Cinque mostre di moda da non perdere quest'autunno
(Photo by YUICHI YAMAZAKI/AFP via Getty Images)
Moda

Cinque mostre di moda da non perdere quest'autunno

Da Londra a Parigi, le più attese retrospettive dedicate ai creativi che hanno ispirato il nostro modo di vestire sino a oggi

Con l'arrivo dell'autunno, le passerelle delle capitali della moda si animano di nuove tendenze e creazioni straordinarie, ma non sono solo loro a dettare le regole del gioco. Le mostre di moda che si tengono in questo periodo offrono un'opportunità unica di immergersi nell'universo creativo dei designer, di esplorare il passato e il presente del mondo fashion e di lasciarsi ispirare dalle visioni dietro capolavori tessili e capi iconici. Quest'anno, le mostre promettono di catturare l'immaginazione degli appassionati di moda e delle menti curiose, offrendo uno sguardo privilegiato dietro le quinte di quest’industria.

Scopriamo insieme alcune delle mostre di moda più attese in programma per questa stagione autunnale. Da Londra a Parigi. Dalle retrospettive che onorano leggende dell'abbigliamento alle esposizioni che esplorano le connessioni tra moda e sport.

Yves Saint Laurent - Shapes & Forms a Parigi

La mostra, all’interno del museo dedicato al couturier e situato nel leggendario hôtel particulier dove Saint Laurent ha trascorso quasi 30 anni disegnando le sue collezioni dal 1974 al 2002, presenta circa 40 pezzi - sia capi di alta moda che prêt-à-porter - in dialogo con le opere di Claudia Wieser.

Un’esperienza totalmente coinvolgente dove le forme create dall’artista tedesca, il cui lavoro è influenzato da nomi come Wassily Kandisnsky e Paul Klee, sembra fondersi perfettamente con le creazione di Yves Saint Laurent. Lo stilista, durante tutta la sua carriera, non ha infatti mai smesso di reinventare le forme, a partire dal suo «Trapezio».

Rivoluzionario della moda, il couturier disegnava abiti minimalisti, spesso composizioni monocromatiche che sembravano scaturire da un'unica linea: un gesto audace ed esigente era il fondamento della sua arte. Al tempo stesso non temeva il colore, che usava sapientemente, in un gioco di geometrie e prismi audaci, come nelle tredici giacche a ispirazione cubista che sarà possibile ammirare alla mostra.

Rebel: 30 Years of London Fashion a Londra

La mostra, ospitata all’interno del museo del design di Londra con il supporto di Alexander McQueen, è una delle più ampie indagini sulla cultura della moda contemporanea mai realizzate nel Regno Unito.

Rebel presenterà quasi 100 look di moda innovativi, molti dei quali sono entrati nella storia della cultura pop e hanno lanciato carriere di design a livello mondiale.

Tra i pezzi forti figurano l'abito da cigno indossato in modo controverso da Björk agli Oscar del 2001, l'abito di Steven Stokey Daley di Harry Styles nel video di Golden e una replica unica del vestito in lattice gonfiabile di Sam Smith, realizzata da HARRI per i BRIT Awards di quest'anno. Saranno presenti anche collezioni e lavori di JW Anderson, Wales Bonner, Erdem, Molly Goddard, Christopher Kane, Simone Rocha, Russell Sage e molti altri.

Questi articoli saranno esposti insieme a filmati, disegni, cimeli e materiale d'archivio mai visto prima di alcuni dei più noti stilisti britannici contemporanei.

Coco Chanel: Fashion Manifesto a Londra

La mostra è stata definita dal Victoria&Albert Museum come «la prima retrospettiva nel Regno Unito dedicata al lavoro della couturier francese che ripercorre la nascita della Maison Chanel e l'evoluzione del suo iconico stile di design che continua a influenzare il modo di vestire delle donne di oggi».

Basata su una mostra di successo allestita in Francia, paese d'origine di Coco, al Palais Galliera di Parigi, Museo della Moda della Città di Parigi, lo scorso anno, con oltre 200 look (di cui 112 mai visti prima) Coco Chanel: Fashion Manifesto include anche accessori, profumi e pezzi provenienti della collezione del V&A.

Tra questi: uno dei primi capi Chanel del 1916; i costumi originali disegnati da Chanel per la produzione del Ballets Russes Le Train Bleu nel 1924; gli abiti creati per le star hollywoodiane Lauren Bacall e Marlene Dietrich; un primo esempio dei rivoluzionari pantaloni da sera di Chanel e gli abiti della collezione finale di Chanel del 1971.

Mode et Sport a Parigi

In vista delle Olimpiadi del 2024, il Musée des Arts Décoratifs presenta una mostra sulle affascinanti interconnessioni tra moda e sport dal mondo antico ai giorni nostri.

Mode et Sport mette in luce le preoccupazioni sociali comuni e l'attenzione per il corpo dei mondi apparentemente non collegati della moda e dello sport. Sono 450 i capi di abbigliamento, accessori, fotografie, bozzetti, riviste, manifesti, dipinti, sculture e video che illustrano l'evoluzione dell'abbigliamento sportivo e la sua influenza sulla moda contemporanea.

Jean Patou, Jeanne Lanvin, Gabrielle Chanel ed Elsa Schiaparelli sono stati alcuni dei pionieri del fashion design tra le due guerre che hanno trovato ispirazione nel mondo dello sport. La mostra mostra come hanno reso l'abbigliamento sportivo alla moda in una gamma più ampia di contesti, compresi i guardaroba di tutti i giorni.

L'importanza di abiti comodi è un tema ricorrente, che spiega perché tute e scarpe da ginnastica sono oggi onnipresenti nelle strade e sulle passerelle, da Balenciaga a Off- White.

Iris Van Herpen. Sculpting the Senses a Parigi

Ancora una volta, il Musée des Arts Décoratifs rende omaggio alla stilista olandese Iris van Herpen, oggi riconosciuta come una delle figure più all'avanguardia della sua generazione.

Organizzata come un'esplorazione immersiva e sensoriale dell'universo della stilista, questa retrospettiva che fonde moda, arte contemporanea, design e scienza, ruota attorno a otto temi che identificano l'essenza stessa del lavoro di van Herpen.

Dal micro al macro, la mostra si interroga sul posto del corpo nello spazio, sul suo rapporto con l'abbigliamento e con l'ambiente, nonché sul suo futuro in un mondo in rapida evoluzione. In dialogo diretto con una selezione di opere d'arte contemporanea, installazioni, video, fotografie e opere di storia naturale, la mostra riunisce un centinaio di abiti di Iris van Herpen, alla ricerca di nuove forme di femminilità e sfidando le nostre nozioni di Haute Couture.

Un'evocazione del suo studio di Amsterdam e uno spazio dedicato alle sue sfilate completano la mostra che, per essere ancora più coinvolgente, è interamente accompagnata da un'opera sonora prodotta dall'artista Salvador Breed.

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Mariella Baroli