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Gruppo Acqua Minerale Sant'Anna
Economia

Naturalmente di successo

A Vinadio, nelle valli vicino Cuneo, nasce l'acqua minerale Sant'Anna, oggi leader del mercato grazie alla strategia di Alberto Bertone, che per difendere l'eccellenza del prodotto ha puntato su innovazione e sostenibilità.

Come accade di frequente per le storie di successo, si parte dalla spinta di un desiderio: «Da un sogno. Il nostro era quello di arrivare sulle tavole di tutti gli italiani». Per realizzarlo, conta essere differenti: «Abbiamo affrontato in modo diverso, originale, un mondo che non conoscevamo». Così, inventando le sue regole, Alberto Bertone, cresciuto in una famiglia specializzata nel settore dell'edilizia, ha costruito una leadership assoluta nelle acque minerali, superando colossi e battendo multinazionali. Scalando un mercato affollato da oltre 300 marchi, triplicando il fatturato negli ultimi 10 anni. «Ci siamo riusciti mettendo al centro il prodotto, la sua capacità di distinguersi grazie alla bontà, alla qualità. Il prodotto è la carta d'identità di un'azienda, se è valido la rende forte» afferma il fondatore, presidente e amministratore delegato del gruppo Acqua Minerale Sant'Anna. Il tesoro liquido che sgorga nelle valli intorno a Vinadio, sulle Alpi Marittime, vicino Cuneo. Benessere trasparente figlio di rocce granitiche, noto per le sue doti disintossicanti già nel XVI secolo.

Se l'eccellenza si coglie all'assaggio, Bertone ha saputo rafforzare l'immediatezza delle sensazioni con il sostegno della scienza. «Da un quarto di secolo ripeto che le acque non sono tutte uguali, abbiamo fatto capire il perché. Abbiamo spiegato cosa le rende adatte ai bambini, insistito sui concetti di basso residuo fisso e ridottissime percentuali di sodio». Osando sfidare la concorrenza, martellando con la pubblicità comparativa, affidandosi non alle frasi a effetto ma al rigore delle tabelle. Prima, architrave valida ancora oggi, c'è stata l'intuizione di adoperare la meccanica e la tecnologia. Non per trasformare la materia prima come impone la liturgia dell'industria, bensì per preservarla intatta, per assicurarsi che arrivi nelle case pura, pari alla sorgente.

santanna-stabilimentoLo stabilimento ad alta tecnologia del gruppo costruito secondo i principi della bioarchitettura e della bioedilizia

L'azienda ha costruito uno stabilimento avveniristico dove estro umano e automazione procedono a braccetto, dove ci sono robot alimentati da batterie ricaricabili che confezionano le casse in un ambiente asettico, attingendo da 11 serbatoi in acciaio inox da un milione di litri di capacità ciascuno, nei quali sfocia una rete di tubi lunga 600 chilometri. Numeri da guinness dei primati: «Riceviamo richieste da tutto il mondo. Altre aziende vogliono vederci, studiarci, siamo diventati un esempio da seguire».

Il contenuto non può prescindere dal contenitore, Sant'Anna lo ha riempito con il valore della sostenibilità. È stata la prima a livello internazionale a realizzare una bottiglia senza neanche una goccia di petrolio, composta da un biopolimero di origine vegetale che si dissolve in meno di 80 giorni. La «Bio bottle» è il punto di partenza, un riferimento per un uso virtuoso e più consapevole della plastica. In generale, rappresenta l'ispirazione per un approccio meno dogmatico al mondo dei rifiuti: «Come avviene in Germania o negli Stati Uniti, va introdotta una cauzione che dia un valore al vuoto. Anziché disperderlo, va restituito affinché sia riutilizzato. È un problema di educazione delle persone, una formula che può funzionare anche per vetro e alluminio. Da lì lo estenderei a televisori, elettrodomestici, ruote, scarti ingombranti. Smetteremmo di disperderli nell'ambiente, se accompagnassimo il loro recupero con un incentivo».

alberto-bertoneAlberto Bertone, fondatore, ad e presidente del Gruppo Sant'Anna.

Magari è solo questione di tempo. Il fondatore del gruppo più di una volta ha dimostrato di saper intercettare in anticipo le tendenze. Da un paio d'anni ha lanciato un e-commerce per spedire i suoi prodotti a domicilio, un servizio cresciuto parecchio durante il lockdown. A supporto c'è una app, dalla quale i consumatori gestiscono il loro profilo e seguono lo stato degli ordini: «Ci crediamo tantissimo, la logistica ha ancora un costo non trascurabile, comunque il mercato andrà in quella direzione». Inoltre, ha usato la bontà dell'acqua per metterla al centro di altre bevande come il thè: «Non avremmo potuto fare scarpe, non saremmo stati credibili per i consumatori. La nostra acqua è, al solito, la nostra forza. Assorbe come una spugna quello che viene messo in infusione. Lo stesso succede con il caffè, che si arricchisce, cambia completamente il gusto. O adoperandola come base per il pane. La differenza rispetto ad altre marche è abissale».

Accanto alle bevande, ecco la linea Beauty, wellness liquido. Ha esordito con la prima proposta analcolica in Italia al collagene («è importante, ma il nostro corpo smette di produrlo dopo i trent'anni») addizionata con zinco. La novità è un integratore sempre con zinco più acido ialuronico, che arriverà a settembre sugli scaffali e sarà disponibile in esclusiva per tutta l'estate sul sito Shop.santanna.it. «L'acido ialuronico non serve solo per la bellezza, è indicato per la salute di articolazioni, unghie e pelle». Di nuovo, l'intera visione poggia su una coerenza, amplifica la medesima prospettiva: «L'acqua», ricorda Bertone, «è il primo medicinale che i medici prescrivono, il migliore che esiste. Non solo è buona, fa davvero bene».

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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