Le 6 previsioni economiche per il 2016 di Forbes
Molto bene Europa, Stati Uniti e Canada. Incerto il futuro dell'Asia e problemi seri per le economie che esportano materie prime e risorse naturali
Il 2016 secondo Forbes
Con l'avvicinarsi della fine dell'anno, diventa quasi doveroso provare a stendere un bilancio dei dodici mesi appena trascorsi e ipotizzare che cosa succederà nei dodici che seguiranno. Per il 2016, gli americani di Forbes hanno deciso di affidare la sfera di cristallo all'economista Bill Conerly, che, tutto sommato, tratteggia un quadro piuttosto positivo, soprattutto per quel che riguarda noi europei.
1 - Crescita e sviluppo
Conerly è convinto che il 2016 sarà un anno piuttosto buono per quel che riguarda l'andamento complessivo dell'economia globale. Questo, naturalmente, non significa che possiamo aspettarci un'esplosione per quel che riguarda tassi di crescita e sviluppo, ma considerando che gli ultimi anni sono stati caratterizzati da passi indietro piuttosto che miglioramenti, il 2016 potrebbe essere davvero l'anno buono per lasciarsi alle spalle gli ultimi strascichi della crisi finanziaria globale.
2 - La ripresa dell'Occidente
L'idea che il 2016 sarà un anno positivo per l'economia globale è confermata anche dalla revisione al rialzo del tasso di crescita complessivo annunciata non più di un paio di settimane fa dagli esperti del Fondo Monetario Internazionale. le stime del +3,1 per cento, infatti, sono state sostituite con un ben più incoraggiante 3,6. Anche se la spinta alla crescita viene un po' da tutto il mondo, a differenza d quanto eravamo soliti leggere in passato, questa volta la maggior parte del merito va attribuita all'Occidente.
3 - Il 2016 per l'Europa
Il Vecchio Continente dovrebbe crescere nel 2016 a un ritmo (medio) dell'1,9 per cento. Niente di eccezionale, vero, ma in una prospettiva di medio periodo resta un ottimo lavoro. Del resto, come sottolinea Forbes, se consideriamo che l'economia europea è stata una delle più colpite dalla crisi, che la sua popolazione di fatto non sta crescendo, che all'inizio del 2015 i dati sulla produzione industriale erano tutto fuorché incoraggianti, e che una grossa fetta di risorse è stata spesa per salvare i paesi più in difficoltà, una previsione di aumento del Pil dell'1,9 per cento assume tutto un altro sapore.
4 - Il 2016 per l'America
L'economia degli Stati Uniti registrerà l'ennesima espansione, mantenendo stabile l'attuale livello di crescita, che oscilla tra il 2 e il 3 per cento. Non solo, l'espansione dell'economia gobale dovrebbe permettere a Washington di prepararsi alla "grande ripresa" del 2017. Anche per il Canada le cose non vanno male, anche se difficilmente raggiungerà i livelli di crescita degli Stati Uniti perché la dipendenza della sua econnomia dalla compravendita di risorse naturali (i cui prezzi sono in calo) è più alta. Anche il Messico ha un'economia piuttosto solida: tasso di inflazzione e disoccupazione sono bassi, e le prospettive di medio periodo molto buone.
5 - Il 2016 per l'Asia
Le previsioni relative all'andamento economico del continente asiatico sono sempre le più difficili da formulare. La Cina resta (e resterà ancora a lungo) un'incognita. Nessuno sa davvero che cosa sta succedendo nel paese e, soprattutto, come sta andando la sua economia. Secondo il Partito Comunista la nazione continuerà a crescere nel 2016 a ritmi di poco inferiori al 7 per cento e, soprattutto, continuerà a implementare riforme in maniera da rendere il proprio mercato sempre più stabile ed efficiente. Tuttavia, a prescindere dalle buone intenzioni, nessuno può sapere cosa succederà davvero. Anche se, questo merita di essere sottolineato, la consapevolezza che la Repubblica popolare ha bisogno di mantenere un buon livello di crescita per rimanere a galla e che, per riuscirci, deve necessariamente rendere più funzionale la sua struttura economica aiuta a rimanere ottimisti. Ma in Asia, come ricorda Forbes, non c'è solo la Cina. Il Giappone è tornato in recessione, anche se il tasso di disoccupazione, al momento, sembra stabile, e l'India, pur essendo in espansione, non è detto riuscirà ad esprimere nel 2016 tutto il suo potenziale di crescita.
6 - Il 2016 per l'America Latina e l'Africa
Per i paesi ricchi di risorse naturali, dall'Ameica Latina all'Asia, passando dall'Africa e dal Medio Oriente, si apre invece un futuro a tinte fosche. Il prezzo delle risorse, dalla cui vendita dipendono le loro economie, è calato in media del 30 per cento e continua a scendere. Fortunatamente non sono ancora stati raggiungi i livelli record del 2007, ma di certo i flussi di risorse attuali non giustificano l'espansione della produzione o il lancio di nuovi progetti. Previsione drammatica per la maggior parte di queste economie.