Stefania lo gatto intervista libro
Stefania Lo Gatto
Lifestyle

«Da una sconfitta e nato il mio successo»

Stefania Lo Gatto, oggi una delle protagoniste della vendita diretta a livello internazionale, racconta la sua esemplare storia imprenditoriale.

Un matrimonio solido, tre figli, una vita all’apparenza perfettafinché un giorno tutto va in pezzi costringendola a ricostruirsi da zero una nuova esistenza. Il duro lavoro e una grande fede la rendono in pochi anni un’imprenditrice di successo. È questa la storia di Stefania Lo Gatto, una delle donne più potenti al mondonel settore del network marketing, raccontata nel libro scritto con Roberta Cuttica, Mi sentirai ruggire (Mondadori, 25 euro, 204 pagine). Stefania è oggi uno dei leader principali del nuovo progetto JIFU, nato nello Utah, che si basa su quattro pilastri: viaggi, benessere, crescita personale ed educazione finanziaria.

Come inizia la sua storia?

“Sono nata a Milano, ma a 15 anni decisi con l’appoggio dei miei genitori di andare a studiare in Svizzera in un collegio esclusivo. Questa esperienza mi ha permesso di scoprire un’altra realtà: ho vissuto in un ambiente internazionale, ho imparato le lingue e ho incontrato il mio futuro marito che era un mio compagno di scuola. Una volta diplomati siamo andati insieme a studiare dapprima a Londra e in seguito a Los Angeles dove mi sono laureata in Business and Communication. Ci siamo sposati e ci siamo stabiliti in Portogallo. Era il mio grande amore, l’uomo della mia vita ed ero convinta che saremmo stati insieme per sempre. Lui aveva un lavoro prestigioso e purtroppo era spesso in giro per il mondo mentre io mi dedicavo alla casa, mi prendevo cura dei bambini e lo sostenevo nella sua ascesa professionale”.

Ma a un certo punto le cose hanno iniziato a scricchiolare.

“In totale siamo stati insieme 23 anni. Nei primi anni di matrimonio non mi ero mai accorta di nulla, ma successivamenteho scoperto che mi tradiva e l’ho perdonato più volte fiduciosa che cambiasse. Ho provato di tutto: psicoterapia, suggerimenti del pastore della nostra chiesa evangelica a cui mi ero rivolta perricevere aiuto, ma non c’è stato nulla da fare. Per un po’ me la sono presa con le altre, mi dicevo: è bello, ha successo, è ovvio che ci casca… Quando ami qualcuno e sei insicura tendi a giustificare nella speranza che cambi. Ma poi c’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ho detto basta. Ho preso i miei figli e mi sono trasferita in un minuscolo appartamento dei miei genitori. Lui mi chiedeva di tornare dicendo che non mi avrebbe dato nulla, la mia famiglia non mi voleva sostenere economicamente e mi consigliava di perdonarlo, di tornare a casa, ma io anche se non avevo mai lavorato prima e non sapevo dove sbattere la testa, ero decisa a non fare passi indietro”.

Come ha fatto a risollevarsi?

“Ho trovato lavoro come receptionist in un centro estetico nel quale fino a poco tempo prima ero una cliente. Dalle stelle alle stalle… Dal vivere in una super villa con più domestiche a un bilocale in cui mi mantenevo da sola con un lavoro umile. Ricordo ancora le presunte amiche che godevano della mia “caduta” e che venivano al beauty center per infierire pensando di umiliarmi. Un giorno, una coppia di conoscenti mi propose di andare a un incontro sul network marketing ed ammetto che ero scettica, ma alla fine ho accettato. E lì mi si è aperto un mondo: facevo già da anni network marketing consigliando ristoranti e prodotti di bellezza e non lo sapevo, decisi di sfruttare questa opportunità”.

Cosa è cambiato in lei?

“Le persone mi vedevano fragile, incapace, mi chiamavano LoGattina a causa del mio cognome, ma io volevo diventare indipendente. Un giorno ho visto la vignetta di un gatto che si guarda allo specchio e si vede un leone e mi sono detta: voglio diventare una leonessa. In natura il leone non fa nulla, è la leonessa che caccia e provvede ai cuccioli. Da qui la copertina del mio libro. Così ho iniziato a studiare seriamente il network marketing, a partecipare a seminari, a lavorare senza sosta sette giorni su sette. Nei primi anni non guadagnavo molto, ma ci credevo tanto e la mia rete piano piano ha iniziato a crescere e ha continuato a farlo fino ad arrivare ad operare in 130 paesi con 1,5 milioni di persone fra clienti e distributori. Nel frattempo, mi sono risposata, sono andata a vivere a Dubai e oggi posso dire di essere una “self made milionarie”.

Quali consigli dà alle donne che si trovano in situazioni di difficoltà come la sua?

“Amo le donne e sono sempre felice di poterle aiutare: non so cosa sia l’invidia. Il primo consiglio è quello di credere in sestesse e trovare motivi e non scuse per rendersi indipendenti sotto tutti i punti di vista, tra donne ci si può supportare a vicenda,troppo spesso siamo pettegole e cerchiamo di schiacciarci l’una con l’altra, invece di unire le forze e fare gruppo. Secondo, è importante controllare l’emotività imparando dagli uomini a non perdere tempo e opportunità in campo lavorativo. Terzo: stare attente alla propria immagine online, mi capita di vedere alcune delle “mie” ragazze che pubblicano post mezze nude per cercare di proporre il nostro business, ma così attirano uomini interessati a ben altro. Non sono bigotta, ma penso si debba cercare di trasmettere valori, di ispirare.

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Emanuela Meucci