Morto Stalin, se ne fa un altro
I Wonder Pictures

Morto Stalin, se ne fa un altro: commedia di Armando Iannucci - Video

Satira sul potere e sul totalitarismo con Steve Buscemi e Olga Kurylenko, è al cinema dal 4 gennaio

Liberamente ispirato alla graphic novel La morte di Stalin dei francesi Fabien Nury e Thierry Robins, pubblicata in Italia da Mondadori, Morto Stalin, se ne fa un altro è la commedia nera firmata dallo scozzese di origini italiane Armando Iannucci, già regista di In the Loop e di diversi episodi della serie tv comica Veep - Vicepresidente incompetente

Dal 4 gennaio al cinema con I Wonder Pictures, il film è una satira sul potere e sul totalitarismo con un cast internazionale: Steve Buscemi è il pragmatico Khrushchev; Michael Palin è il fedelissimo Molotov; Jeffrey Tambor interpreta il confusionario vice di Stalin, Malenkov; Jason Isaacs è l'implacabile generale Zhukov; Simon Russell Beale è il mefistofelico capo dei servizi segreti Beria e Olga Kurylenko la pianista dissidente Maria Yudina.

Nella notte del 2 marzo 1953 c'è un uomo che sta morendo. Non si tratta di un uomo qualunque: è un tiranno, un sadico, un dittatore. È Joseph Stalin (Adrian McLoughlin), il Segretario Generale dell'Unione Sovietica (che forse in questo momento si sta pentendo di aver fatto rinchiudere nei Gulag tutti i medici più capaci…). È lì lì, non ne avrà ancora per molto, sta per tirare le cuoia... e se ti giochi bene le tue carte, il suo successore potresti essere tu!

In questo video in esclusiva un estratto di Morto Stalin, se ne fa un altro:

Morto Stalin, se ne fa un altro: estratto del film


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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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