Industria

L'ad di Cinecittà World: «Attrazioni media based per ridurre il consumo di energia»

Il parco divertimenti romano Cinecittà World si è trasformato in un villaggio di Natale ricco di suggestioni, luci e colori. Fino all’otto gennaio, alle 14 attrazioni si aggiungono spettacoli a tema natalizio - tra cui il musical «Natale a Cinecittà World», mercatini di Natale dove assaporare biscotti e vin brûlé, un regno fatto completamente di ghiaccio e incontri con il personaggio del momento: Babbo Natale.

«Dopo il grande successo di Halloween con oltre 60.000 presenze, Cinecittà World è pronta a stupire nuovamente i suoi ospiti» ha raccontato Stefano Cigarini, amministratore delegato del parco. Ruolo che riveste dal 2016 a cui negli anni seguenti si sono aggiunti quello di chief operating officer e senior advisor per Dream Island e quello di ad per FICO EatalyWorld.

Tre parchi divertimento - due in Italia e uno in Russia - che operano però in maniera completamente diversa e che stanno affrontando il conflitto ucraino, e la conseguente crisi energetica, in maniera molto diversa. A raccontarlo a Panorama.it è lo stesso Cigarini che parla di tre scenari paralleli.

Stefano Cigarini

I parchi divertimenti sono noti per essere energivori. Come state gestendo la situazione attuale?

Lavorando a capo di tre realtà, posso raccontare tre scenari molto diversi tra loro. Il primo, Cinecittà World, è stato colpito pesantemente dal caro energia e nell’ultimo anno abbiamo visto il costo dell’elettricità passare da 700.000 euro a oltre tre milioni. Come ha sottolineato, si tratta di una realtà energivora e non possiamo fare a meno di usare elettricità per far funzionare le nostre attrazioni.

Il secondo scenario è quello di FICO che mi piace definire un’isola felice. Il parco è stato infatti progettato per essere autosufficiente a livello energetico. Abbiamo creato un ecosistema con il fotovoltaico più grande d’Europa quindi il 40% della nostra energia è autoprodotta. Ma non solo, il calore viene preso dall’inceneritore di Bologna e nelle cucine non si fa uso di gas perché sono tutte a induzione. Badi bene la scelta è stata precedente alla crisi energetica, ma rappresenta appieno la filosofia di FICO un grande mercato a chilometro zero dove ogni ristorante è sia cliente che produttore. Un altro punto a suo favore è che i ristoranti presenti non pagano né affitto né bollette, cosa che in questi anni si è rivelata fondamentale, basti guardare tutte le realtà che sono state costrette a chiudere a causa Covid o per i rincari in bolletta.

Infine abbiamo Dream Island, un parco divertimenti da 24 ettari a tre fermate di metropolitana dal Cremlino. Qui vediamo davvero il rovescio della medaglia. L’energia costa pochissimo e i visitatori sono aumentati esponenzialmente, merito di una cliente affluente che non può viaggiare, o comunque viaggia meno, a causa della guerra.

Come è cambiata la gestione di Cinecittà World a causa di questo aumento dei prezzi?

Cinecittà ha avuto sempre una grande fortuna, quello di essere un parco «media based». Le tipologie di attrazioni stanno cambiando, ci si affida sempre meno alla forza meccanica, preferendo invece sfruttare il digitale. Questo ci permette un enorme risparmio di energia. Un esempio è Volarium, in cinema «volante» che ripercorre la storia del grande Leonardo da Vinci. Si tratta di un simulatore dinamico ricco di effetti speciali che porta gli ospiti a volare sospesi ad oltre 10 metri di altezza e che consente di vivere l’esperienza del volo in maniera realistica. Volarium è stata anche premiata come migliore attrazione italiana 2019 ai Parksmania Awards. Tornando alla sua domanda, investendo in attrazioni media based facciamo sì che ognuna delle nostre attrazioni immagazzini energia e la riutilizzi. Il nostro motto è consumare meno e consumare meglio.

Qual è la novità più spettacolare di questa stagione natalizia?

Le nostre montagne russe in realtà virtuali, I Fly. Per il periodo natalizio, l’attrazione di veste di rosso e permette agli ospiti di volare sulla slitta di Babbo Natale e consegnare regali ai bambini in tutto il mondo, il tutto… a 30 centimetri da terra! È l’attrazione perfetta per le famiglie (possono accedervi i bambini dai 100cm in su) che vogliono provare un rollercoaster ma senza alcun rischio.

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Mariella Baroli