Milano Design Week: VI+M Studio presenta «Scena»
(Delfino Sisto Legnani - DSL studio)
Lifestyle

Milano Design Week: VI+M Studio presenta «Scena»

Vincenzo Ignaccolo, progettista e co-fondatore: «Con il nostro progetto prendiamo piccoli pezzetti di natura, scartati dalla filiera e li ridisegniamo creando opere d'arte»

Una superficie colorata, come una quinta teatrale pronta a presentare sulla scena un vaso e i suoi innumerevoli innesti. SCENA, la nuova collezione di complementi d’arredo creati in collaborazione con Remuzzi Marmi da VI+M Studio, si presenta a questa edizione della Milano Design Week come uno spettacolo di cui ognuno può essere protagonista.

Vincenzo e Michele Ignaccolo

«L’interazione con chi utilizza l’oggetto è alla base di SCENA» spiega Vincenzo Ignaccolo che, insieme al fratello Michele, ha fondato nel 2021 VI+M Studio, realtà che si occupa di interior design, architettura residenziale, exhibition design, product design e retail. «Tutti i progetti da noi affrontati, nonostante le scale diverse, sono tenuti assieme da un metodo progettuale orientato verso la ricerca del giusto equilibrio tra la funzionalità dei materiali e la poetica che contengono; tra la fruibilità dello spazio e la sua bellezza intrinseca; tra la tecnica e l’emozione».

La collezione SCENA è composta da tre elementi - coffee table (50cm diametro x 50cm altezza), consolle (50cm x 85cm) e bench (50x86cm, altezza 42cm) - che raccontano perfettamente questo connubio di idee a partire dal materiale: il travertino a poro aperto. «Per il progetto di quest’anno abbiamo scelto un materiale molto tradizionale e al tempo stesso molto scenografico» racconta Ignaccolo. «Per noi la parte più affascinante del travertino è la sua porosità, anche se viene raramente usato grezzo. Specialmente nell’arredo, il travertino viene infatti stuccato, ma noi abbiamo deciso di ridurre a zero le lavorazioni e limitarci a smaltarlo con colori a contrasto o tono su tono».

Le cavillature, a volte vere e proprie fessure, che nelle lavorazioni classiche vengono solitamente evidenziate come difetti e pertanto scartate, in questo caso vengono riutilizzate, ritornano a nuova vita e riprendono la “scena”, diventando valore aggiunto che sottolinea l’importanza della sostenibilità ambientale accanto al deciso carattere scultoreo di ogni singolo pezzo.

«Le lastre che abbiamo utilizzato sono in maggior parte scarti, proprio perché eccessivamente porosi» sottolinea il progettista. «La prima lastra, da cui è nato il progetto e di cui mi sono innamorato, sarebbe stata presumibilmente buttata. Dare nuova vita a questo materiale, specialmente in un periodo in cui la sostenibilità è al centro del dibattito, mi sembra un tema che vale la pena di sottolineare».

«Abbiamo voluto sottolineare la potenza scenica del travertino, nella sua natura più autentica, per creare elementi d’arredo capaci di portare all’interno dell’ambiente domestico la forza poetica e rigeneratrice del patrimonio più importante che abbiamo: la nostra Terra» spiega Vincenzo Ignaccolo. «Piccoli pezzetti di natura, scartati dalla filiera, ridisegnati da noi e manipolati da mani artigiane».

Realizzati in travertino romano classico, rosso, noce o grigio, questi elementi d’arredo prevedono l’inserimento di un piccolo vaso in vetro soffiato, realizzato a mano, che, oltre a impreziosire la composizione, ha il ruolo di sottolineare il carattere naturale degli elementi. «Questo dettaglio rappresenta pienamente la filosofia del nostro studio, ovvero l’idea di creare una situazione che il committente può nel tempo fare sua» sottolinea Ignaccolo. «Ci piace che una casa o un oggetto parli sì la nostra lingua, ma l’obiettivo sul lungo periodo è che finisca per parlare quella di chi la utilizza. Questa interazione sta alla base di ogni nostro progetto».

La collezione SCENA sarà presentata in anteprima il 19 aprile alle 18.00 in occasione della Milano Design Week 2023 presso lo studio VI+M, all’interno di un allestimento immersivo pensato come una sintesi dell’immaginario visivo dello studio.

Piercarlo Quecchia

I più letti

avatar-icon

Mariella Baroli