I Segreti: «È "Bellissimo" accettare le contraddizioni della vita»
Irene Trancossi
Musica

I Segreti: «È "Bellissimo" accettare le contraddizioni della vita»

Il terzo album della band, che negli ultimi dieci anni si è messa in luce nella scena indie pop italiana, è una sorta di vinile virtuale in due lati, che invita a vedere la gioia e il dolore come due fratelli che si stringono la mano

«Il fatto che si vive e si muore è bellissimo». Parola de I Segreti, pop band di Parma che, in oltre dieci anni di attività, si è messa in luce nella scena indie italiana grazie a un particolare stile musicale che si nutre di epoche diverse, tra chitarre brit pop anni Novanta, synth tipicamente anni Ottanta ed elettronica contemporanea. Il gruppo, formato da Angelo Zanoletti (voce, tastiera e synth), Emanuele Santona (basso) e Filippo Arganini (batteria), ha scelto il nome I Segreti «perché rappresenta bene le canzoni che scriviamo. È un ottimo sfondo per la nostra musica e per i testi che che hanno spesso una tendenza confidenziale». Non fa eccezione il loro terzo album, intitolato Bellissimo, realizzato con la produzione artistica di Matteo Cantaluppi e concepito come una sorta di “vinile virtuale”, con un lato A e un lato B usciti in tempi diversi, ma ugualmente complementari e accattivanti. «Il nostro terzo disco è composto da dieci canzoni di richieste, di affermazioni e di tutto quello che è più difficile da spiegare ad alta voce», sottolinea il cantante Angelo Zanoletti.

«Sono brani che raccontano il corso di questi ultimi due anni, sono nati da sensazioni e intenzioni diverse, ed è anche per questo che abbiamo voluto che uscissero in due momenti separati». L'album si intitola Bellissimoperché il suo principale messaggio è racchiuso nell'omonima title track: «Poiché la vita di oggi è piena di contraddizioni, il messaggio più importante del disco è quello di imparare ad accettarle, riuscendo a vedere la gioia e il dolore come parti imprescindibili l’uno dall’altra, quasi come fossero due fratelli che si stringono la mano, e fare pace tra le due parti».

Un lavoro, influenzato dal sound di band pop-rock come Phoenix, Killers, Keane e The Strokes, che invita a vedere il bello anche nel dolore, esaltato dal tocco sapiente di un produttore del calibro di Matteo Cantaluppi. «Abbiamo conosciuto Matteo due anni fa grazie a Nicola Cani e Loris Giroletti del management Foolica e gli abbiamo fatto sentire i provini a cui stavamo lavorando», spiega Angelo Zanoletti. «A lui è piaciuto particolarmente il brano Vienimi a Salvare, che è stato il primo pezzo su cui abbiamo lavorato insieme. Da lì in poi abbiamo aperto le danze per le altre canzoni».

I Segreti, che hanno aperto i concerti di Pinguini Tattici Nucleari, Ex Otago e Giorgio Poi, presenteranno dal vivo i brani del nuovo album il 25 maggio a Bologna (Montagnola Republic), il primo giugno a Civitanova Marche (San Marone Music Park), il 2 giugno a Firenze (Ultravox Tinaia), il 21 giugno Roma (Eur Social Park), il 19 luglio a Massarella (Reality Bites Festival), il 25 luglio ad Alberobello (Sciamn Festival), il 27 luglio a Napoli (Ex Base Nato) e il 17 agosto Marina di Ravenna (Woodstock Beach Festival). «Non abbiamo mai fatto un disco per cercare di piacere a tutti costi, ci teniamo a preservare la nostra libertà di espressione di fare musica cercando di emozionare prima noi che gli altri», conclude il frontman della band. «La nostra speranza è che il disco arrivi il più possibile alle persone e di poterle vederle sotto il palco quando inizierà il tour. Più gente vedremo sotto il palco, più il nostro lavoro verrà premiato».

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Gabriele Antonucci