Pasqua
(Ansa)
Economia

Nemmeno il caro-prezzi frena la corsa alle vacanze di Pasqua

Tutto esaurito, folla di turisti stranieri, successo per gli albergatori ed i ristoratori. Anche se aumenta tutto

Il turismo italiano fa il botto per Pasqua, trainato da un +29% degli stranieri, che tornano nel nostro Paese, dopo gli anni di stop e rallentamento causa Covid. Ma anche gli Italiani fanno le valige: quasi 12 milioni in viaggio in questi giorni e 9,5 su 10 per restare nel Bel Paese. Una grande ripresa del turismo italiano, nonostante i rincari dei biglietti aerei (+71,5% sulle tratte nazionali secondo Assoutenti) e ferroviari (+4,9%) e della benzina (+6% su Pasqua 2022 dati Assoutenti).

La ripresa del turismo per Pasqua (65% delle sistemazioni disponibili già prenotate da metà marzo e sold-out in diverse città d’arte) è trainata dal crescere degli stranieri. Qui si può parlare davvero di boom: 141mila prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia in questi giorni significano + 29% sul 2022 (Enit dati Forwardkeys). I visitatori stranieri passeranno in Italia almeno 7 notti e tornano gli americani (+50% rispetto all’anno scorso), che rappresentano il 25% del turismo estero atteso per Pasqua. L’aumento di tedeschi, francesi, britannici, statunitensi, svizzeri, olandesi, austriaci e polacchi compensa la diminuzione e/o assenza di presenza da Cina, Russia, Giappone, Australia, Corea del Sud, India, Brasile e Canada. Le città preferite dai turisti che atterrano in Italia da Oltralpe sono, in ordine: Roma (+17%), Milano (+15%), Venezia e a seguire Napoli, Firenze e Bologna. Dati che parlano di successo, se paragonati ai +0,1% di Parigi, +4,8% di Berlino e +9% di Barcellona. Si avvicina ai numeri italiani solo Londra, con +15,4%.

E gli italiani? Saranno circa 11,5 milioni quelli in viaggio per le festività pasquali (Federalberghi) e il 95,6% resterà in Italia, per 3,6 notti in media e in media spenderà 521 euro (792 euro se volerà all’estero). Un giro d’affari di 6,18 miliardi di euro.

Preferenze? Vince il Centro Italia con +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguito dalla zona del nord est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del sud-isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Gli hotel registrano un +8,2% e sempre in linea con il boom straniero (+13,7%)

Numeri che fanno prevedere un buon andamento per il turismo per i ponti primaverili (25 aprile, 1 maggio e 2 giugno) e per l’estate. Ma ci sono anche due questioni irrisolte, sulle quali le associazioni di categoria chiedono un intervento politico.

Innanzitutto il problema della carenza di personale. Assoturismo ha fatto i conti: mancano 50mila lavoratori, solo per Pasqua e i ponti primaverili. Numeri destinati a essere più alti per la stagione estiva.

Per sostenere la ripartenza del turismo italiano c’è poi la questione prezzi, con un fortissimo aumento dei biglietti degli aerei e dei treni. I voli nazionali segnano un +71,5% rispetto al 2022, + 59% per volare all’estero. Va meglio per i treni, che registrano un +4,9%. Questo significa (dati Assoutenti), che per prendere un aereo da Roma a Palermo in questi giorni (6-9 aprile) si arriva a spendere oltre 250 euro, da Milano a Brindisi 182 euro. Confconsumatori è intervenuta e in particolare sul caro voli in Sicilia ha chiesto l’intervento dell’Antitrust.

E anche la benzina torna a salire in questi giorni: +120milioni di euro rispetto alle festività pasquali 2022 secondo Codacons. E sono molte le associazioni dei consumatori che denunciano il rischio speculazione. Milioni di italiani in viaggio e la benzina sale!

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Cristina Colli