seventeen kpop hybe nana tour JEONGHAN, JOSHUA, JUN, HOSHI, WONWOO, WOOZI, THE 8, MINGYU, DK, SEUNGKWAN, VERNON, DINO
(HYBE & Eggiscoming)
Musica

I SEVENTEEN alla scoperta dell'Italia nel loro Nana Tour

Intervista esclusiva a DK, DINO e VERNON del gruppo K-pop, ora in onda con il Nana Tour, un travel reality show girato dai SVT lo scorso settembre in Italia tra Roma e la Toscana
All'interno una fotogallery con alcuni dei momenti più belli della trasferta italiana dei ragazzi

Seoul. Settembre 2023.

Sul mio cellulare arriva una notifica: “SEVENTEEN avvistati in aeroporto in partenza. Direzione: Roma”. Una beffa del destino, penso. Perché io sono a casa loro e loro stanno andando a casa mia.

Ma proprio il destino, ha un modo tutto suo di rimettere le cose al posto giusto.

E così, eccoci a oggi.

Milano. Gennaio 2024.

Sono passati pochi mesi dalla registrazione di quello che oggi sappiamo essere stato rinominato Nana Tour, un programma realizzato dal noto produttore televisivo Na Young Suk. Nana Tour non è altro che una variazione dedicata ai SEVENTEEN del più noto formato “Youth Over Flowers”, uno show incentrato sul formato dei viaggi “zaino in spalla” in cui gli idol vengono “ingannati” dalla produzione e catapultati da qualche parte nel mondo. Nata nel 2014, l’ultima stagione risale al 2017 quando a essere spediti improvvisamente in Australia furono i Winner.

Oggi, a show in corso, sappiamo che la variante dedicata ai SEVENTEEN vede Na PD nelle insolite vesti di guida turistica in un viaggio che sembra più una vacanza premio per i tredici idol.

Ma come siamo arrivati all’Italia e soprattutto a vedere i SEVENTEEN in un programma del genere? Dobbiamo innanzitutto fare un passo indietro a “The Game Caterers 2”, una produzione sempre firmata da Na PD per YouTube durante la quale venne richiesto ai membri del gruppo di scrivere su dei bigliettini dei desideri che la produzione del variety show avrebbe potuto realizzare per loro. Di sessanta coupon vuoti, i SEVENTEEN pescarono proprio il desiderio di partecipare a un’edizione a loro dedicata di “Youth Over Flowers”.

Arriviamo a inizio 2023. I lavori per realizzare lo show iniziano. Dovendo muovere tredici persone e un’intera crew, era impensabile programmare un viaggio zaino in spalla all’avventura. Ecco quindi l’idea di premiare i SEVENTEEN e il loro duro lavoro. Ma dove portarli? In Europa, come piacerebbe a loro. E in un luogo caldo, che richiami l’idea di vacanze ma offra anche storia e tante attività ludiche e culturali. Ed ecco la scelta della produzione: i SEVENTEEN in viaggio tra Roma e le vallate della Toscana, toccando - via mare - la costa italica. Nella prima puntata vediamo Na PD confabulare con S.COUPS, il leader del gruppo, infortunato e quindi impossibilitato a partire. A lui il ruolo chiave di ingannare con Na PD i compagni, ancora ignari che da lì a poche ore sarebbero partiti per nient’altro che la capitale italiana.

Già il fatto di poter vedere JEONGHAN, JOSHUA, JUN, HOSHI, WONWOO, WOOZI, THE 8, MINGYU, DK, SEUNGKWAN, VERNON e DINO passeggiare liberamente per le strade italiane, interagire con paesaggi e situazioni che appartengono alla nostra quotidianità, può sembrare surreale. Un sogno, per quell’Europa che tanto spesso si ritrova dimenticata dai World Tour. NANA TOUR ha creato un precedente, che solo i SEVENTEEN potevano firmare. Il gruppo, dopotutto, è noto per il suo ecosistema creativo indipendente e senza pari.

Ma perché parlo di destino?

Perché qualche settimana prima della messa in onda della serie, ecco che quel pezzetto di puzzle che continuava a tornarmi alla mente mentre ero a Seoul, è caduto improvvisamente al suo posto. E qualche giorno dopo, mi sono ritrovata a parlare con DK, DINO e VERNON della loro esperienza italiana nella prima intervista rilasciata dai SEVENTEEN in Italia e in esclusiva a Panorama.


여러분안녕하세요. 여기있어줘서고마워요 (traduzione: Ciao a tutti. Grazie di essere qui.) Un pizzico di coreano in cambio di un po' di italiano. Ci sono frasi che avete imparato durante il vostro Nana Tour in Italia?

DK: Salute~! Ho imparato a dire 'Salute' in italiano, e l'ho usato molto durante il Nana Tour. Ci siamo divertiti molto insieme, trascorrendo del tempo piacevole, mangiando cibo delizioso e facendo un brindisi ogni volta che ne avevamo l'occasione.

DINO: Salute, e buon giorno! Se state seguendo il Nana Tour, sapete di cosa sto parlando.

VERNON: Penso che la frase che ci rimarrà di più impressa nella mente sia 'Salute', l'abbiamo usata così spesso durante il tour!

Scaviamo nel viaggio. Il Nana Tour è stato il vostro primo momento di “vacanza” dal vostro debutto. Come ci si sente a essere liberi dagli impegni, tutti insieme, per la prima volta?

DK: Innanzitutto, nonostante fosse un viaggio molto improvvisato, abbiamo tutti avuto modo di godere di un buon riposo e di avere il tempo per divertirci. Sono stato così felice che i membri ed io abbiamo avuto l'opportunità di condividere tanti bei ricordi in Italia.

DINO: È stato il nostro primo viaggio in Europa tutti insieme ed è già diventato un ricordo molto caro a tutti noi. Il viaggio è stato ancora più significativo perché è stato un'occasione per chiacchierare molto con gli altri membri. Anche se lavoriamo come gruppo sempre tutti insieme, può essere difficile sedersi e avere conversazioni profonde. Siamo stati veri con noi stessi per tutto il viaggio, trascorrendo ogni giorno come desideravamo ed esprimendo i nostri sentimenti e pensieri così come sono, senza paure e remore.

VERNON: Non è facile viaggiare insieme tutti e tredici, quindi sono estremamente grato al team del Nana Tour che ha reso possibile tutto questo. Penso che questo viaggio sia diventato uno dei ricordi più preziosi per tutti i membri.

Dal primo episodio è stato chiaro che siete più di semplici membri dello stesso gruppo, ma che tra di voi ci sia una vera amicizia e che vi vogliate bene per davvero. Vi abbiamo visto preoccupati per THE8, chiamare S.COUPS ogni volta che vedevate qualcosa di emozionante, e felici di vedere WOOZI rilassarsi al di fuori dalla sua comfort zone. Qual è il membro che vi ha sorpreso di più durante questo viaggio e perché?

DK: Penso di dover dire WOOZI (ride). Di solito non viaggia o esce molto, ma posso ancora vederlo chiaramente davanti a me vivere e ammirare le strade e i panorami in Italia più di chiunque altro.

DINO: Sono rimasto sorpreso da WONWOO. Era passato molto tempo da quando avevo parlato con lui faccia a faccia, ed è stato così affettuoso e premuroso. Sono felice di aver trascorso molto tempo con lui durante questo viaggio.

VERNON: Devo scegliere anche io WOOZI. Se avete già visto lo spettacolo, lo sapete già, ma si è davvero aperto durante i nostri giorni in Italia.

Nella vostra prima sistemazione, siete rimasti tutti insieme, condividendo le camere e ricordando il tempo in cui eravate nel dormitorio. C'è qualcosa che vi manca di quel periodo?

DK: Mi è piaciuto perché era la prima volta che dormivamo insieme nella stessa stanza da tanto tempo. Mi ha ricordato i nostri giorni da trainee quando dormivamo tutti nello stesso dormitorio. Mi sono sentito come uno studente eccitato in gita scolastica, è stato davvero divertente.

DINO: C'è una certa nostalgia nel ricordare i nostri giorni da trainee, e per questo viaggio, gli 'abiti' sono stati ciò che ha riportato a galla quei sentimenti per me. Non abbiamo portato i nostri vestiti, quindi abbiamo dovuto condividere quello che avevamo senza preoccuparci di chi fosse di chi. Mi è piaciuto perché è come se fossimo tornati quei giorni in cui ci scambiavamo sempre i vestiti e aspettavamo il nostro turno per fare il bucato.

VERNON: In realtà sono il tipo di persona che è sempre contenta della vita che sta vivendo in quel momento, quindi non riesco a individuare un singolo ricordo. Penso che il viaggio con il Nana Tour sia qualcosa che mi mancherà in futuro.

Pensando alla vostra discografia, se doveste comporre una playlist con le vostre canzoni per riassumere il viaggio, quale brano scegliereste e perché? E le colleghereste a luoghi o ricordi specifici?

DK: C'è una canzone chiamata "Holiday" e penso che sia una grande canzone da ascoltare quando si viaggia o in vacanza. Consiglierei di partire per un viaggio improvvisato nel giorno libero mentre si ascolta "Holiday", proprio come abbiamo fatto noi!

DINO: Opterei anch’io per "Holiday". Eravamo tutti in un'atmosfera festosa durante il Nana Tour e ogni giorno era speciale a modo suo, cosa che mi ricorda questa canzone in particolare.

VERNON: Subito dopo il nostro viaggio in Italia, siamo andati in Ungheria per girare il video musicale di "God of Music". Siccome eravamo in Europa per tutto il periodo, "God of Music" suona immediatamente nella mia mente ogni volta che vedo la parola “Europa”.

Avete visitato Roma, la campagna toscana e il nostro mare e avete vissuto molte esperienze. Qual è stata la più memorabile durante il Nana Tour, e se doveste tornare in Italia, cosa vorreste fare?

DK: Innanzitutto, mi è piaciuto molto il fatto di poter imparare di più sulla cultura italiana. Mi è piaciuto anche il posto in cui siamo stati in Toscana (Panzano, ndr.), ho amato ogni singolo momento trascorso lì ed è diventato un ricordo indimenticabile. Vorrei approfittare di questa opportunità per ringraziare il team del Nana Tour per aver reso questo viaggio così memorabile.

DINO: Penso che il mare in Italia sia stato uno dei più belli che abbia mai visto. Le acque erano così pulite e anche se ho potuto nuotare quanto volevo, sicuramente visiterò di nuovo le spiagge se tornerò in Italia. Spero che anche i nostri CARATs avranno la possibilità di vivere le spiagge italiane di persona, ma anche se non lo faranno, spero che i nostri sentimenti di felicità durante il Nana Tour siano stati trasmessi a voi e a tutti coloro che guardano lo spettacolo!

VERNON: La mia esperienza più memorabile è stata galleggiare nelle acque di Porto Venere. Il cielo era più blu di quanto potesse mai essere, con scogli che si estendevano nel mare fino proprio sotto il cielo, il mare di un blu quasi trasparente con pesci e meduse che galleggiavano tranquillamente ed ero cullato dolcemente delle onde... È un nuovo tipo di serenità che non avevo mai provato prima ed è ancora impresso nella mia memoria.

Ho davvero una sola ultima domanda: chi sono i SEVENTEEN al momento, e cosa dovremmo aspettarci da voi nei prossimi 12 mesi?

DK: Dopo esserci ricaricati con il Nana Tour, siamo pronti a spingerci ancora più avanti e ancora una volta nel 2024. Come il gruppo unito che siamo sempre stati, speriamo di sfruttare al massimo quest'anno connettendoci ulteriormente con i CARAT in tutto il mondo attraverso la nostra musica e le nostre performance. Auguro a tutti i CARAT e a chiunque stia leggendo questa intervista un anno felice e meraviglioso.

DINO: Credo che i SEVENTEEN al momento stiano ancora crescendo. Abbiamo continuato a raggiungere i nostri obiettivi ambiziosi l'anno scorso grazie ai nostri CARAT, quindi nel 2024 speriamo di ricambiare tutto l'amore che abbiamo ricevuto. Spero di raggiungere nuove vette sia come team SEVENTEEN che come individuo DINO, presentando i SEVENTEEN a molte più persone che non ci hanno ancora scoperto.

VERNON: Sento che stiamo iniziando a maturare. Sono eccitato ed entusiasta di scoprire cosa inventeremo nel prossimo anno. Per favore, aspettatevi con ansia ciò che verrà dopo!


Ieri è arrivata la notizia che i SEVENTEEN terranno, con partenza da Seoul, un encore del loro ultimo tour. Tre tappe, una in Corea e due in Giappone, che sembrano essere solo un’amuse buche di quello che ci aspetterà nei prossimi mesi in quel mondo scintillante che è CARATland.


HYBE & Eggiscoming

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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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