Allenarsi anche in vacanza
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Allenarsi anche in vacanza

Saltelli sul posto come fanno i pugili, una corsetta sulla battigia all'alba o al tramonto, passeggiate a piedi scalzi all'indietro come i gamberi. Suggerimenti e consigli minimi (ma preziosi) di due esperti per rimanere in forma, senza strafare, in questa strana estate 2020.

La litania dei famosi buoni propositi post vacanze è dietro l'angolo. Il lungo elenco di corsi «fisicamente corretti» a cui iscriversi, neanche a dirlo da settembre, sta per essere snocciolato. La domanda è: «Perché rimandare sempre e comunque le buone pratiche in autunno?» Che ci si trovi al mare o sui monti, poco importa. La natura, il tempo libero e uno smartphone possono essere ottimi alleati per fare del movimento. Insomma, al grido di «qui e ora», diamoci una mossa. Basta un po' di determinazione.

Panorama ha interpellato Francesca Del Santo e Gabriele Corradi. Entrambi laureati in Scienze motorie, sono i personal trainer di molti volti noti. Lui, per fare un esempio, da 21 anni segue con dedizione Giorgio Armani; mentre lei si occupa dei bicipiti della signora Boateng, Melissa Satta e di tante altre statuarie donne dello spettacolo.

Vip a parte, prendete nota dei loro consigli. «Tanto per cominciare diciamo che in estate, a causa del caldo, l'attività fisica si deve fare o entro le 10 del mattino o dopo le 18» chiarisce Corradi. «Vedo persone correre alle ore più improbabili. Si massacrano di fatica a 40 gradi pensando di ottenere chissà quali risultati, quando in realtà mettono soltanto a dura prova cuore e cervello». Meglio qualche saltello sul posto, la mattina presto, in spiaggia. «Mani ai fianchi» spiega la trainer «si possono mimare i classici balzi dei pugili. Chi non è allenato può fare serie da 30 secondi, quindi fermarsi per riprendere fiato e ripartire. Una mezz'oretta è più che sufficiente. Rigorosamente scalzi poiché la sabbia stimola gli 80 mila recettori della pianta del piede che per circa 11 mesi l'anno non sappiamo nemmeno di avere».

Altra pratica salutare, la passeggiata in mare. Più gradita dalle signore (gli uomini preferiscono la corsetta sul bagnasciuga) «nella sua semplicità ha comunque regole da seguire» dice Del Santo. «Anzitutto l'acqua non deve superare il punto vita perché altrimenti si perde la stabilità necessaria al controllo del passo. Consiglio di camminare almeno per una ventina di minuti consecutivamente. L'acqua di mare, ricca di sali, stimola la circolazione sanguigna e linfatica favorendo il drenaggio dei liquidi».

Quindi signore non risparmiatevi, anzi «fate la stessa cosa, ma all'indietro, come i gamberi per dieci minuti circa» aggiunge Corradi. «Noterete subito che la rotazione del gluteo è molto più ampia, poiché si è obbligati ad alzare maggiormente il tallone. Questo movimento è un vero toccasana per le odiose culotte de cheval». E in riva al mare che si può fare? Del Santo suggerisce esercizi a corpo libero: «Squat, affondi anteriori e posteriori, plank statici o dinamici, push-up e crunch».

Tutto molto interessante certo, ma la signora che a malapena nella sua vita ha fatto un po' di cyclette, da che parte inizia? «Dallo smartphone. Oggi ci sono tutorial e app che guidano nell'esecuzione degli esercizi. Ciò che conta è affidarsi ai canali giusti» dice Del Santo. «L'offerta è vastissima e pertanto consiglio di diffidare da chiunque prometta miracoli in una manciata di giorni facendo questo o quel movimento. Trovo che Fit Prime e Nike Training Club siano due app molto valide perché concepite da professionisti, e non da trainer della domenica».

Lui, invece, sulla battigia può sbizzarrirsi con il Qi Gong. «Questa nobile disciplina di arti marziali prevede sei esercizi pensati apposta per l'estate che vanno a temprare e tonificare l'energia dei meridiani di cuore e intestino tenue» spiega Corradi. Chi non ne avesse mai sentito parlare, può fare una ricerca sul web per scoprire come eseguire lixia, xiaoman, mangzhong, xiazhi, xiaoshu e dashu (in realtà è molto più semplice praticarli che pronunciarli).

Gli esercizi consigliati dai due trainer si possono fare anche in montagna, su un qualunque prato e non vi è alcuna controindicazione. In alta quota il discorso cambia soltanto per la camminata. «Salendo è bene allungare il passo, mimando addirittura un affondo poiché in questo modo i muscoli degli arti inferiori lavorano correttamente. A scendere, invece, il passo deve accorciarsi molto per non dare un carico eccessivo a ginocchia e articolazioni che ne risentirebbero. Ricordiamoci inoltre che "camminano" anche le braccia, quindi usiamole. Vietate le scarpe da ginnastica, in montagna si indossano scarponcini da trekking anche in estate. Consiglio, infine, di interrompere di tanto in tanto la camminata con esercizi di respirazione e leggere torsioni per collo e spalle. Il panorama agevola l'aspetto contemplativo del movimento» prosegue Corradi.

Infine, come suggeriscono entrambi i professionisti, c'è una regola d'oro da seguire sempre, in qualunque contesto ci si trovi: «Impariamo ad ascoltare il nostro corpo: se ci chiede di riposare, facciamolo riposare liberi dai sensi di colpa. Stiamo lontani dai tempi di recupero dettati dalle varie app di fitness. Ciascuno di noi è un mondo a sé, non basta digitare qualche parametro sul display del cellulare per avere un programma di allenamento adatto».

È anche per questo che esistono i personal trainer, quelli veri.

Con SafetyMe di Var Group si torna in palestra in sicurezza

Var Group

Come gestire in sicurezza il proprio business durante il periodo coronavirus? SafetyMe di Var Group - operatore di riferimento nel settore delle soluzioni e dei servizi Ict - ha la soluzione. «Una delle criticità più pressanti per le imprese è, in questa fase, mettere a sistema le tecnologie necessarie a riprendere le attività produttive nel rispetto delle normative anti Covid-19. SafetyMe vuole essere la risposta a questa esigenza, dimostrando come la trasformazione digitale possa essere una straordinaria risorsa a disposizione del Paese, in questo delicato momento di ripartenza» ha commentato Francesca Moriani, ceo del gruppo.

«Siamo orgogliosi di interpretare, ancora una volta, il nostro ruolo di partner delle imprese, di decodificatore delle esigenze del mercato, di semplificatore dei processi, di aggregatore consulenziale e operativo di soluzioni innovative. SafetyMe è l'emblema della straordinaria competenza, maturata in questi anni e messa al servizio del tessuto produttivo nazionale».

SafetyMe offre un pacchetto organico e funzionale di tecnologie avanzate e sistemi di gestione Ict. Ecco le cinque soluzioni pensate da Var Group.

SafetyMe – Prossimità

Permette il monitoraggio della prossimità operativa, garantendo il rispetto della distanza sociale in ogni momento. La soluzione è basata sulla tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy): piccoli dispositivi indossabili, come ciondoli e orologi da polso, consentono di monitorare la distanza di prossimità in maniera semplice e intuitiva, senza la necessità di installare infrastrutture complesse.

SafetyMe – Video Analisi

Soluzione focalizzata sulla verifica di assembramenti in aree fisiche operative, attraverso l'uso di telecamere.

SafetyMe – Loc & Trace BLE

Attraverso una copertura wireless BLE delle aree interessate, permette la localizzazione di device BLE in ottica di conteggio, anti-assembramento e localizzazione. La soluzione può utilizzare i device della soluzione Prossimità.

SafetyMe – Loc & Trace UWB

Grazie ad una copertura wireless UWB (Ultra Wide Band) delle aree interessate, permette la localizzazione di device UWB con altissima precisione (15-20 cm) in ottica di conteggio, anti-assembramento e localizzazione. Questa tecnologie può essere utilizzata anche per scopi diversi come logistica dei materiali, creazione di magazzini virtuali su aree fisiche non strutturate, gestione mezzi, gestione sicurezza avanzata «uomo a terra» e verifica DPI (Dispositivi protezione individuale).

SafetyMe – Termoscanner

Consente la verifica della temperatura delle persone attraverso diverse tecnologie di rilevazione (scanner, telecamere, tablet…,) rendendo estremamente semplice il flusso di accesso alla rete controllata.

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