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Tasse

La Tassa sul Biliardino, ultima follia del fisco italiano

Dalla tassa sull’ombra a quella sui ballatoi ecco i tributi più assurdi che esistono nel nostro Paese

Evasori del bagnasciuga attenzione; durante l’estate alle porte potreste trovarvi vis a vis con un ispettore del Fisco che sbuca da dietro un ombrellone per sanzionarvi mentre vi intrattenete con flipper, biliardino, carambola o freccette.

Tassa sui biliardini, in arrivo la stretta

L’Agenzia delle Dogane ha infatti annunciato una stretta sui classici giochi da spiaggia minacciando sanzioni per gli stabilimenti balneari che non abbiano versato l’imposta sugli intrattenimenti (Isi) ), ovvero quella che si applica ai giochi a pagamento con vincita.

Calciobalilla, ping pong e bocce, infatti, in Italia sono considerati alla stregua di videoporker e giochi d’azzardo e per questo i locali aperti al pubblico che abbiano installato tali dispositivi devono pagare una tassa che ammonta all’8% dell’imponibile medio forfettario oltre al limite Iva.

Anche se tali apparecchi non erogano vincita in denaro i gestori devono fare richiesta tramite autocertificazione all’Agenzia delle Dogane, corrispondere a un pagamento e ottenere il “nulla orsta di messa in esercizio”.

Coloro che non abbiano fatto tutta questa trafila rischiano multe fino a 4mila euro e il sequestro di freccette e biliardini.

Anche se i termini per la presentazione delle autodichiarazioni sono scaduti il 15 giugno e erano già stati prorogati più volte, l’Agenzia per consentire a tutti la presentazione dell’istanza ha previsto una nuova riapertura dei termini che permetterà al proprietario di svolgere la procedura agevolmente. L'applicativo, presente nell'area riservata del sito istituzionale di ADM per la presentazione delle istanze di autocertificazione, sarà nuovamente reso disponibile all’utenza a partire dal 27 giugno e fino a tutto il 31 luglio 2022.

Le tasse più assurde l’Italia

La Dogana ribadisce che questa tassa non è nuova, ma in vigore da una ventina d’anni. Il problema è che nell’Italia dei balzelli anche essere in regola con il Fisco non è facile vista la quantità di micro imposte e tributi che esistono da nord a sud: alcuni strettamente locali, altri nazionali ma sconosciuti.

Tassa sul Tricolore

L’Italia campione d’Europa 2021, ad esempio, lo sapeva che per esporre il Tricolore bisogna pagare una tassa? Altrimenti si tratta di pubblicità non autorizzata e si rischia di essere multati.

E questo è solo uno delle decine di tributi strani, assurdi e surreali che sono in vigore nel nostro Paese e che non tutti conoscono (e pagano).

Secondo un recente calcolo in Italia le piccole medie imprese perdono ogni anno 285 ore di lavoro per gli adempimenti fiscali e burocratici col rischio, comunque, di mancarne qualcuno.

Qualche anno fa Confesercenti aveva stilato una guida dal titolo “I 100 balzelli d’Italia” con un compendio di tutti gli oneri tributari cui sono chiamati i contribuenti.

Tassa sull’ombra

Tra quelli che fanno più scalpore spicca la cosiddetta tassa sull’ombra. Si tratta del tributo che i locali pubblici devono corrispondere all’erario se la sporgenza di una tenda di un locale invade il suolo pubblico. In questo caso l’ombra della tenda viene considerata occupazione di suolo pubblico.

Tasse su gradini e ballatoi

Esiste poi la tassa sui gradini che va pagata da tutti coloro che sono proprietari di case che hanno i gradini d’ingresso su una strada pubblica. Sempre in ambito domestico c’è la tassa sui ballatoi da corrispondere se il passaggio si trova sull’esterno dell’abitazione.

Tassa sulle centrali fantasma

Nelle bollette dell’energia tra le varie voci di imposta e codicilli si trova anche la cosiddetta tassa sulle centrali fantasma. I consumatori pagano un fondo per un premio ai Comuni che ospitano centrali nucleari. Si paga un euro ogni 5000 kwh. Probabilmente non ci saranno centrali almeno per i prossimi 10 anni, ma intanto la bolletta continua ad addebitare questo costo.

Tassa su funghi e pesca

C’è poi la tassa sui funghi e quella sulla pesca che prevedono il pagamento di un’imposta di bollo sui permessi per raccogliere i funghi.

Tassa sul cane

Anche quando si ha un cane il Fisco bussa alle porte. Alcuni Enti locali hanno o sono in procinto di istituire nuovamente la tassa sul possesso dei cani. L’imposta consiste nel pagamento di un corrispettivo annuale per il possesso di ogni singolo cane custodito che varia dai 20 euro ai 50 euro per ogni cane di proprietà a seconda della taglia dell’animale.

Tassa sul morto e sugli sposi

Morire costa. Per il rilascio del certificato di constatazione di decesso emesso dall’ufficiale sanitario dell’Asl bisogna pagare 35 euro più un euro di bollettino postale. Tasse per il giorno più brutto, ma anche per quello più bello. Per poter celebrare il matrimonio in Comune gli sposi devono tirare fuori il portafogli e pagare all’erario locale un balzello differente da città in città.

Tassa sulle suppliche

Nemmeno le suppliche in Italia sono gratis. tassa sulle suppliche che colpisce chi le istanze, petizioni, ricorsi, e relative memorie diretti agli uffici dell’amministrazione dello Stato tendenti ad ottenere l’emanazione di un provvedimento.

Tassa sul divertimento

E infine, non poteva mancare la tassa sul divertimento che grava sui pubblici spettacoli teatrali e opere Cinematografiche nonché anche feste private in luogo pubblico.

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Barbara Massaro