Cosa aspettarci dalle fashion week di Milano e Parigi
(Getty Images)
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Cosa aspettarci dalle fashion week di Milano e Parigi

Tra influenze british e un sempre crescente interesse per il «quiet luxury», i buyer iniziano a tirare le somme sulla moda uomo per il prossimo autunno inverno

Senza nemmeno una pausa per riprendere fiato, Pitti lascia spazio alla settimana della moda milanese. Quattro giorni di sfilate ed eventi per presentare le collezioni uomo per l’autunno inverno 2024-25.

Ad aprire le danze è Sabato De Sarno con la sua prima sfilata maschile per Gucci. Gli seguiranno i grandi nomi della moda italiana, da Dolce & Gabbana a Fendi, da Prada a Giorgio Armani. Tra le novità in programma, il debutto in passerella di Stone Island che promette di «riunire la nostra comunità e condividere il nostro nuovo Manifesto che parla dell’eredità unica, dei valori e della missione di questo marchio iconico».

Dopo la Milano Fashion Week sarà il turno di Parigi dove, ancora una volta, Pharrell si prepara a essere protagonista con il suo Louis Vuitton. Tanti i nomi presenti in calendario, da Rick Owens a Dior, passando per Loewe. Insieme all’atteso ritorno di Valentino nella capitale francese. Tra i debutti, compare il marchio di streetwear Winnie che si unisce Amiri, KidSuper e Rhude nel rappresentare la scena della moda americana che a Parigi sembra aver trovato il suo centro nevralgico.

Così, mentre VIP provenienti da tutto il mondo - specialmente da Corea del Sud e Thailandia - si preparano ad assistere alle presentazioni dalla front row, i buyer hanno già iniziato a fare qualche previsione sul futuro della moda maschile. Forti dell’esperienza a Pitti Uomo 105, gli addetti ai lavori parlano di «influenze british» per il prossimo autunno inverno, a fronte di un continuo interesse verso l’estetica quiet luxury (declinata anche nel segmento sportivo/outerwear) e a una sempre più crescente richiesta di «capi di base che si concentri sulla longevità del design e su elementi basici elevati che risultino evergreen».

I buyer parlano di una palette di colori già soprannominata «Latte dressing» che abbraccia tutte le sfumature di beige e riporta ancora una volta l’attenzione su fit rilassati, dai pantaloni alla maglieria, spesso declinati in fantasie iconiche, prima tra tutte il camouflage rilanciato da Pharrell nella sua versione pixel. L’autunno inverno 2024-25 vedrà altresì il ritorno di capi senza tempo come il cappotto o il montone, con una particolare attenzione alla ricerca dei materiali: lana, mohair e cashmere.

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Mariella Baroli