Diana Ross: gli 80 anni della regina del pop-soul
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Diana Ross: gli 80 anni della regina del pop-soul

Dagli esordi con le Supremes fino al recente album Thank You, passando per i successi disco degli anni Settanta e le grandi collaborazioni degli anni Ottanta, Diana Ross è stata una delle cantanti di maggiore successo del XX secolo

Ernestine Earle Ross, da tutti conosciuta come Diana Ross, taglia oggi l'importante traguardo degli 80 anni, tenendo ancora saldamente la corona di regina del pop-soul, dopo oltre sessant’anni da protagonista nel mondo della musica e del cinema. Diana Ross è stata la cantante di maggiore successo del XX secolo, come certificato nel 1993 dal Guinness Book of World Records, oltre ad essere l’unica artista femminile ad avere due stelle sulla Hollywood Walk of Fame: una come leader delle Supremes, l’altra come solista. Grande appassionata di moda, la cantante sembrava destinata a una carriera da stilista. Dopo aver studiato design e lavorato come sarta nella sua città natale, la sua vita cambiò completamente quando venne notata, alla fine degli anni Cinquanta, da Milton Jenkins, produttore dei Temptations, che la portò alla Motown.

Nel 1960, insieme a Florence Ballard e Mary Wilson, formò le Supremes, che, grazie a dodici singoli in vetta alla classifica Billboard Hot 100, diventò il gruppo femminile di maggior successo negli Usa grazie alle loro irresistibili armonie vocali e a brani leggendari, un felice mix di doo-wop, pop, soul, Broadway e disco, composti dal team creativo Holland-Dozier-Holland. Nel 1970 Diana Ross lasciò il gruppo per intraprendere la carriera da solista, mentre le Supremes continuarono a esibirsi fino al 1977, dopo vent’anni di successi. Nel maggio 1983 le tre cantanti si riuniscono in occasione di uno speciale televisivo per i festeggiamenti dei venticinque anni della Motown Records. Nel 1988 le Supremes sono state inserite nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Vocal Group Hall of Fame, mentre dal 1994 il loro nome è immortalato in una stella della Hollywood Walk of Fame.

L’attività dell’artista di Detroit, negli anni Settanta, è frenetica, tra musica e recitazione: pubblica dieci album, tra cui quello collaborativo insieme a Marvin Gaye, che ne confermano le doti di interprete versatile e raffinata, e interpreta Billie Holiday nel film La signora del Blues, guadagnandosi una nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista. Alla fine degli anni Settanta, Diana torna a concentrarsi sulla musica, con ottimi risultati: l’album The Boss, trascinato dalla title track, vende un milione di copie solo negli Usa, superato però da Diana, prodotto da Nile Rodgers degli Chic, un trionfo grazie ai singoli Upside Down, I'm Coming Out e My Old Piano, che fanno incetta di dischi d’oro e di platino. Il 1981 è un anno molto importante per lei: incide l’album Why Do Fools Fall In Love, il romantico singolo Endless Love insieme a Lionel Richie per la colonna sonora del film Amore senza fine di Franco Zeffirelli e, soprattutto, lascia la Motown per la RCA che le offre un contratto record di venti milioni di dollari e il totale controllo artistico sulla sua musica. Nel 1985 Diana Ross partecipa alla canzone benefica We Are The World insieme alle più grandi star della canzone americana e affronta un lungo e fortunato tour solista. Nella seconda metà degli anni Ottanta pubblica due soli album, Red Hot Rhythm & Blues e Workin Overtime, di cui l’ultimo con la sua storica etichetta, mentre la sua attività live è febbrile. Gli anni Novanta sono pieni di riconoscimenti e la sua produzione discografica si arricchisce con le pubblicazioni di The Force Behind The Power, Take Me Higher e Every Day is a New Day.

Negli anni Duemila la sua attività in studio si riduce molto: mentre Blue e I Love You contengono principalmente standard jazz, nel 2021 Diana Ross stupisce tutti, a settantasette anni, con la freschezza del suo venticinquesimo album di inediti, il convincente Thank You. Un ritorno in grande stile, tra disco e ballad, della regina dell’r&b, una sorta di concept album sulla gratitudine, declinata in tutti e tredici i brani che lo compongono. «Ho passato l'ultimo anno a registrare nuova musica e questa musica è un riflesso della gioia, dell'amore e gratitudine che provo ogni giorno», ha dichiarato Diana Ross, che ha registrato Thank You nel suo studio domestico durante il periodo della pandemia. «È un album di grande apprezzamento per la vita e per tutti voi».

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Gabriele Antonucci