Tremaine Emory lascia Supreme. L'accusa è di razzismo
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Moda

Tremaine Emory lascia Supreme. L'accusa è di razzismo

Il direttore creativo avrebbe consegnato la sua lettera di dimissioni citando «la convinzione che il razzismo sistematico fosse in gioco all'interno della struttura di Supreme»

Supreme ha perso il suo direttore creativo. Nei giorni scorsi, Tremaine Emory avrebbe infatti consegnato la sua lettera di dimissioni.

Secondo quanto riportato in esclusiva da Business of Fashion, il direttore creativo - che rivestiva il ruolo dal 2020, anno di acquisizione di Supreme da parte di VF Corp - avrebbe deciso di lasciare il brand di street wear a causa del «razzismo sistematico all’interno della struttura».

(Photo by Lexie Moreland/WWD/Penske Media via Getty Images)

Nella lettera di dimissioni, visionata da BoF, la decisione di Emory di lasciare il suo ruolo sarebbe stata motivata dall’«incapacità dei dirigenti di comunicare» con lui in merito alla «cancellazione» di una importante collaborazione di moda, pianificata da tempo, con un importanza artista di colore: Arthur Jafa.

«Questo mi ha causato una grande angoscia e la convinzione che il razzismo sistematico fosse in gioco all'interno della struttura di Supreme» avrebbe dichiarato il creativo.

Dal canto suo Supreme ha dichiarato che la collaborazione non è stata cancellata, anche se non è ancora stata rilasciata. «Pur prendendo sul serio queste preoccupazioni, siamo fortemente in disaccordo con la caratterizzazione che Tremaine fa della nostra azienda e della gestione del progetto Arthur Jafa, che non è stato cancellato», ha dichiarato Supreme in un comunicato.

«È stata la prima volta in 30 anni che la società ha assunto un direttore creativo. Siamo delusi che non abbia funzionato con Tremaine e gli auguriamo la migliore fortuna per il futuro».

Emory è stato il primo direttore creativo di Supreme. Fino a quel momento infatti l’azienda era stata guidata principalmente dal fondatore James Jebbia.

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Mariella Baroli