I tre dischi jazz della settimana: Theo Croker, B.A.M e Max Ionata
Musica

I tre dischi jazz della settimana: Theo Croker, B.A.M e Max Ionata

Un giovane ma già affermato trombettista, un inedito incontro tra tre artisti, una nuova ripartenza.

Theo Croker - Escape Velocity

Il trentenne Theo Croker è uno dei più interessanti trombettisti jazz di oggi. Nipote del leggendario trombettista Doc Cheatham, Theo ha iniziato a esibirsi davanti ad un pubblico di appassionati di jazz proprio durante una cerimonia commemorativa per il nonno. Di lui Donald Byrd ha detto: “Ci sono musicisti bravi o grandi, ma poi ci sono strumentisti fenomenali come Theo, che la capacità e l'intelligenza per contrastare la direzione della Nu Music. Theo è uno dei titani di oggi”. A Shanghai Theo incontrò per la prima volta Dee Dee Bridgewater, che fu così impressionata dal giovane trombettista da decidere di produrre il suo album, AfroPhysicist,  per l'etichetta DDB Records. Crocker si ripresenta dopo due anni dall’album di esordio con Esape Velocity(Sony Music), una raccolta di brani originali con influenze che partono da suo nonno, il celebre trombettista di New Orleans Doc Cheatham, per arrivare a Clifford Brown, Donald Byrd, Freddie Hubbard, sino a Roy Hargrove, senza disdegnare colori funky, soul, rhythm and blues, hip/hop e latin. Contemporaneo

Bardoscia Alborada Marcotulli - Trigono

In astrologia il trigono indica un’integrazione positiva tra le caratteristiche dei pianeti che lo formano, anche diverse o contrastanti tra loro. Trigono è anche il nome dell'album nato dalla collaborazione del Quartetto Alborada (Anton Berovski violino, Sonia Peana violino, Nico Ciricugno viola e Piero Salvatori violoncello) con il contrabbassista Marco Bardoscia e la pianista Rita Marcotulli. Il disco, pubblicato dalla Tǔk Music di Paolo Fresu, verrà presentato dal vivo il 23 maggio a Bologna presso l’Oratorio di San Filippo Neri(via Manzoni 5, ore 21,ingresso gratuito). La presenza del Quartetto Alborada ha acquistato sempre maggior significato all’interno dell’etichetta di Paolo Fresu, diventandone un solido punto di forza, come nel recente, splendido album Eros di Paolo Fresu & Omar Sosa featuring Natacha Atlas and Jaques Morelenbaum. Il nuovo progetto si è arricchito dei preziosi apporti del contrabbassista Marco Bardoscia, che firma ben sei delle tredici composizioni, e di Rita Marcotulli, un nome che non ha bisogno di presentazioni, entrata con naturalezza e con la consuete eleganza nei colori di questo nuovo disegno musicale. Bardoscia è stato il perno della ritmica nei tre dischi di Raffaele Casarano pubblicati dalla Tǔk, mentre Rita Marcotulli era uno degli ospiti più importanti di Èthos: un triangolo in musica quasi inevitabile. Trigono è impreziosito dalla voce di Maria Pia De Vito in I’m a Dreamer e dalla chitarra onirica di Nguyèn Lè in Andrea’s Milonga, dove compare anche un insolito Paolo Fresu al pianoforte e ai battiti di mani. Sorprendente

Max Ionata - Rewind

Ripartire da zero, per trovare nuovi stimoli e inediti soluzioni armoniche e melodiche. E’ questa la scintilla che ha innescato il processo artistico dell'album Rewind di Max Ionata, uno dei migliori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea. Per il suo tredicesimo lavoro in studio, il quarto per Jando Music e Via Veneto Jazz, Ionata si è presentato con un’inedita formazione: un hammond trio completato dal talentuoso organista Alberto Gurrisi e da Frits Landesbergen, grande batterista olandese nonché uno dei migliori vibrafonisti d’Europa, con cui è nata una particolare sinergia durante una serie di concerti negli ultimi anni. In Rewind, oltre a due standard e a un brano di Frits Landesbergen arrangiato da Max, spiccano sei nuove tracce che Ionata ha composto al pianoforte nell’agosto 2015 nella sua casa in Abruzzo. Un momento di riflessione e di relax, sulla scia del Walden di Henry David Thoreau, lontano dagli affanni della metropoli, durante il quale il sassofonista ha approfondito la sua ricerca musicale partendo dalla sua grande passione per l’hard bop moderno, presente nella sua musica unitamente ad un senso melodico molto spiccato che da sempre lo contraddistingue. Drum è un tributo al trombettista Marco “Tamburo” Tamburini con cui Max ha condiviso alcune tappe importanti della sua carriera; Bob’s Mood è ispirato alle composizioni di Bob Mintzer; Mr G.T. (che vede alla batteria Amedeo Ariano e Frits Landersbergen al vibrafono) è dedicato all’amico e collega Gege’ Telesforo, inesauribile fonte di ispirazione per Max per  il suo modo di tenere il palco e per la sua passione per il funk afroamericano. North Sea è una ballad che tratteggia in modo impressionista i paesaggi costieri osservati numerose volte durante le tournée in Nord Europa; Sunflower nasce dall’incredibile intensità dei colori dei girasoli di Van Gogh, nel quadro che ha letteralmente scioccato Max durante la sua visita al Van Gogh Museum di Amsterdam. Policromo

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Marco Bardoscia e Quartetto Arborada

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Gabriele Antonucci