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Fisco, ecco chi non può usufruire del rientro dei capitali

Il governo ha chiarito che i soggetti inclusi nella Lista Falciani saranno esclusi dai benefici della voluntary disclosure

Si vanno chiarendo in modo sempre più preciso i contorni della cosiddetta volontary disclosure, ovvero la procedura che permette ai contribuenti che detengono illecitamente patrimoni all’estero di regolarizzare la propria posizione autodenunciandosi spontaneamente all’amministrazione fiscale. Alcune precisazioni aggiuntive sono arrivate infatti nelle ultime ore, e sono state rese necessarie alla luce del recente accordo tra Svizzera e Italia sull’abolizione del segreto bancario.

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L’intesa infatti, se verrà applicata come annunciato, renderà completamente trasparenti i conti correnti elvetici di eventuali contribuenti italiani, e dunque c’è da presumere che nelle prossime settimane saranno tanti i soggetti a rischio che decideranno di presentarsi spontaneamente al fisco dichiarando, nel caso specifico, di detenere capitali depositati in istituti di credito svizzeri. Le note chiarificatrici, che sono arrivate dal governo per bocca del sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, riguardano in particolare la cosiddetta lista Falciani, che ha squarciato il velo su un numero consistente di soggetti italiani che risultano avere conti correnti aperti in banche svizzere. Sulla vicenda è arrivata dunque un’interrogazione parlamentare che chiedeva se i contribuenti che risultavano inseriti nella citata lista, potessero o meno usufruire comunque dei benefici della volontary disclosure.

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In merito le parole del sottosegretario Zanetti sono state molto chiare: “La voluntary disclosure – ha sottolineato il componente dell’esecutivo - non può essere attivata dai contribuenti che abbiano avuto la formale conoscenza di accessi, ispezioni, verifiche o dell'inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo o di procedimenti penali, per violazione di norme tributarie. Quindi i contribuenti della lista Falciani che si trovassero in questa posizione non potrebbero essere ammessi”. Dunque niente agevolazioni per questi soggetti, e non tanto per il fatto di essere segnalati nella lista Falciani, ma per il fatto che sui contribuenti in questione sono scattate una serie di indagini ispettive, e chiunque si trovasse in questa situazione non può usufruire dei benefici di legge.

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La risposta del governo dunque, prende spunto dalla lista Falciani, ma pone un principio generale che vale per qualsiasi altro contribuente si trovasse ad avere capitali in un qualsiasi altro Paese estero che non fosse la Svizzera: se sul soggetto in questione è già partita una verifica fiscale, non si potrà aderire alla volontary disclosure. È il caso di ricordare infine che  l’autodenuncia volontaria può essere attivata fino al 30 settembre 2015 ed è ammessa per le violazioni commesse fino al 30 settembre 2014.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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