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Calcio

Serie A, le pagelle del campionato

Il dominio del Napoli, l'annata a due velocità di Inter, Milan e Roma, gli stenti della Juventus tanto altro: ecco i voti al torneo che si è chiuso con gli ultimi verdetti (e qualche valutazione su tutto il resto)

Il campionato va in archivio con i suoi verdetti: lo scudetto che torna a baciare il Napoli dopo 33 anni, la qualificazione alla prossima Champions League di Lazio, Inter e Milan (in rigoroso ordine di apparizione in classifica), l'Europa acciuffata da Roma, Atalanta e Juventus in attesa di capire se la Uefa metterà lo zampino, le retrocessioni di Sampdoria e Cremonese e la lotta disperata fino all'ultimo istante e anche oltre di Spezia e Verona. E' tempo di bilanci e pagelle con un'avvertenza: quelli che seguono sono i voti dati per il comportamento delle squadre nelle 38 giornate della Serie A con qualche riflessioni allargata. Perché, ad esempio, sarebbe impossibile pesare l'Inter di Inzaghi utilizzando come strumento solo il campionato delle 12 sconfitte e lo stesso vale - positivo o negativo - per Napoli, Milan, Roma, Lazio e Juventus.

NAPOLI - VOTO 10 - Campionato straordinario, perfetto, unico e forse irripetibile. Dominio totale dall'inizio alla fine, è raro vedere tutti gli altri disponibili a riconoscere la superiorità dell'avversario come capitato quest'anno nei confronti della squadra di Spalletti. Peccato per il divorzio finale e per la sensazione di parziale incompiuta lasciata dalla Coppa Italia abbandonata presto e da quel cammino verso Istanbul in cui i partenopei sono stati un po' meno all'altezza che nel resto. Ma si tratta al massimo di mezzo voto, non di più.

LAZIO - VOTO 8,5 - Sarri ha fatto un mezzo miracolo, non nel portare in Champions League la sua squadra in un'annata in cui la quota è stata relativamente bassa ma nell'averlo fatto da seconda forza mentre in partenza c'erano tanti con budget ed esperienza superiore. Decisiva l'uscita dall'Europa, un sacrificio che ha pagato anche se può anche essere letto come un limite di mentalità che prima o poi andrà superato. Attenzione: è stato il primo anno 'normale' di Ciro Immobile, dato che alza il voto a Sarri.

INTER - VOTO 7 - Troppe 12 sconfitte per dare un giudizio tutto positivo del campionato di Simone Inzaghi. All'inizio ha perso tutti gli scontri diretti, poi ha dilapidato tesori contro le piccole fino a mettere a rischio la qualificazione alla Champions League e la sua stessa panchina per l'anno prossimo. Da fine aprire ha cambiato passo anche (un caso?) ritrovati Lukaku e Brozovic. Il terzo posto è il risultato minimo, il voto alla sua stagione complessiva è 9 e se dovesse tornare a casa da Istanbul con in mano la coppa sarebbe 10 pieno.

MILAN - VOTO 6 meno - Dallo scudetto al posto nella prossima Champions League agguantato per (dis)grazia altrui il passo è troppo ampio per una sufficienza piena. Il Milan ha attraversato almeno tre crisi dentro il suo campionato e non sempre ne è uscito bene. Pioli ha l'alibi di un mercato che gli ha consegnato una squadra meno solida rispetto a quella del 2022 e però ci ha anche messo del suo, soprattutto nella gestione del turn over e di partite che sulla carta dovevano essere semplici e sono diventate ostacoli insormontabili. Non si può dimenticare la traiettoria fino alla semifinale europea, quindi voto complessivo 8.

ROMA - VOTO 5,5 - Ci sono mille spiegazioni e mille infortuni per parlare della performance di campionato della Roma. Però bisogna partire da un dato: non c'è stato un significativo miglioramento numerico rispetto alla scorsa stagione e la qualificazione alla Champions League è stata mancata. Era l'obiettivo. Di positivo il lancio di tanti giovani e la finale d'Europa League (voto 7,5), di negativo la qualità del gioco e la carica di tensione che ha troppo spesso accompagnato le esibizioni giallorosse.

JUVENTUS - VOTO 5 - Sul campo Allegri si sarebbe preso un pass per l'Europa che conta e questo è un fatto. Ma lo è anche il gap che si è auto inflitto nelle prime 9 giornate di campionato (13 punti fatti, 10 in meno del Napoli) con la sensazione di non essere mai all'altezza di quella lotta scudetto che aveva dichiarato come obiettivo nel luglio scorso. Da novembre in poi ci sono mille attenuanti ma anche un calcio non sufficientemente attrattivo e i primi a denunciarlo sono stati i tifosi bianconeri. In Europa disastrosa la campagna Champions League (voto 2), molto meglio quella in Europa League (voto 7).

ATALANTA - VOTO 5,5 - L'anno scorso, quello della fine ciclo, terminò con un deludente ottavo posto a quota 59. Quest'anno Gasperini si è migliorato di poco pur avendo una rosa innervata di talenti freschi (Hoijlund su tutti) e senza l'assillo delle coppe in una stagione che per gli altri è stata pesantissima proprio perché spezzata in due. Avere preso un pass per la prossima Europa salva il bilancio, ma ci si poteva attendere di più.

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QUELLE DI... CENTROCLASSIFICA - Il voto più alto lo merita la Fiorentina di Vincenzo Italiano ed è un 7,5 pieno di convinzione. Ha fatto due finali (Coppa Italia e Conference League) e potrebbe tornare in Europa se la Juventus... Qualche passaggio a vuoto causato da una squadra che ha sempre giocato un buon calcio ma che troppo spesso è stata penalizzata dalla mancanza di un vero attaccante di razza e con 15 gol nelle scarpe. Promosso con lode (7,5) anche il Monza di Palladino per il quale parlano i numeri: 51 punti conquistati in 32 partite. Roba da Europa League e infatti il sogno c'è stato fino all'ultimo.

Il Bologna si merita 6,5 che è la media tra i picchi toccati nel momento migliore con Thiago Motta e qualche passo falso di troppo. A parte il discorso su Mihajlovic la cui scomparsa ha segnato tutti nel profondo. Sufficienza (6) per l'Udinese che si è salvata senza affanni e ha proseguito nel lavoro di valorizzazione dei suoi talenti, così da consegnare a Marino un mercato interessante. Insufficienti il Torino (5), perché è sempre mancato il salto di qualità nonostante le promesse di Cairo, e il Sassuolo (5) perché il percorso di crescita, che doveva essere l'obiettivo stagionale, troppo spesso non si è visto.

QUELLI CHE... IN LOTTA FINO ALLA FINE - Nel segmento finale della classifica emergono un paio di eccellenze: sono Empoli (7) e Salernitana (7) che hanno conquistato la salvezza con largo anticipo e superando con tranquillità la soglia dei 40 punti che è ormai sinonimo di serenità per chi non vuole retrocedere. Sufficiente il Lecce (6), media tra lo stupore per la prima metà della stagione, soprattutto in casa, e gli stenti di tardo inverno e inizio primavera che hanno fatto rischiare la retrocessione.

Comunque sia andata, bocciate Spezia e Verona (entrambe voto 5): troppo poco per stare a galla. Dietro la lavagna la Cremonese (voto 4) ridisegnata in peggio rispetto alla squadra che si era guadagnata sul campo il ritorno in Serie A. E la Sampdoria? Non giudicabile per stima: è retrocessa con dignità ma anche con un campionato inguardabile dal punto di vista tecnico, condizionato in maniera drammatica dalle vicende societarie.

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Giovanni Capuano