
Facebook Moments: le 5 cose da sapere
Come funziona, cosa offre, quali conseguenze comporta per la privacy: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo servizio fotografico di Menlo Park
Dopo l’esordio negli Stati Uniti, Facebook Moments è pronto a sbarcare oltreoceano. Dalle 17 di oggi è infatti partito il rollout dell’applicazione (si comincia da Google Play Store ed App Store) anche in Europa, Italia compresa.
L’obiettivo di Mark Zuckerberg e soci è dichiarato: offrire a tutti gli utenti un metodo pratico e veloce per condividere le foto in privato. Una sorta di album fotografico protetto (separato cioè dall’archivio fotografico del social network) nel quale gli utenti possono scambiarsi foto e video, soprattutto quelle di gruppo.
Moments si basa infatti su un sistema di etichettatura intelligente che aiuta l’utente a selezionare gli amici o i contatti presenti negli scatti, così da facilitarne la condivisione. In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio come funziona [Scorri Avanti per continuare].
Un’app "sganciata" da Facebook
Moments è un’applicazione stand alone, che funziona cioé al di fuori di Facebook. Per accedere al servizio è necessario scaricare l’app sul telefonino o sul tablet e registrarsi utilizzando le credenziali di Facebook: da quel momento sarà possibile condividere tutte le foto e i video presenti nel rullino fotografico con amici e contatti, purché anch’essi iscritti a Facebook e dotati dell’applicazione.
Un album per raggruppare persone e momenti
Le foto e i video possono essere raggruppate in base alle persone presenti nella scena o ai luoghi in cui sono state scattate. Facebook Moments utilizza l’intelligenza artificiale per catalogare facce simili e rimuovere i duplicati delle foto che rappresentano gli stessi oggetti, ma senza una vera e propria funzione di riconoscimento facciale: a differenza dell’applicazione lanciata negli Stati Uniti, che opera analizzando i dettagli anatomici dei visi e offrendo suggerimenti automatici per ogni scatto presente nel rullino, la versione europea si limita infatti a riconoscere le foto che possono essere ricondotte a una stessa persona già classificata in precedenza dall’utente.
Foto compresse senza limiti di tempo
Facebook Moments non consente di condividere foto alla risoluzione originale; la qualità degli scatti è comunque migliore di quella che viene attualmente utilizzata per l'upload sul social network. Non ci sono limitazioni, invece, in termini di tempo. A differenza di quanto succede su altri servizi (è il caso di Snapchat), le foto pubblicate non “scadono” ma permangono in condivisione fino a che l’utente lo ritiene opportuno.
Quali rischi per la privacy?
Le foto condivise su Moments non possono essere pubblicate su Facebook. O perlomeno non in maniera diretta. Come visto poc’anzi, l'applicazione interagisce con il social network in maniera molto limitata (registrazione, rubrica dei contatti), mai comunque per attività finalizzate al photo-sharing sulla bacheca personale o altrui. In qualsiasi momento è possibile correggere o eventualmente di cancellare i destinatari di una condivisione.
Dall'Europa un vincolo sulla tecnologia
La scelta di non mutuare anche in Europa il sistema di riconoscimento facciale introdotto sulla versione americana del servizio risponde a una precisa direttiva imposta dal garante irlandese sulla privacy (Facebook, lo ricordiamo, ha scelto di impiantare la sua sede europea a Dublino per motivi fiscali). Sull'argomento lo staff del social network si limita a commentare: “Siamo entusiasti di come questa tecnologia possa aiutarci a offrire esperienze ancora migliori alle persone e speriamo di poterla estendere in altri paesi in futuro".