Chiara Civello: «Sempre Così è un mix tra musica, poesia e cinema»
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Chiara Civello: «Sempre Così è un mix tra musica, poesia e cinema»

Il nuovo spettacolo della cantautrice romana, attualmente in tour nei teatri italiani, prende il nome dalla sua ultima canzone, ispirata a un brano della poetessa Patrizia Cavalli, recentemente scomparsa e celebrata anche attraverso i poeti che amava di più

« Sempre Così è una canzone lasciata incompiuta da Patrizia Cavalli. Lei aveva in mente tutte le note di una melodia. Voleva diventassero una canzone che fa piangere e, una volta finita, voleva che la cantassi io, perché diceva che sono brava con le canzoni che fanno piangere». Con queste parole Chiara Civello, una delle nostre artiste più apprezzate all'estero per la sua capacità di coniugare il jazz con la canzone d'autore, ha raccontato com'è nato il brano Sempre Così, che dà anche il titolo al suo ultimo spettacolo-performance che, dopo la data zero a Todi, città natale della poetessa scomparsa due anni fa, attraverserà l'Italia, facendo tappa l’8 aprile a Bologna (Cinema Europa); il 9 aprile ad Asti (Diavolo Rosso), il 10 aprile a Torino (Off Topic), il 13 aprile a Palermo (Teatro Santa Cecilia), il 19 aprile a Bari (Teatro Forma), il 24 aprile a Napoli (Galleria Toledo), il 29 aprile a Roma (Auditorium Parco della Musica) e il 23 maggio a Milano (Teatro Franco Parenti). L'intera performance è realizzata in collaborazione con la regista francese Céline Sciamma (che ha diretto Tomboy e Ritratto della giovane in fiamme), di cui verrà mostrato This Is How a Child Becomes a Poet, cortometraggio presentato in anteprima all’80esima Mostra del Cinema di Venezia e ambientato nelle stanze che furono la casa di Patrizia Cavalli.

Sempre la regista francese darà visivamente forma e luce alle diverse stanze che Chiara Civello attraverserà durante il live, accompagnata da pochi strumenti, pianoforte, chitarra e la sua inconfondibile voce, in un vero e proprio dialogo tra musica, cinema e poesia. «Alternerò a canzoni di forma compiuta momenti di pura improvvisazione, con componimenti di poeti che gravitano intorno a Patrizia», sottolinea Chiara Civello. «Questa esperienza mi ha insegnato la precisa presenza al momento. Ci sono sicuramente degli inediti che sono nati dall'idea di questo di questo tour, dalla sinergia tra registri poetici, cinematografici e musicali, ma, al di là il fatto che potrebbe diventare un album, Sempre Così nasce come spettacolo dal vivo partendo dal cortometraggio di Céline Sciamma. Abbiamo seguito una narrativa dei Kairos, come avrebbe detto la Cavalli, una narrativa di momenti magici, di incontri magici, un po' come lo è stato il mio primo incontro con lei». La cantautrice romana, che per anni ha vissuto a New York e a Rio De Janeiro, ci ha raccontato il suo primo incontro con la poetessa: «Era il 2009, alla presentazione di un cortometraggio. L'ho incontrata al tavolo dei dolci, di cui lei era molto golosa. Mi sono presentata e le ho detto che ero una sua grande fan. Ci siamo viste a pranzo e da quel momento, per tanti anni, ci siamo frequentate ed è nata una grande amicizia. In questo spettacolo ho trovato un modo per cantarla, per mantenere viva la mia amicizia e il mio rapporto con lei». Chiara Civello ci tiene a spiegare che lo spettacolo non sarà solo una celebrazione della Cavalli: «Non è solo un omaggio a Patrizia o un reading delle sue poesie: il sottotitolo è Costellazione Poetica proprio perché la costellazione è un'invenzione umana, fatta dall'uomo per orientarsi e per riconoscere le stelle. Anche questa è una mia semplice invenzione per celebrarla, visto che ora lei è una stella, insieme ai poeti che amava non in senso derivativo, ma con i quali aveva un'empatia e una sintonia: Sandro Penna, Umberto Saba,Elsa Morante, Emily Dickinson e Pasolini».

La cantautrice ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2012 presentando il raffinato brano Al posto del mondo e duettando, nella serata delle cover, insieme alla superstar jamaicana Shaggy in un'originale rilettura di Io che non vivo senza te. Chiedendole che cosa ne pensa delle recenti dichiarazioni di Zucchero, secondo il quale è "allucinante" una gara tra canzoni a Sanremo, come se i cantanti fossero cavalli, Chiara spiega: «Quando sono andata a Sanremo non l'ho mai vissuta come una gara, ma come una vetrina per la mia musica. Sicuramente il festival è un evento molto importante per la musica italiana, però ultimamente credo che abbia perso un po' della sua essenza più pura, diventando soprattutto un'operazione commerciale delle case discografiche. Nel mio cuore resta la visione romantica dei festival con Sergio Endrigo e Roberto Carlos, ma, se dovessi avere la canzone giusta e si dovesse presentare l'occasione, tornerei volentieri a Sanremo, anche perché l'Italia ha poche manifestazioni musicali importanti». Recentemente sono scomparsi Tony Bennett e Burt Bacharach, due giganti della musica che hanno espresso pubblicamente il loro apprezzamento per le qualità artistiche di Chiara Civello: «Sono due grandi, che hanno avuto una lunga vita umana e artistica perché hanno fatto una ricerca vera, profonda, sensibile. Due grandi lavoratori, due uomini di grande generosità, eleganza e onestà».

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Gabriele Antonucci