Park Hyung-sik in «Happiness» combatte per sconfiggere una nuova pandemia
Courtesy of Studio Dragon
Televisione

Park Hyung-sik in «Happiness» combatte per sconfiggere una nuova pandemia

Un thriller apocalittico che si svolge in un'epoca in cui le malattie infettive sono diventate la nuova normalità. Park Hyung-sik ha scelto una delle migliori sceneggiature dell'anno per il suo ritorno sullo schermo. Happiness si è concluso ieri sera su tvN (prodotto da Studio Dragon ein Italia è visibile su Viki), ma questo drama non verrà dimenticato facilmente. Non solo perché è il primo k-drama ambientato in un mondo post-Covid, ma perché la chimica e le performance di Park Hyung-sik e Han Hyo-joo sono state eccezionali. Park Hyung-sik (nato nel 1991) è un noto attore e una delle celebrità più influenti della Hallyu Wave. Conosciuto per i suoi ruoli in drama come The Heirs, Hwarang: The Poet Warrior of Youth, Strong Woman Do Bong Soon, e il remake coreano di Suits, ha vestito i panni del detective Jung Yi-hyun in Happiness dopo essere stato congedato dalla leva obbligatoria lo scorso gennaio. Park Hyung-sik è anche uno dei membri della celeberrima Wooga Squad, un gruppo di amici di talento che sono diventati come fratelli e che comprende gli attori Park Seo-joon e Choi Woo-shik, Kim Taehyung dei BTS e il musicista e produttore Peakboy.

Panorama.it ha parlato con lui poco prima del finale di stagione di Happiness.


Congratulazioni per il tuo ritorno sullo schermo. Puoi parlarci un po' di Happiness e del tuo ruolo?

Happiness è un dramma thriller che descrive un futuro prossimo in cui le malattie infettive sono diventate la nuova normalità. Le persone cercano di sopravvivere dopo essere state rinchiuse in appartamenti in una grande città dove si verifica la discriminazione di classe. Interpreto Jung Yi-hyun, un detective intelligente, sincero e diligente.

Tu interpreti la parte di un promettente talento sportivo che si trasforma in detective. Hai sempre desiderato essere un idol, o quando eri giovane avevi un altro sogno?

Il mio sogno sembra essere cambiato molto se ci penso, soprattutto rispetto a quando ero uno studente. Sognavo di diventare poliziotto, avvocato e persino presidente del Paese. Non è abbastanza normale? (ride, ndr.)

Parliamo un po' di più del tuo personaggio. La chimica con la tua protagonista Han Hyo-yoo è incredibile. Puoi condividere con noi alcuni episodi divertenti accaduti durante le riprese?

Ho incontrato per la prima volta Han Hyo-joo durante le riprese Happiness. Prima di lavorare insieme, pensavo che fosse un'attrice splendida e bellissima vedendola nei suoi ruoli in diversi programmi e show. Mentre lavoravamo insieme, ho scoperto che è facile e semplice parlare con lei perché fa sentire le persone a proprio agio. È stata una bella sorpresa. Inoltre, è stata carina, premurosa e gentile durante l'intero processo di produzione e mi sento molto grato per questo.

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Hai interpretato molti personaggi diversi. Dallo studente ingenuo in The Heirs a un chaebol intraprendente in Strong Woman Do Bong-soon fino a un re in Hwarang. Quale pensi sia stato il ruolo più difficile e perché?

Ogni personaggio è difficile a modo suo. Ogni volta che vesto un nuovo ruolo, questo mi fa riflettere più e più volte. Se mi chiedete di selezionarne solo uno in termini di difficoltà, penso che Suits sia quello giusto. Ho interpretato un genio con una memoria fotografica e questo significa che ho dovuto memorizzare frasi molto lunghe in molte scene. Era così difficile di per sé, e in più dovevo riflettere su come interpretare il personaggio.

Sei stato congedato dall'esercito a gennaio. Qual è la prima cosa che hai fatto quando sei tornato alla tua vita?E come ti ha cambiato questo lungo periodo al servizio del Paese?

La prima cosa che ho fatto è stata dormire quanto volevo. I soldati devono svegliarsi a un'ora fissa ogni giorno, e mentre servivo nell'esercito, i miei occhi si aprivano automaticamente quando arrivava il mattino. Dopo essere stato congedato, i miei occhi si sono aperti di nuovo, ma quello che vedevo era il soffitto della mia casa, non quello della caserma. Mi sono sentito così felice. Servire nell'esercito mi ha reso più sano e mi ha dato abbastanza tempo da passare da solo.

Sei è un membro della Wooga Squad. In passato hai parlato dei tuoi amici in modo molto dolce chiamandoli "il tuo rifugio" e "le tue anime gemelle". Condividete vite impegnate e fama, ma in realtà siete semplicemente degli amici. Come tutti gli altri. Quanto è essenziale per te averli nella tua vita, e perché?

È quasi impossibile immaginare la mia vita senza di loro. Sono quelli con cui posso parlare o condividere qualsiasi cosa che non posso facilmente rivelare agli altri. Sono anche quelli che possono facilmente relazionarsi con quello che provo. Ogni volta che faccio un errore o penso qualcosa di sbagliato, non esitano a correggermi. Tutti dicono che un buon amico arricchisce la vita. Io ne ho così tanti. Niente può battere la felicità che provo grazie a loro.

Il Covid-19 ha cambiato le nostre vite. Che impatto ha avuto sulla tua?

Mi piace stare a casa, quindi la pandemia non ha avuto un grande impatto su di me. Tuttavia, non ho potuto cenare o bere qualcosa con i colleghi a causa della pandemia, ed è stato un po' difficile. Inoltre, mi piace viaggiare, ma non è stato possibile farlo. E questo senza dubbio è stato abbastanza triste.

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Tornando al tuo lavoro: come vedi Happiness dal punto di vista di un insider?

Happiness ha molte scene drammatiche. Abbiamo così tanti grandi attori e attrici nel nostro show, e posso dire che le sinergie del gruppo e le dinamiche si vedono particolarmente in quelle scene. Se vu concentrerete su quelle, Happiness vi piacerà molto di più.

Ho un'ultima domanda, e penso che sia la più difficile: chi è Park Hyung-sik oggi?

Questa è stata la domanda che mi sono posto spesso durante il servizio militare. Chi sono, cosa mi piace e cosa voglio, ho pensato molto. Al momento, mi piace imbarcarmi in nuove avventure, non rifiuto di iniziare cose nuove e amo imparare. I nostri standard di solito cambiano nel tempo man mano che impariamo. Più si impara, più si cambia. Spero che i miei pensieri continuino a cambiare. Spero anche che tutti lo apprezzino.


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Marianna Baroli

Giornalista, autore

(Milano, 1986) La prima volta che ha detto «farò la giornalista» aveva solo 7 anni. Cresciuta tra i libri di Giurisprudenza, ha collaborato con il quotidiano Libero. Iperconnessa e ipersocial, è estremamente appassionata delle sfaccettature della cultura asiatica, di Giappone, dell'universo K-pop e di Hallyu wave. Dal 2020 è Honorary Reporter per il Ministero della Cultura Coreana. Si rilassa programmando viaggi, scoprendo hotel e ristoranti in giro per il mondo. Appena può salta da un parco Disney all'altro. Ha scritto un libro «La Corea dalla A alla Z», edito da Edizioni Nuova Cultura, e in collaborazione con il KOCIS (Ministero della Cultura Coreana) e l'Istituto Culturale Coreano in Italia.

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