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@phzero_to (Francesco Dornetto)
Musica

Subsonica: «Realtà aumentata» è uno dei migliori album della band torinese

Il decimo album, anticipato dai singoli Pugno di Sabbia, Mattino di Luce e Adagio, segna un ritorno alle origini nel sound, anche se attualizzato in una nuova forma espressiva

Dalle periferia di Torino al centro della musica italiana. È questa la parabola artistica dei Subsonica,che in quasi trent'anni anni di attività, hanno creato un sound inconfondibile, ipnotico e adrenalinico al tempo stesso, influenzato da ritmi underground e da linguaggi sonori sperimentali. L’humus creativo dal quale nasce la band è la Torino di metà anni Novanta, quando un’ondata di licenziamenti della Fiat fa crollare il mito della “città fabbrica” e come reazione uguale e contraria innesca una nuova energia creativa. Tra le due tendenze musicali più in voga allora, il rock e l’elettronica, nasce nel 1996 la «terza via» dei Subsonica dall’incontro del produttore e chitarrista Max Casacci con il frontman Samuel e l’eclettico tastierista Boosta, a cui si aggiunge la sezione ritmica formata dal batterista Ninja e dal bassista Pierfunk (sostituito tre anni dopo da Vicio).

Facciamo un salto in avanti di ventotto anni e torniamo ai primi giorni 2024, quando la band torinese, onusta di dischi di platino e di adrenalinici tour all'insegna del sold out, torna nei negozi fisici e digitali dal 12 gennaio con il nuovo album Realtà Aumentata, il decimo lavoro in studio dei Subsonica, a cinque anni di distanza da 8, un disco di rottura e di autodistruzione, dalle cui ceneri è nata una ritrovata unità creativa della band. Merito anche della ritrovata prossemica, grazie allo studio ricavato nel birrificio Baladin di Piozzo, in provincia di Cuneo, dove, da gennaio ad aprile del 2023, la band ha trascorso una settimana ogni mese a lavorare alle nuove canzoni, guardandosi negli occhi e suonando fianco a fianco come per i primi album del gruppo torinese.
Il disco è stato anticipato dai singoli Pugno di Sabbia, Mattino di Luce e Adagio, quest’ultimo parte della colonna sonora originale, scritta e composta dalla band, dell’omonimo film di Stefano Sollima presentato all’ 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove il gruppo è stato insignito del Premio speciale Soundtrack Stars Awards. Realtà Aumentata è un viaggio sonoro di undici brani, che risentono tematicamente dell'isolamento forzato dovuto alla pandemia, oltre che dai progetti solisti di ciascuno dei componenti della band: tutte esperienze che hanno arricchito di inediti colori il sound inconfondibile della band, che qui torna per certi versi alle origini, anche se attualizzato in una forma espressiva nuova.
Un album che piacerà ai loro fan storici per l'inconfondibile mix tra alt rock ed elettronica, ma che potrebbe conquistare anche un nuovo pubblico, vista la varietà di influenze musicale e l'attualità dei temi affrontati: la disumanità, la violenza e la rabbia sorda che attraversano le nostre città, le guerre più o meno visibili, le questioni ambientali, le ragazze e ragazzi di seconda generazione, la disforia di genere, lo scontro epocale tra conservazione e progressismo, i rischi e le opportunità della globalizzazione, la disinformazione da cui è sempre più difficile difendersi, l'alienazione e il livellamento verso il basso indotto dai social. Emblematica la copertina dell'album, realizzata dal designer e visual artist Marino Capitanio, che così descrive il processo creativo: “Per la copertina dell'album mi sono ispirato al brano Africa su Marte, creando una fusione tra le radici terrestri e le visioni cosmiche. In questo intreccio, la realtà aumentata diventa una metafora di espansione oltre i confini dell’immaginazione. È un equilibrio tra il familiare e l’ignoto, tra il tangibile e l'astratto”.

Di Realtà Aumentata salta subito all'orecchio la compattezza, la pulizia e l'incisività del sound, che si può apprezzare ancora meglio in cuffia, anche se le influenze musicali, in realtà, sono molteplici: dall'afrobeat futuristico di Africa su Marte alle delicate sonorità unplugged di Vitiligine, dal torrenziale funky-rap di Scoppia la bolla (con ospiti i rapper conscious Willie Peyote ed Ensi) agli archi avvolgenti di Universo, dai tastieroni anni Ottanta del coinvolgente electrofunk Mattino di Luce al reggae sulfureo di Pugno di sabbia e ai synths "morodoriani" di Grandine. Sono tipicamente Subsonica i ritornelli che si stampano in mente e i testi allusivi e criptici, anche se il sottotesto è facilmente intuibile, soprattutto da chi segue da anni la band. Un caleidoscopio di suoni, colori e messaggi, di cui è facile intuire le potenzialità dal vivo, dove i Subsonica si sono imposti negli anni come una delle migliori live band italiane. Per questo c'è grande attesa per il Subsonica Tour 2024, che partirà il 3 aprile dal PalaUnical di Mantova per proseguire il 4 aprile al Forum Assago di Milano, il 6 aprile alla Zoppas Arena Conegliano (TV), l’8 aprile al Palazzo dello Sport di Roma, il 10 aprile all’Unipol Arena di Bologna, l’11 aprile al Mandela Forum di Firenze per chiudere il 13 aprile all’Inalpi Arena di Torino.

In attesa di ascoltare i nuovi brani dal vivo, Realtà aumentata è, in conclusione, un album ispirato, compatto, accessibile e al tempo stesso sperimentale in alcune sonorità, tra i migliori della loro discografia pur senza raggiungere i vertici di Microchip Emozionale, in cui si avverte l'urgenza artistica di voler comunicare qualcosa di importante agli ascoltatori e di aggiungere un nuovo capitolo a una storia artistica quasi trentennale, che potrebbe ancora riservarci delle sorprese.

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Gabriele Antonucci