Droni, da Nec i sensori per la ricerca e soccorso
Tecnologia

Droni, da Nec i sensori per la ricerca e soccorso

L'idea non è nuova, ma per realizzarla ci è voluta l'esperienza di Nec Laboratories Europe, azienda creata dai pionieri della telefonia cellulare, che ha costruito il prototipo di un sensore da applicare a droni di piccole-medie dimensioni per rintracciare e localizzare le vittime di frane, valanghe e altri eventi utilizzando i loro telefoni cellulari.

Sovente in quelle situazioni le reti di comunicazione fisse divengono inutilizzabili ma i dispositivi personali continuano a funzionare cercando un ripetitore radio al quale agganciarsi. I telefonini lo fanno emettendo segnali ai quali il sistema ideato da Nec può dare una risposta per poi interrogarli fino a circoscrivere la zona dalla quale provengono i segnali e quindi guidando i soccorsi sul punto esatto. Il sistema di Nec si chiama Sardo (da Search-And-Rescue DrOne, ovvero drone da ricerca e soccorso), e riesce a simulare una stazione cellulare base, a identificare i segnali degli smartphone delle vittime mentre vola sopra la zona colpita dal dissesto e a permanere sul luogo fino a quando l'energia di bordo è disponibile. A chi pensasse che il Gps potrebbe essere sufficiente allo scopo bisogna ricordare che seppure presente in tutti i moderni telefonini, in questi contesti la tecnologia del posizionamento satellitare non può essere utilizzata poiché il proprietario del dispositivo dovrebbe averla attivata in precedenza; inoltre nel caso egli si trovi sotto detriti, fango o neve, la ricezione dei satelliti sarebbe praticamente impossibile.

Il sistema Sardo colma questa lacuna utilizzando la pseudo-trilaterazione, ovvero compiendo una traiettoria che consente alle antenne installate a bordo di stabilire la direzione di provenienza dei segnali. Quindi può elaborare i rilevamenti effettuati arrivando a determinare con precisione il punto dell'emissione. Questo è possibile anche nel caso in cui il malcapitato sia in movimento, magari perché si è perso e non riesce più a telefonare per mancanza di copertura del suo operatore di rete. Nell'istante in cui riceve un segnale dal cellulare del disperso, il sistema Nec-Sardo riconosce il codice univoco (imei) del telefono e della scheda telefonica inserita al suo interno stabilendo quindi una comunicazione stabile con il dispositivo. In caso di emergenza il sistema può cercare i codici di più persone oppure di una soltanto, fino a operare in collaborazione con l'operatore telefonico di rete presso il quale la sim è registrata permettendo alle squadre di ricerca e soccorso di comunicare direttamente con una vittima quando questa sia in grado di farlo. Il volo permette di raggiungere le aree dissestate in poco tempo, si pensi per esempio a un territorio colpito da un terremoto, sorvolando il quale sia possibile rintracciare immediatamente i telefoni cellulari e quindi stabilire se i loro padroni erano o meno nelle vicinanze.

Tra le caratteristiche del Nec-Sardo c'è quella di essere un sistema composto da tecnologie comunemente disponibili sul mercato dell'elettronica delle telecomunicazioni, quindi disponibili e utilizzabili in ogni parte del mondo. Nec Laboratories Europe è basata in Germania ad Heidelberg, dove è stata fondata nel 1997 per occuparsi di ricerca e sviluppo nel campo delle tecnologie di comunicazione. L'attività del centro è da anni concentrata sulle reti di nuova generazione 5G, sulle tecnologie di blockchain e sicurezza cibernetica, fino all'internet delle cose.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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