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Arriva l’isola (privata) covid-free per una vacanza senza pensieri

WeRoad acquista un'isola per organizzare viaggi in sicurezza, un pesce d'aprile per sensibilizzare tutti sulla necessità di rilanciare il settore del turismo prima dell'estate

Per tornare a un viaggio "normale", una vacanza senza mascherine, senza distanziamento, senza limiti e precauzioni ci vorrà ancora del tempo ma ad accelerare questo processo ci ha pensato WeRoad. Il tour operator basato su un'ampia community di viaggiatori ha infatti acquistato un'isola per renderla una meta "liberata".

Si chiama WeRoad Island, una vera isola privata la cui posizione è stata mantenuta segreta. Si sa solo che si trova nel Mediterraneo al largo delle acque internazionali italiane e maltesi, raggiungibile sono con un transfer dedicato messo a disposizione dei clienti.

L'isola è stata costruita da zero con rocce e sabbia, seguendo il modello ingegneristico dell'arcipelago The World, al largo della costa di Dubai. Oltre al porto ci sono diverse aree realizzate seguendo i mood dei viaggi: c'è la Zona Zen per rilassarsi su amache e con delle lezioni di yoga, l'Area Fun con un parco giochi acquatico, e la Party Arena per feste e concerti.

Per far vivere un'avventura ancor più originale e liberatoria, sull'isola è prevista anche un'area chiamata The Wild Side, un'area selvaggia dove gli ospiti potranno sperimentare una vita da naufraghi in stile reality show, imparando ad accendere il fuoco e a costruire un riparo per la notte. Per il resto del viaggio invece, i WeRoaders soggiorneranno nell'area glamping, fornita di tende attrezzate, bagni comuni e zona cucina.

L'idea di WeRoad è quella di organizzare dei tour dedicati con al massimo 15 partecipanti, il tutto in piena sicurezza ma con il massimo relax. Ai clienti infatti, inclusi nel viaggio, verrà effettuato un tampone 72 ore prima della partenza e al rientro dalla vacanza.

«È un progetto su cui stiamo lavorando da molti mesi, una sfida burocratica, ingegneristica ed economica senza pari, specialmente per una startup come la nostra" - dichiara in un comunicato WeRoad - ma volevamo dare un segnale molto forte sulla necessità di allargare i corridoi turistici e dimostrare che i viaggi sono in realtà la situazione più sicura e sotto controllo che si possa immaginare, con tempone alla partenza e al ritorno e finalmente scorci di vita normale».

Questa notizia diventata virale è stata creata appositamente come pesce d'aprile per sottolineare l'urgenza di organizzare presto le riaperture del settore turistico in previsione dell'estate.

Le agenzie di viaggio e i tour operator italiani, che hanno subito perdite di fatturato di oltre il 90% nel 2020 e che stanno registrando perdite ancora più ingenti nel 2021, hanno l'urgente necessità di ripartire con regole chiare e certe. Bene il passaporto europeo, ma servono anche protocolli comuni per tutte le strutture e le attività del settore.

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Mark Perna

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