Cuciniamo insieme: il pesce nell'orto
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Cuciniamo insieme: il pesce nell'orto

Cucina e pescato sono binomio inscindibile, oltreché salutare. Così abbiamo pensato di mettere insieme mare e orto per un piatto davvero di buon (in tutti i sensi) gusto.


In un approccio positivo alla dieta mediterranea - meglio sarebbe dire allo stile di vita mediterraneo dacché il riconoscimento Unesco comprende anche la convivialità e la liturgia della tavola oltreché un certo allenamento alla fatica - il pesce è componente fondamentale. Una curiosità: il termine gastronomia fu usato per la prima volta da Archestrato di Gela che nella sua «edipateia» - siamo nel IV secolo a.C. - mette in versi tutti i pesci del nostro mare, il modo di consumarli e dove comprare i migliori. Dunque cucina e pescato sono binomio inscindibile, oltreché salutare. Così abbiamo pensato di mettere insieme mare e orto per un piatto davvero di buon (in tutti i sensi) gusto.

Ingredienti - 1,2 kg di pesce bianco (spigola, orata, san pietro, coda di rospo, merluzzo, passera a vostro piacimento) 4 patate, 3 carote, due cipolle, 200 gr di olive verdi e nere, un mazzetto di prezzemolo, 150 gr di olio extravergine di oliva, sale e pepe qb.

Procedimento - Mondate il pesce lavatelo e lasciatelo da parte. Mondate le verdure, lavatele e con l’aiuto della mandolina fatele a fette sottilissime. Tritate finemente il prezzemolo. Pre-riscaldate a 180° il forno. In una capace ciotola condite le verdure con ¾ dell’extravergine, sale e pepe. Mescolate bene. Ora prendete una placca da forno e ricopritela con carta forno. Sistemate sulla placca uno strato di verdure, su queste adagiate il pesce. Salatelo e pepatelo leggermente e lascate cadere una “pioggia” di prezzemolo. Ricoprite il pesce irrorando di extravergine con le verdure rimaste. Infornate e cuocete per circa mezz’ora.

Come far divertire i bambini - Fatevi aiutare prima a mescolare e condire le verdure e poi a sistemarle nella placca del forno e sul pesce.

Abbinamento - Abbiamo optato per due grandi bianchi del Sud: Greco di Tufo o Falanghina. Ma tutti i bianchi ben sapidi vanno bene.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti