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Musica

Conan Gray: Found Heaven è un tuffo negli anni 80 per la Gen Z

Il terzo album del cantautore californiano, prodotto da Max Martin, è un viaggio nel tempo tra synth pop e soft rock, che piacerà indifferentemente ai ventenni e ai loro genitori

Nella musica di oggi, sempre più liquida, ibrida e dominata dalle playlist, c’è una netta cesura tra ciò che piace alla Gen Z (in particolare la trap) rispetto a ciò che ascoltano i loro genitori quarantenni/cinquantenni, cresciuti con cassette e cd e legati all’idea di un album nella sua interezza. Il giovane e talentuoso cantautore pop Conan Gray, nato venticinque anni fa a Lemon Grove, in California, da padre irlandese e madre giapponese, da qualche anno residente a Los Angeles, potrebbe riuscire nel miracolo di unire due pubblici apparentemente inconciliabili grazie al suo terzo album Found Heaven, da oggi disponibile in streaming, cd e vinile colorato. Prodotto da Max Martin, il Re Mida del pop di oggi a cui si devono numerosi successi di Taylor Swift, Coldplay, The Weeknd, Ariana Grande, Britney Spears e Backstreet Boys (solo per citarne alcuni), affiancato qui da Greg Kurstin e Shawn Everett, Found Heaven è un viaggio all’indietro nel tempo tra synth pop e soft rock anni Ottanta, attualizzato nei suoni e filtrato dalla sensibilità della Gen Z. Grande amico di Olivia Rodrigo e pubblicamente elogiato da Taylor Swift e da Elton John, che di lui ha detto «È l'unico nella top 50 americana di Spotify a scrivere effettivamente le sue canzoni, senza collaborare con altri autori», Conan Gray, dopo il fortunato esordio con Kid Krow nel 2020 (contenente i singoli Maniac e Heather che sono diventati virali su TikTok) e la conferma di Superache del 2022, è pronto a fare il grande salto nell’Olimpo del pop contemporaneo con il suo terzo album. Nelle settimane scorse ci siamo lamentati su questo canale dell’eccessiva lunghezza di Everything I Thought It Was di Justin Timberlake e di Cowboy Carter di Beyoncè, entrambi ben sopra i 70 minuti, mentre Found Heaven dura poco più di 36 minuti per 13 brani: una scelta saggia, che rende l’ascolto piacevole dalla prima all’ultima canzone, senza che si avverta mai l’esigenza di “skippare” da un brano all’altro. Una scelta che rivela l’intenzione del cantautore californiano di non realizzare una collezione casuale di canzoni, da ascoltare in modo randomico, ma un lavoro unitario per tematiche e per ispirazione sonora, pur non essendo tecnicamente un concept album. Found Heaven è stato anticipato nel 2023 dai singoli Killing me, Winner e Never Ending Song, a cui sono seguite, nel 2024, le più recenti Lonely Dancers e Alley Rose, che hanno messo subito in chiaro le coordinate sonore del nuovo progetto, tra synths anni Ottanta, chitarre atmosferiche, tastiere ipertrofiche, melodie sinuose e romanticismo post-adolescenziale. Quasi tutte le 12 canzoni sono accomunate dal tema della perdita amorosa, come ha confermato Gray in una recente intervista a Rolling Stone: «Il mio nuovo album, Found Heaven, parla di quando mi sono innamorato per la prima volta. Ero a Londra e mi sono reso conto che sì, la mia relazione era stata terminata e non da me. Invece di stare a letto a piangere mi sono detto: devo scriverci una canzone!». L’album inizia dalla title track Found Heaven, che, oltre alle sonorità anni Ottanta, mette subito in luce la straordinaria estensione e la capacità di variare i registri di Conan Gray: in un periodo in cui sta passando il messaggio che chiunque, con l’uso dell’autotune, può cantare, ascoltare una voce così tecnica ed espressiva, nel pop contemporaneo, è davvero confortante. Never Ending Song, con i suoi synths che trasudano nostalgia e con la sua batteria elettronica che invita alla danza, piacerà moltissimo ai fan dei Depeche Mode e degli Ultravox, mentre Fainted Love ha una costruzione e un ritornello che, siamo sicuri, farà faville dal vivo. Lonely Dancers è un brano synth pop irresistibile, che ha tutti gli ingredienti per diventare un classico pop degli anni Venti: il suo furbo coretto “la la la” alternato a “cry” la rende ideale per piangere sulla pista da ballo. La fascinazione di Gray verso artisti del calibro di Elton John e David Bowie è evidente in una canzone ariosa e di grande impatto emotivo come Alley Rose, che, se ascoltata distrattamente in radio, potrebbe sembrare un successo pop-rock di metà degli anni Settanta e non una canzone del 2024. Nella giocosa Bourgeoisieses gli anni Ottanta sono evocati non solo nello stile musicale (che è ben più di un omaggio a Tainted Love dei Soft Cell), ma anche in un certo tipo di edonismo: «Gli uomini in guerra / Arruolano i poveri / Non c'è tempo per piangere, sono sulla pista da ballo / Mamma e papà mi coprono le spalle, ma non ne ho bisogno / Ho bisogno di una Maserati». Forever With Me è una ballad dalle chitarre epiche che potrebbe essere una B-side dei Queen, mentre in Boys & GirlsConan Gray gioca con il falsetto e fa ballare “ragazzi e ragazze” con una canzone che Mika vorrebbe tanto aver composto negli ultimi anni. Lo struggimento amoroso è il grande protagonista di Killing Me, un electropop incalzante cui Gray si lamenta: «Ti amo da morire/ Questo è il problema che si sta verificando/ Un amore migliore che merito, e sto soffrendo». Eye of the night è una canzone perfetta da ascoltare in macchina mentre guidate nel cuore della notte, quando la città si ferma e i pensieri vanno più veloci. L’album si chiude con la sorprendente ballad Winner, un brano che affronta lo spinoso tema di un ambiente familiare disfunzionale: «Ho fatto le valigie a 14 anni / Non avevo programmato di andarmene / Ma non eri a casa da giorni / Le pentole e padelle e scarafaggi/ Sono contenti che finalmente me ne vada/ Perché anche loro tremano al tuo nome». È raro trovare una storia così dolorosa in un album pop mainstream, così com'è raro ascoltare un album così maturo e ispirato da parte di un cantautore di soli 25 anni, che ha preso il meglio del pop-rock degli anni Ottanta, portandolo al pubblico di oggi con una nuova sensibilità, discostandosi completamente dai suoni che dominano lo streaming e le radio commerciali contemporanee. Non sappiamo come verrà accolto dalla Gen Z un album così suonato, ricco di idee e di nostalgia per gli Anni Ottanta come Found Heaven, ma sicuramente sentiremo ancora parlare a lungo di Conan Gray che potrebbe fare lo stesso tipo di percorso di Harry Styles, passando in pochi anni da idolo degli adolescenti a popstar di livello mondiale.

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Gabriele Antonucci