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'Milano è donna' di Luisa Mariani e Giovanni Zaccherini

Una città animata, innovata e plasmata dalle donne protagoniste della vita metropolitana

Una città è fatta di storia, monumenti, strade, ma soprattutto di donne e uomini che vi sono nati e vissuti oppure che l’hanno scelta come patria d’elezione o, ancora, per necessità. Il nuovo che avanza sono le donne, portatrici di valori che possono cambiare prospettive e sistemi considerati inamovibili. Sono generalmente figure discrete, consone allo stile milanese, poco esibizionista e parolaio e molto concreto e operativo.

Attraverso 70 interviste, Milano è donna (Jaca Book) si prefigge di mettere in luce e raccogliere almeno una parte di queste figure femminili, ponendo nelle caselle della vita della città un nome di donna che rappresenti se stessa, le sue competenze, l’istituzione in cui opera e il suo rapporto con la metropoli.
Una sorta di dialogo tra Luisa Mariani, Giovanni Zaccherini e le donne interpellate che scava anche nel profondo dell’ambiente cittadino: aspetti, incontri, luoghi, personaggi che svelino le mille sfaccettature di Milano e della milanesità al femminile.

Basta osservare l’attività che ogni giorno si svolge nelle strade, nelle piazze e negli uffici della nostra città, dove la presenza delle donne risulta determinante per Milano: donne manager, studentesse, insegnanti, mamme, impiegate, casalinghe, pensionate, camminano o, molto spesso, corrono da una parte all’altra, tra casa e lavoro, per costruirsi una carriera, per accompagnare i figli a scuola, per formarsi, per accudire le proprie famiglie, per portare a termine impegni professionali, per fare la spesa o semplicemente per divertirsi in compagnia.

A Milano sono nate le importanti ricerche scientifiche di Elena Cattaneo e le toccanti liriche di Vivian Lamarque, qui si è sviluppato il pensiero critico di Lea Melandri e il giovane talento musicale di Arianna Dotto, le creazioni di moda di Marina Spadafora e le opere teatrali di Serena Sinigaglia. Che cosa le accomuna? Che cosa rende significativo il loro essere donne nel guardare alla produzione del pensiero, della scienza e della politica?

Io penso che a fare la differenza sia la volontà delle donne di puntare con coraggio a progetti di lungo periodo senza fermarsi per attendere un ritorno immediato. E, allo stesso tempo, la loro capacità di impegnarsi in programmi di ampio respiro senza perdere l’attenzione per i piccoli dettagli di cui è fatto il vivere quotidiano. E Milano le aiuta e le sostiene, esalta la loro abilità nell’unire le forze, nel fare rete tra associazioni e singole, per uscire dalla segmentazione e sviluppare progettualità comuni.Anna Scavuzzo (Vice-sindaca di Milano)

Milano è donna. Le milanesi che fanno grande la città
di Luisa Mariani, Giovanni Zaccherini
Jaca Book, 2017

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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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