), rallenta la percezione dello spazio circostante (si arriva a cambiare postura e strizzare gli occhi limitando il campo visivo).

Un piccolo aiuto arriva dall’aviazione, settore nel quale i piloti imparano a usare l’indice Humidex, ovvero la correlazione degli effetti psicofisici di temperatura e umidità. Si tratta di un grafico di origini canadesi riferibile a chi è in buona salute; quindi, in caso siate persone particolarmente fragili per anzianità o salute, sarà necessario considerarvi meno tolleranti alla scala dei colori, ma rende bene l’idea di come ci si senta.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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